Cultura

L'arte della commedia al centro del programma del Festival di Borgio Verezzi

«La commedia mette in scena con grazia gioie e miserie del mondo - afferma il direttore artistico Maximilian Nisi - trasformando gli eventi in magia e portando lo spettatore a levitare in un tempo sospeso, senza mai rinunciare alla profondità dello sguardo. Che ci strappi il sorriso o ci aiuti a focalizzare con leggerezza problematiche di rilievo, la commedia è una bella scialuppa di salvataggio nel mondo tumultuoso e frenetico in cui viviamo, sempre all'erta, sempre connessi, sempre sotto pressione. Abbiamo tutti bisogno di soavità».

L'arte della commedia al centro del programma del Festival di Borgio Verezzi
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Al centro del programma del Festival di Borgio Verezzi c’è l’arte della commedia, coniugata in tutte le sue forme, dall’immediatezza popolare e liberatoria dei testi più antichi all’irresistibile humor noir che spesso attraversa la comicità contemporanea.

Il festival di Borgio Verezzi nel pieno del suo svolgimento

«La commedia mette in scena con grazia gioie e miserie del mondo - afferma il direttore artistico Maximilian Nisi - trasformando gli eventi in magia e portando lo spettatore a levitare in un tempo sospeso, senza mai rinunciare alla profondità dello sguardo. Che ci strappi il sorriso o ci aiuti a focalizzare con leggerezza problematiche di rilievo, la commedia è una bella scialuppa di salvataggio nel mondo tumultuoso e frenetico in cui viviamo, sempre all'erta, sempre connessi, sempre sotto pressione. Abbiamo tutti bisogno di soavità».

L’apertura è stata affidata a un classico «Miles Gloriosus» di Plauto interpretato da Ettore Bassi, e poi un susseguirsi di prime nazionali: il 29 e 30 luglio il modernissimo «Ubi maior» di Franco Bertini, una regia di Enrico Maria Lamanna che segna anche il debutto in teatro di Leo Gassmann (nella foto), accanto alla madre Sabrina Knaflitz nell’esilarante racconto di una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi. E ancora, Giuseppe Pambieri con un adattamento sorprendente e brillante de «I promessi sposi», dove tutto si iscrive in una progettualità ineluttabile, frutto di un disegno misterioso, eppure riconducibile all’imperfetta commedia umana; con Micol Pambieri e Paolo Triestino per la regia di Giuseppe Argirò.

L'omaggio a Domenico Modugno diretto da Moni Ovadia

Il 4 agosto la prima regionale con Mario Incudine nel suo «Mimì», un omaggio a Domenico Modugno diretto da Moni Ovadia.
Il 6 e 7 agosto un’altra prima nazionale: «Il raggio bianco» di Sergio Pierattini, diretto da Arturo Cirillo, un thriller psicologico tra commedia nera e giallo sociale interpretato da Milvia Marigliano, Linda Gennari e Raffaele Barca, una produzione del Teatro Nazionale di Genova mentre il 9, 10 e 11 agosto Paola Quattrini e Gaia De Laurentiis saranno in scena, per la prima volta insieme, con una commedia che si può considerare un classico contemporaneo della comicità al femminile, «Le fuggitive» di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, per la regia di Stefano Artissunch.  Il cuore della kermesse sarà come sempre piazzetta Sant’Agostino.

«Ancora una volta faremo insieme un percorso teatrale di qualità, tradizione e innovazione - dichiara il sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino - La vita di ognuno di noi è un dono, è unica; così come lo sono Verezzi e il suo festival (arrivato alla 59ª edizione, un record nel panorama nazionale). Bello esserci, in una splendida scenografia a due passi il mare, tra le grotte, il mulino fenicio, l'area del castellaro, la campana delle mamme, i sentieri e le borgate. E in particolare voglio ricordare il parco urbano con le cave: il prossimo anno, in occasione della 60a edizione, la Cava dei Fossili, diventerà un’altra grande scenografia naturale del festival».

«La Regione Liguria - afferma l’assessore Simona Ferro - è orgogliosa di sostenere questo evento, che non solo valorizza il territorio, ma rafforza il ruolo della cultura come strumento di incontro, riflessione e crescita collettiva. In un’epoca di rapide trasformazioni, investire nel teatro significa investire nella profondità dello sguardo e nella capacità di emozionarsi insieme».
A salutare il pubblico, il 12 agosto nelle grotte di Borgio sarà Maximilian Nisi, voce narrante nel concerto scenico per grandi e piccini «Pizz’n’Zip».