Turismo

Andar per rifugi in montagna d'estate nel Nordovest

L’estate è tempo anche di escursioni in montagna e di scoperta di nuovi luoghi. la fatica dell’ascesa si coniuga alla necessità di riposo e ristoro e gli escursionisti apprezzano bivacchi e rifugi.

Andar per rifugi in montagna d'estate nel Nordovest
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L’estate è tempo anche di escursioni in montagna e di scoperta di nuovi luoghi. la fatica dell’ascesa si coniuga alla necessità di riposo e ristoro e gli escursionisti apprezzano bivacchi e rifugi.

Andar per rifugi in montagna d'estate nel Nordovest

Sul territorio piemontese ci sono 225 fra rifugi e posti tappa, alcuni aperti tutto l’anno e altri solo durante l’estate, con 6mila posti letto e 8mila posti tavola. Impossibile citarli tutti.

Il Capanna Margherita è il più alto d'Europa

Il più alto d’Europa si trova proprio in Piemonte: si tratta di Capanna Margherita, sulla vetta della punta Gnifetti, nel gruppo del Monte Rosa, a quota 4.554 metri d'altitudine; è anche uno degli osservatori fissi più alti al mondo. Fu il primo rifugio alpino aperto sul versante italiano delle Alpi. la realizzazione del rifugio fu decisa dall'assemblea dei soci del Club Alpino Italiano di Torino del 14 luglio 1889. La capanna, predisposta a valle, fu trasportata dapprima con i muli e poi a spalla e infine montata in vetta. La capanna fu inaugurata il 18 agosto 1893 con la presenza della regina Margherita di Savoia. La costruzione era costata 17.094 lire e 55 centesimi e la tassa d'ingresso del giorno dell'inaugurazione fu fissata in una lira, versata anche dal direttore dei lavori. Dal 2000 il rifugio è sede della più alta stazione meteorologica d'Europa. La progettazione e realizzazione è stata commissionata dalla Regione Piemonte ad una società di monitoraggio ambientale. I sensori della stazione registrano i valori di temperatura, radiazione solare e velocità del vento, utili all'elaborazione delle previsioni del tempo e a fini climatici. La tradizionale via d'accesso parte da Alagna Valsesia, itinerario lungo il quale si svolse nel 1842 anche la prima salita alla cima da parte del parroco del paese, Giovanni Gnifetti, ma sono numerosi i sentieri che portano sul tetto d’Europa.

In Val Grande ha riaperto il rifugio di Pian Vadà ad Aurano

Nel Parco Nazionale Val Grande, invece, ha riaperto il rifugio non gestito di Pian Vadà ad Aurano (Verbania), al termine di un intervento di manutenzione straordinaria che ha restituito piena funzionalità e sicurezza alla struttura, tra i punti di riferimento più apprezzati dagli escursionisti del versante occidentale del Parco. Situato a 1.712 metri di altitudine, tra boschi e ampi panorami, il rifugio di Pian Vadà rappresenta da sempre uno spazio di accoglienza spontanea per escursionisti e amanti della natura.

«La riapertura - commentano dal Parco - è un segnale concreto di attenzione verso la rete dei rifugi e bivacchi alpini. Vogliamo garantire accessibilità e sicurezza, ma anche promuovere una cultura dell’escursionismo fondata sull’autonomia, sul rispetto dei luoghi e sulla consapevolezza di chi li attraversa. Il rifugio è prenotabile online dal sito del Parco e sullo stesso sito si possono scoprire gli altri bivacchi e rifugi».

La zona del Pian Vadà gode di una posizione panoramica strategica per quanti vogliano percorrere la Linea Cadorna e accedere al Monte Zeda; non a caso, infatti, proprio qui sorgeva il rifugio Cai distrutto dai nazifasciti nel 1944. Sessantacinque anni dopo l’Ente parco realizzava il bivacco, inaugurato nell’estate 2009, ora completamente rinnovato.

Nel cuneese a 2.388 metri sul livello del mare c'è il rifiugio Emilio Questa

In provincia di Cuneo, il rifugio Emilio Questa raggiunge i 2.388 m, sorge su un dosso roccioso situato sulla sponda nord del Lago delle Portette, al centro di un’ampia conca circondata dalle cime delle Portette, del Claus e del Prefouns. Da esso si domina il piano di Valasco, con al centro l’ex Casa di Caccia Reale, il monte Matto e la Cresta Savoia a occidente. Situato nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, è luogo ideale per gite naturalistiche, in cui si possono vedere camosci, stambecchi, marmotte e il raro gipeto. E’ anche l’ideale per scalate di ogni livello e per le escursioni sulle cime circostanti. Ex casermetta militare in pietra, in uso al Club Alpino Italiano, sezione Ligure, dal 1925, è stato in parte ricostruito nel 1937, ampliato nel 1952 e nel 1986.

In Lombardia

In Lombardia ci sono più di 198 rifugi alpini ed escursionistici, registrati; oltre 150 sono di proprietà del Club Alpino Italiano.
Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, per esempio, incastonato tra le vette dell’Ortles-Cevedale, in cima a uno sperone di roccia con vista sul gruppo montuoso del Bernina, si trova il Rifugio Quinto Alpini Bertarelli, un punto di partenza ideale non solo per chi desidera scalare il Monte Zebrù e il suo ghiacciaio ma anche per chi vuole conquistare la Punta Thurweiser a quota 3.652 metri, o arrampicarsi sulle pareti rocciose dell’Ortles. Per raggiungere il rifugio si intraprende un’escursione semplice e accessibile a tutti (bambini inclusi) partendo dal piazzale di Niblogo, nella Val Zebrù. Il rifugio è di proprietà del Cai Milano.

Il Marco e Rosa è la struttura ricettiva più alta in regione

Il Rifugio Marco e Rosa è, invece, la struttura ricettiva più alta della Lombardia, in provincia di Sondrio. Moderno e di recente costruzione assieme a una attenta gestione ne fanno un gioiello incastonato tra i ghiacci a 3.600 metri di quota, meta ambita da tutti gli alpinisti e base di partenza per affrontare il Bernina.

In Liguria spicca il rifugio Margherita

Una settantina inoltre i rifugi alpini registrati in regione Liguria. Tra questi, il rifugio Margherita, con una vista spettacolare che spazia dalla Liguria di ponente al levante ligure. A 775 metri il Monte Pegge, che lo ospita, si affaccia su Rapallo e tutto il golfo del Tigullio. E’ raggiungibile con lunga salita a tratti impegnativa dalla stazione di Rapallo con sentiero ben segnato. Consigliato proseguire per il santuario di Montallegro lungo un crinale facile spettacolare per poi scendere a Rapallo in comoda Funivia

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