Economia

Il rapporto di fiducia tra intelligenza artificiale e imprese lombarde

La maggioranza delle imprese guarda con fiducia e apertura all'intelligenza artificiale.

Il rapporto di fiducia tra intelligenza artificiale e imprese lombarde
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Imprese lombarde e intelligenza artificiale, quasi il 60% delle realtà regionali crede che l’innovazione tecnologica sia uno stimolo al miglioramento.

Le imprese lombarde guardano con fiducia all'intelligenza artificiale

E’ quanto emerge dall’indagine del centro studi di Confindustria Lombardia “I numeri per le risorse umane” che per quest’anno ha deciso di puntare i riflettori sul tema che sta dettando l’agenda dell’attualità.

«Secondo quanto emerso dall’indagine – si legge nel report - ben il 59% delle imprese lombarde ha adottato o sta valutando di adottare strumenti di intelligenza artificiale, con il 12% delle realtà in una fase avanzata di implementazione. Tuttavia, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle imprese rappresenta una sfida strategica che coinvolge non solo gli aspetti tecnologici, ma anche quelli organizzativi. Lo confermano direttamente le imprese, che indicano come principali difficoltà nell’adozione dell’IA sia la complessità tecnica (37%) sia la carenza di competenze interne (36%)».

E’ a questo punto che entrano in campo le risorse umane:

«In Lombardia, secondo i dati dall’indagine, più di un’impresa su quattro (27%) si è attivata su questo fronte, seguendo alcune specifiche strategie. In particolare, l’azione promossa più frequentemente è la formazione del personale finalizzata a sviluppare competenze specifiche sull’uso dell’IA, un approccio seguito dal 20% delle imprese intervistate. Segue il ricorso a consulenti o fornitori esterni per l’adozione dell’IA (11%), mentre soltanto il 3% delle imprese dichiara di essersi attivato con la ricerca e l’assunzione di personale con profili tecnici in ambito IA. La gestione delle risorse umane, inoltre, è anche uno degli ambiti stessi in cui le imprese stanno sperimentando l’applicazione dell’IA: il 24% delle imprese, infatti, segnala di utilizzare questi nuovi strumenti tecnologici in contesti di selezione, formazione o valutazione del personale. Tuttavia, in azienda l’IA è utilizzata soprattutto per l’analisi e la gestione dei dati (50% delle imprese), per l’automazione dei processi produttivi (28%), con finalità di ricerca e sviluppo (28%) e per il supporto ai clienti (24%). Infine, l’indagine ha raccolto anche la percezione delle imprese riguardo agli effetti – osservati o attesi – che l’adozione dell’IA può avere sulle loro attività. È interessante notare come, sul fronte del capitale umano, l’IA sia percepita come una tecnologia più incline a stimolare innovazione e creatività piuttosto che a favorire la riduzione del personale».

Il quadro florido riportato dall'indagine

L’indagine ha riportato nel complesso un quadro florido:

«Nel 2024 - così da Confindustria - la percentuale di uscite per dimissioni sul totale del personale in forza a inizio anno si è attestata in Lombardia al 5,4%, facendo registrare una significativa inversione di tendenza dopo 5 anni di continua crescita: la percentuale era infatti salita in modo costante dal 4,2% pre-Covid (2019) al 6,4% del 2023». Sul fronte delle retribuzioni «le imprese lombarde hanno messo a budget per quest’anno incrementi retributivi pari al +3,1%, con percentuali che oscillano tra il +3,0% degli operai e il +3,4% di impiegati e dirigenti. Questa dinamica è in linea con l’andamento nazionale stimato dal Centro Studi di Confindustria (+2,9% per il 2024, con previsione di un rafforzamento al +3,3% nel biennio 2025-26)».

E anche per quanto riguarda lo smart working ci sono delle buone notizie: quasi la metà delle imprese lombarde (47%) lo ha introdotto e ad usufruirne è il 28% dei lavoratori.

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