Cultura

Il progetto del museo egizio di Torino per la tomba di Kha e Merit

L'obiettivo è quello di rinnovare l'esposizione della sala del museo dedicata al corredo funerario della tomba.

Il progetto del museo egizio di Torino per la tomba di Kha e Merit
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Il museo egizio di Torino ha lanciato un nuovo progetto per il 120° anniversario della scoperta della tomba di Kha e Merit.

Nel 120° anniversario della scoperta della tomba di Kha e Merit, il museo egizio ha un nuovo progetto

In vista del 120° anniversario della scoperta della tomba di Kha e Merit (1906-2026), il più completo corredo funerario non regale al di fuori dell’Egitto giunto fino a noi, il Museo Egizio di Torino che intende rinnovare, con un progetto ambizioso, il percorso espositivo della sala dedicata, mettendo in luce le più recenti ricerche sui reperti e sul sito archeologico di ritrovamento, anche attraverso nuove tecnologie. Per farlo, è stata avviata una raccolta fondi (dona.museoegizio.it) per il restauro degli oggetti che potranno raccontare le storie straordinarie della coppia e dell’epoca, preservando la memoria per le future generazioni. Grazie ai recenti modelli fotogrammetrici realizzati sullo scavo sarà possibile portare nella sala una ricostruzione virtuale della tomba per rivivere il momento della scoperta. Al cuore del progetto ci sono gli oggetti, che saranno restaurati con interventi a vista in sala. Una necessità dettata da ragioni di spazio, ma che diventa una grande opportunità per curiosare il lavoro quotidiano e insolito dei restauratori. Una nuova disposizione degli oggetti, insieme a nuovi testi di sala renderanno i contenuti accessibili a tutti. Il Libro dei Morti di Kha sarà collocato in una nuova vetrina che migliorerà la sua conservazione, e grazie a un’infografica saranno raccontate le formule più significative contenute nel papiro. Per la prima volta, saranno esposti tutti i tessuti del corredo di Kha e Merit, finora custoditi nei magazzini del Museo Egizio. La campagna ha l’obiettivo di raccogliere 40mila euro e l’inaugurazione della nuova sala è prevista per la fine del 2025. Sono coinvolti nel progetto oltre 20 persone dello staff del Museo che si dedicheranno a varie attività, tra cui curatela, restauro, allestimenti, progettazione architettonica, design grafico. Le spese più significative riguardano la realizzazione delle nuove vetrine e l’aggiornamento degli allestimenti. Tra i reperti che richiedono interventi specialistici figurano anche gli imponenti sarcofagi lignei esterni di Kha e Merit. Spiega il curatore Enrico Ferraris: «Ciò che rende straordinaria la sala di Kha e Merit è che conserva oltre 460 oggetti che comprendevano il corredo funerario di due coniugi vissuti oltre 3.500 anni fa. Si tratta di mobili, strumenti di lavoro, giochi, persino oggetti che appartengono al funerale: tutti elementi che ci parlano della loro vita, del loro transito verso l’aldilà e che, in qualche modo, parlano anche del nostro tempo».

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