Imprese estere nel Nordovest: la Lombardia genera quasi la metà del valore aggiunto nazionale
Il risultato dell'Osservatorio sulle imprese estere stilato da Confindustria assieme a Istat, Ice, Scuola Imt Alti Studi Lucca, Liuc.

E' la Lombardia a registrare un record per la presenza di imprese estere sul proprio territorio.
Imprese estere nel Nordovest il record della Lombardia
Sono 2 le regioni del Nordovest che fanno parte del gruppo di territori nei quali si registra la maggiore concentrazione di imprese a controllo estero, con un particolare primato in Lombardia. E’ la regione più popolosa d’Italia che rappresenta quasi il 38% del valore aggiunto generato dalle multinazionali nel nostro Paese. L’intero Nordovest (Valle d’Aosta compresa) genera quasi la metà del valore aggiunto in tutta Italia (il 48,3%), seguita dal Centro (21,0%), dal Nord-Est (20,3%) e dal Mezzogiorno (10,5%)
«È interessante rilevare – così dall’Osservatorio - come la graduatoria delle regioni in termini di addetti alle imprese estere sia parzialmente diversa da quella basata sul valore aggiunto. In questo caso, dopo la Lombardia, troviamo il Piemonte, seguito dal Lazio, dal Veneto, dall’Emilia-Romagna e, in sesta posizione, la Toscana».
Nemmeno il Piemonte è messo male
Anche il Piemonte fa parte del gruppo delle 6 regioni che assorbono l’82% del valore aggiunto generato dalle imprese estere, assieme a Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. È quanto emerge dall’osservatorio sulle imprese estere stilato da Confindustria assieme a Istat, Ice, Scuola Imt Alti Studi Lucca, Liuc. Lombardia e Piemonte sono anche tra le uniche 4 regioni italiane dove l’intensità di localizzazione è positiva, il che significa che le imprese a trazione estera sul territorio riescono ad attrarre più investimenti da oltre confine rispetto a quelli che spetterebbero in base alle sole dimensioni economiche (le altre 2 regioni sono Lazio e Toscana). Le imprese a controllo estero presenti in Italia, stando alla ricerca più recente condotta dall’Istat relativa all’anno 2022, sono 18.334, divise in 58.228 unità locali.
Quanto è il valore aggiunto generato nelle singole regioni?
L’osservatorio misura anche il grado di inserimento delle imprese nei territori in cui sono calate:
«Fatto 100 il totale del valore aggiunto prodotto da tutte le imprese estere in Italia – spiegano gli esperti - questo indicatore mostra quanto di questo valore viene generato nelle singole regioni. Ad esempio, una quota del 37,7 della Lombardia indica che gran parte del valore aggiunto totale delle imprese estere si concentra in questa regione». L’osservatorio calcola anche l’incidenza del valore aggiunto sull’economia regionale: «Indica quanto il valore aggiunto generato dalle imprese estere incide sul totale del valore aggiunto della regione. Questo parametro misura il grado di integrazione e l’impatto diretto delle imprese estere nel tessuto economico locale».
Sulle dimensioni non c’è storia: «La dimensione media delle unità locali -viene sottolineato dall’osservatorio - è pari, in termini di addetti, a 28,9 occupati per unità, un dato di molto superiore a quello relativo al totale delle imprese residenti (3,6)». La Lombardia si attesta sulla media nazionale, replicando il dato, mentre nelle altre regioni di riferimento le imprese sono più grandi: in Piemonte si sale a 32,2 addetti per unità, e in Liguria aumenta ancora, arrivando alla quota di 34,8 addetti per unità.