Ciclismo

Alla classicissima Milano Sanremo si attende la volata di Tadej Pogacar

I rumors danno come favorito il ciclista sloveno.

Alla classicissima Milano Sanremo si attende la volata di Tadej Pogacar
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Saranno le mitiche salite della Cipressa e del Poggio, nell’edizione della Milano-Sanremo di quest’anno, lo scenario dello stacco in volata di Tadej Pogacar verso il traguardo della Classicissima?

Sabato 22 andrà in scena la classicissima di ciclismo Milano Sanremo

Secondo i rumors più insistenti parrebbe di si. Il corridore sloveno sarebbe stato infatti visto nell’inverno che sta concludendosi allenarsi proprio sulle salite dei due colli che costituiscono l’ostacolo finale della corsa che il 22 marzo taglierà il traguardo in via Roma a Sanremo. La Cipressa e il Poggio sono nei decenni diventati dei luoghi mitici, mete di orde di appassionati ciclisti che si affannano sui dislivelli delle colline liguri, ripercorrendo le tracce di ciclisti entrati nell’Olimpo delle 2 ruote. Sono 29 anni che però sulla Cipressa e sul Poggio non si vedono slanci di sorta: era il 1996 quando l’ultimo tentativo riuscito di staccarsi dal gruppo fu quello di Gabriele Colombo, che vinse quell’edizione.

Gli ostacoli tra i più celebri del ciclismo

La Cipressa è una salita costante (4,1% di pendenza) lunga quasi 6 chilometri, che i corridori dovranno affrontare con centinaia di km di corsa accumulati nelle gambe e a una ventina di km dal traguardo. Come se non bastasse, dopo la Cipressa c’è il Poggio, altra salita lunga quasi 4 chilometri con una pendenza media del 4% (ma con punte che raggiungono l’8%). In salita la carreggiata si restringe, e nei primi 2 chilometri ci sono ben 4 tornanti. Prima dell’ingresso in città verso il traguardo, è molto tecnica anche la discesa, pure con tornanti e passaggi stretti, prima dell’immissione sull’Aurelia. Una coppia di salite dove bisogna anche saper giocare di calcolo e strategia, dosando forze e intelligenza, per sconfiggere gli avversari. L’edizione del ‘96 fu anche quella del record di percorrenza della Cipressa conquistato da Colombo e Gontchenkov: i due impiegarono 9 minuti e 19 secondi per percorrerla. Il record è rimasto tutt’ora imbattuto (ci provò Pantani 3 anni dopo, fermandosi però a 9 secondi di distanza): in una recente intervista il compagno di squadra di Pogacar ha dichiarato che proprio con il campione sloveno condivide l’idea di fare la Cipressa in meno di 9 minuti. Ma la Milano-Sanremo non va quasi mai secondo i piani, ed è per questo che è tra le gare più seguite dagli appassionati di ciclismo di tutto il mondo, oltre a essere una sfida per i campioni internazionali che, non per niente, è passata alla storia con il nome “Classicissima”.

La partenza della corsa

Quest’anno la partenza della corsa avverrà da Pavia, che sta approfittando dell’occasione per valorizzare il proprio territorio, potenziando l’accoglienza turistica. La partenza punterà verso nord, verso la città che dà il nome alla gara, Milano, e non verso il mare: dopo aver raggiunto la Certosa di Pavia la carovana si immetterà sul percorso tradizionale, per poi scendere verso la Liguria. I comuni toccati saranno quelli di Casteggio e Voghera, dopodiché si attraverseranno Rivanazzano e Salice Terme. A Tortona si prenderà il percorso che da più di 110 anni forma la gara (questa è l’edizione numero 116). La classica Monumento di primavera partirà da Pavia anche per i prossimi 3 anni, grazie a un accordo sottoscritto da Rcs Sport, il Comune, la Camera di Commercio e la Provincia di Pavia.

La storia

Come spesso accade quando si parla di ciclismo, la nascita della Milano-Sanremo ha dei tratti decisamente eroici.  Ideata quasi per gioco dall’Unione Sportiva Sanremese, venne organizzata nel 1907 dalla Gazzetta dello Sport per il 14 aprile di quell’anno. Subito sorsero dei timori e dei dubbi sulla possibilità di concludere la gara, perché pioveva molto, faceva freddo e al punto di ritrovo stabilito per il via della corsa, un’osteria sul naviglio pavese, si presentarono la metà degli iscritti.  A vincere, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, fu il francese Lucien Petit Breton, che percorse i 289 chilometri del tragitto a una media oraria di 26,206 km.  Il primo italiano a vincerla fu Luigi Ganna, nel 1909, con ben un’ora di vantaggio sul francese Emile Georget. Ma molti sono stati i ciclisti che hanno legato a doppio filo il loro nome con quello della Classicissima, uno su tutti il Campionissimo Costante Girardengo, che si aggiudicò la Milano-Sanremo per ben 6 volte negli anni ‘20.
Da allora la corsa è diventata una gara mondiale tra le più seguite e amate, che ogni anno segna l’inizio della stagione delle grandi gare su strada, attesa da moltissimi spettatori.