Lavoratori stranieri in aumento
Da loro l’8,8% del Pil italiano con picchi nel settore dell'agricoltura.
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Lavoratori stranieri in aumento.
Il Pil
Arriva dai lavoratori immigrati l’8,8% del Pil italiano, con picchi superiori al 15% nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, producendo 164,2 miliardi di valore aggiunto: è questo il dato che emerge dal «Rapporto annuale 2024 sull’economia dell’immigrazione» (dati al 31 dicembre 2023), curato dalla Fondazione Leone Moressa. Insomma, stranieri necessari al mercato del lavoro italiano e capaci di portare ricchezza, con addetti in aumento nei primi sei mesi del 2024: +154mila cioè il 6,6% e incremento sempre nei settori di agricoltura dove sono il 20% e nelle costruzioni con il 17,2%.
I numeri del rapporto
La Lombardia detiene il record numerico di occupati immigrati pari a 582mila persone che contribuiscono al Pil per 38,6 miliardi di euro (9%) e si calcola che il fabbisogno di occupati immigrati entro il 2028 sia di 152mila unità, pari cioè al 25,4%. Dopo Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, arriva anche il Piemonte con 189mila immigrati occupati che danno un contributo al Pil di 13,4 miliardi (9,5%), il fabbisogno stimato è si 48.376 stranieri pari al 21%. La Liguria ha 67mila stranieri per 6,6 miliardi di Pil (12,8%), un fabbisogno di 21mila unità (26,9%) quindi numeri puri inferiori che si traducono però in percentuali rilevanti.
Piemonte
Entrando nel dettaglio territoriale, per quanto riguarda il Piemonte, la provincia di Torino ha una popolazione di 2.204.632 residenti di cui 214.860 stranieri con un’incidenza pari al 9,7% e la percentuale delle donne rispetto al totale degli stranieri è del 51,8%; sul totale, i contribuenti stranieri sono 178.747 pari al 10,8% con un reddito medio di 18.100 euro che segna un -8.840 rispetto al reddito degli italiani; gli imprenditori sono 37.777 (12,5% di incidenza) e rappresentano il 61,1% sulla distribuzione regionale, in crescita del +32,7% rispetto agli imprenditori italiani che calano del 10,4%.
Ad avere l’incidenza maggiore di stranieri (in Piemonte) è la provincia di Alessandria che tocca l’11,5% con contribuenti che però hanno un reddito inferiore rispetto a Torino (16.450 euro) ma un divario lievemente inferiore con i residenti (-8.550 euro). Gli imprenditori sono 5.519 pari al 10,6%.
Segue, per incidenza, Asti con l’11,3% (gli imprenditori incidono per la stessa percentuale) e poi Cuneo con il 10,6% (ma gli imprenditori si fermano al 6,5%) e Novara con il 10,4% (con 10,7% di imprenditori): qui gli stranieri hanno il secondo reddito più alto a livello regionale, pari a 17.490 euro ma il divario più elevato rispetto al reddito degli italiani: -9.570. La percentuale delle donne è sopra il 50% in tutte le province tranne in quella di Cuneo dove si ferma al 49,6%. Il valore di incidenza minore spetta a Biella con il 5,9%.
Lombardia
Numeri più alti in Lombardia dove la provincia di Milano ha 475.171 stranieri su una popolazione residente di 3.228.006 persone, quindi incidenza pari al 14,7% (le donne straniere si attestano al 50,4%, una percentuale che allinea tutto il territorio); il reddito medio è di 19.610 euro ma è praticamente la metà rispetto a quello degli italiani che percepiscono in media 14.990 euro in più: una tendenza che si ripete in quasi tutte le province.
Valutando l’incidenza, la seconda provincia è Mantova con il 13,6% (con 55.144 di stranieri su 406.119 residenti) dove il reddito si ferma a 16.830 ma con una differenza di 8.600 euro rispetto agli italiani, segue Lodi con il 12,7% e poi praticamente alla pari Cremona (12,1%), Brescia (125) e Pavia (11,8%); valore più basso per Sondrio che si ferma al 6%; qui il divario tra i redditi è di -7.830 (valore assoluto minore in regione).
Liguria
In Liguria, Genova ha 77.927 stranieri su 816.606 con un’incidenza di 9,5% e il 50% di donne, gli imprenditori sono il 56,3%, mentre nelle altre province si attestano tra il 10 e il 17,7%il reddito medio nella provincia con il capoluogo di regione è di 14.680 euro con una differenza rispetto agli italiani di -13.030 euro, anche nelle province liguri gli stranieri registrano un reddito che rappresenta la metà di quello degli italiani; Genova però non è l’area che attira più immigrati: Imperia ha un’incidenza del 13,3% (27.779 stranieri su 208.792), segue La Spezia con il 10%, chiude Savona con l’8,8%.