Il Cammino del Lago Maggiore è realtà: a piedi attraverso Piemonte, Lombardia e Svizzera
Il tracciato è un percorso ad anello di 11 tappe e 230 chilometri che attraversa Lombardia, Piemonte e Svizzera.

Attraversa 2 Regioni e 2 Stati: dopo un lungo lavoro di preparazione il Cammino del Lago Maggiore è stato inaugurato a fine aprile.
Inaugurato il Cammino del Lago Maggiore tra Piemonte, Lombardia e Svizzera
Dopo 4 anni di mappatura, lavoro sul territorio a contatto con le comunità, tracciaminima Aps ha inaugurato ufficialmente il Cammino del lago Maggiore percorrendolo dal 24 aprile al 4 maggio: un anello di 11 tappe e 230 chilometri che attraversa Lombardia, Piemonte e Svizzera.
Ma come è nato il Cammino del lago Maggiore?
Nel 2020 quattro ragazze cresciute nelle terre dei sette laghi partono per una piccola grande avventura: percorrere a piedi l’intero giro del lago Maggiore. Il sogno è quello di uscire dalla porta di casa e riappropriarsi degli spazi aperti, usare i sentieri come fili per ricostruire un tessuto territoriale, per unire le sponde. Nasce così tracciaminima. Dal 2020 a oggi tracciaminima ha cercato e sviluppato la collaborazione con moltissime realtà territoriali lanciando una rassegna di “mappatura partecipata” perché un cammino è molto di più di un semplice tracciato: il cammino è il racconto di un territorio, delle sue storie e degli sguardi delle persone che giorno per giorno se ne prendono cura (trovate i risultati di questo lavoro sul sito tracciaminima.it/blog).
Lo sguardo attento all'accessibilità del percorso
Da subito si è lavorato con uno sguardo attento anche all’accessibilità del percorso, acquisendo competenze specifiche sul tema per proporre diverse attività accessibili in natura e portando sulle sponde del Maggiore le più importanti realtà italiane nel mondo del turismo ed escursionismo accessibile. Dopo tanti anni di lavoro con il territorio e oltre 500 persone coinvolte nelle attività, è giunto il momento di aprire il progetto anche a camminatori e turisti che vogliono scoprire il territorio del Lago Maggiore in modo nuovo, più lento e vicino alla natura e ai suoi abitanti.
«Il Cammino del Lago Maggiore non è un prodotto turistico finito e tanti sono gli aspetti ancora da implementare - dice Caterina Salvo, presidente di tracciaminima - L’obiettivo è fare in modo che il Cammino diventi un progetto sostenibile nel lungo periodo e possa servire da volano per coinvolgere attivamente le comunità locali nella pianificazione e nella gestione dei loro territori. Un’idea che superi la divisione tradizionale tra le due sponde del Lago e promuova un turismo responsabile, di supporto alle piccole realtà lungo il percorso». «Un percorso che non rimane sempre e solo lungo la sponda del lago – spiega Elia Origoni, accompagnatore di media montagna e socio di tracciaminima – Le montagne che circondano il Lago Maggiore ci invitano a rimanere a mezza costa, anche per evitare il caldo e l’asfalto eccessivi che subiremmo rimanendo sempre a ridosso del lago. Questo ci permette anche di attraversare piccoli paesi e comunità dove il cammino può essere compreso e accettato positivamente, perché propone una forma più lenta e profonda di turismo e di contatto con luoghi e persone».