Il comparto edile è uno dei pilastri più solidi dell'economia lombarda
La presentazione dell'indagine di Unioncamere Lombardia nella sede della Regione.

L'economia lombarda ha uno dei suoi pilastri più solidi nel comparto edile secondo quanto è emerso dalla presentazione dei primi 3 mesi del 2025 a Palazzo Lombardia.
Numeri in crescita per il comparto edile lombardo
L’edilizia lombarda continua a essere uno dei pilastri più stabili sui quali si fonda l’intera economia regionale. E’ quanto emerso dalla presentazione a Palazzo Lombardia dell’andamento del 2024 e dei primi 3 mesi del 2025 del settore in regione. I numeri sono tutti in positivo: dopo lo stop imposto dalla pandemia nel 2020 al mondo intero, l’edilizia lombarda è ripartita senza fermarsi mai. Anche nel 2024 una crescita del 4,1% del volume degli affari sul territorio regionale conferma la salute del settore. Sempre per il 2024 è stata registrata una decisa crescita dell’occupazione (+3,3%), così come rimane stabile anche la quota di investimenti al 33%.
L'indagine di Unioncamere Lombardia e la presentazione al Pirellone
I dati presentati al Pirellone sono quelli dell’indagine di Unioncamere Lombardia, nel corso di una conferenza partecipata dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, oltre che dal presidente di Ance Lombardia, Tiziano Pavoni e dal presidente della Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello. Nel corso dell’incontro nella sede della Regione Lombardia è stato sottolineato come la difficoltà di reperimento del personale abbia rappresentato il principale problema per gli imprenditori del settore:
«Oltre a far fronte a livelli di attività ancora elevati, infatti - così spiegano dall’ente - il settore è chiamato a sostituire un flusso sempre più consistente di personale in via di pensionamento e inserire nuove competenze per affrontare la transizione digitale e ambientale».
Sul primo trimestre del 2024 si guadagna l'1,3%
Nel primo trimestre del 2025 si registra un’ulteriore crescita del volume di affari rispetto allo stesso periodo del 2024, nello specifico la crescita è dell’1,3%, anche se rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso il dato presenta una lieve flessione (0,5%). Riguardo alle aspettative per il futuro, in cima alle preoccupazioni degli imprenditori si posiziona la debolezza della domanda di mercato, che per la prima volta dopo numerosi trimestri scavalca la difficoltà di reperimento del personale.
«I dati – ha affermato Pavoni - confermano un rallentamento dell’attività nel settore delle costruzioni, specie sul fronte privato e degli investimenti, ma al tempo stesso evidenziano la solidità del comparto lombardo e la tenuta dell’occupazione. Le imprese continuano a cercare manodopera e mantengono viva la propensione alla qualità e alla sostenibilità».
«I numeri - ha concluso l’assessore Guidesi - confermano ancora una volta la solidità del settore edile lombardo che anche nel 2024 registra una crescita del volume d’affari e dell’occupazione. È un segnale importante di fiducia e vitalità, che testimonia la capacità delle imprese di adattarsi, investire, innovare e rafforza il ruolo strategico della filiera edile nella nostra economia. Per questo, come Regione, stiamo lavorando per consolidare i risultati ottenuti, penso da ultimo all'iniziativa 'Edilizia sostenibile e sicura', novità assoluta di quest’anno organizzata da Regione Lombardia in collaborazione con le Università, gli Incubatori universitari lombardi e Musa, per favorire la nascita di nuove imprese e startup nel settore dell’edilizia così da sostenerne l’innovazione e lo sviluppo in risposta ai bisogni specifici delle imprese che vi operano; progettualità concreta che si aggiunge al 'Tavolo Edilizia' che coinvolge tutti gli stakeholder del settore con l’obiettivo di monitorare e promuovere iniziative condivise a sostegno del comparto. All’interno di questo tavolo si sta lavorando per sviluppare un Protocollo per la filiera lombarda dell’edilizia sostenibile, volto a definire il profilo del settore, valorizzare le ‘best practices’ e favorire l’apertura all’innovazione».