«La frase che abbiamo scelto per rappresentarci è “Il Circolo è casa tua”. Non solo per invitare qui tutti coloro che in passato hanno creduto che il Circolo fosse una specie di club esclusivo, ma anche e soprattutto perché pensiamo che sia quanto mai urgente e necessario tornare a parlarci e ad ascoltarci: confrontandoci anche con chi la pensa diversamente da noi. Al Circolo, che è la casa di tutti, ci sarà spazio per tutti»: Giuseppe Culicchia (nella foto), direttore della Fondazione Circolo dei lettori, ha presentato così la filosofia che sottende al nuovo anno del Circolo, annunciando che «Dialogo aperto» è il titolo che racchiude la programmazione diffusa nella sede centrale a Torino a Palazzo Graneri della Roccia (e una nuova sala in Galleria Subalpina grazie alla Libreria Luxemburg) e nella sede di Novara al Castello Sforzesco, oltre ai festival, agli eventi a Vercelli e a Cuneo. Dal 2026 Villa della Regina di Torino diventerà dimora per la bella stagione. La sala grande del Circolo a Torino è stata dedicata a Luca Beatrice, presidente della Fondazione dal 2010 al 2018 e scomparso improvvisamente a gennaio 2025. «Insieme ci spingeremo in mare aperto, ci parleremo a cuore aperto, ci troveremo di fronte a un sipario aperto, ci confronteremo in campo aperto, ci inventeremo un finale aperto, ci sorprenderemo a guardare un cielo aperto, ci addentreremo in più di un libro aperto: insieme daremo vita a un lungo festival che sarà uno sguardo aperto sul mondo in cui viviamo» aggiunge Culicchia.
Il programma
Le maratone letterarie dedicate diventano un genere della Fondazione Circolo dei lettori: si parte con Jane Austen, il 4 ottobre, per proseguire con Camilleri, Pasolini, Agatha Christie, Simenon. Come sempre spazio agli incontri con gli autori e le loro novità editoriali; tra i primi nomi ospiti: Leila Guerrier, Enrica Tesio, Lorenzo Gasparrini, Victoire Tuaillon, Elena Stancanelli, Claire Lynch, Joyce Maynard, Rachel Khong.
La Fondazione Circolo dei lettori rinnova anche il suo impegno verso il mondo della scuola con un programma culturale rivolto a studenti e studentesse di ogni ordine e grado, per promuovere la lettura come strumento di conoscenza, confronto e crescita. E i gruppi di lettura, da sempre tra le attività fondamentali del Circolo dei lettori e delle lettrici, si rinnovano con proposte che spaziano dai grandi classici ai temi più attuali.
La 9ª edizione di «Retroscena» inoltre debutta al Circolo: nove appuntamenti in cui registi, attori e attrici raccontano il dietro le quinte dei titoli che il Teatro Stabile di Torino porta sul palco nel corso della nuova stagione. Ogni appuntamento è introdotto da un docente dell’Università di Torino in dialogo con i protagonisti per analizzare ogni aspetto della messa in scena.
«Mondi Possibili. Dialoghi tra arte e letteratura» è invece l’inedito progetto di Artissima, composto da tre conversazioni tra artisti e scrittori contemporanei nato nell’ambito di Identity 2025, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo. I tre appuntamenti, pensati per favorire la conoscenza e la comprensione dell’arte contemporanea, danno vita a dialoghi spontanei e trasversali in cui parola scritta e arte visiva si incontrano per dare voce all’artista e svelarne l’universo creativo, aprendolo a nuovi sguardi e pubblici.
Pronto anche il prossimo festival: la 21ª edizione di «Torino Spiritualità», dal 15 al 19 ottobre, col titolo «Questo vuoto d’intorno. Smarrirsi – Raggiungersi» e vuole essere una riflessione collettiva sul vuoto, presenza impalpabile ma pervasiva nelle vite, dimensione ambivalente che inquieta e al tempo stesso attrae. L’apertura è affidata a un dialogo tra il fisico Guido Tonelli e il teologo Vito Mancuso. A ragionare sul vuoto e i suoi significati arrivano anche il cantautore e compositore Brunori Sas, lo scrittore iraniano-olandese Kader Abdolah, la pastora Cristina Arcidiacono, il professore Matteo Saudino, il filosofo Maurizio Ferraris e lo scrittore e psicoanalista Vittorio Lingiardi, il monaco buddhista Lama Michel Tulku Rinpoche, padre Ibrahim Faltas, francescano egiziano vicario della Custodia di Terra Santa, l’astronauta Paolo Nespoli, l’artista Michelangelo Pistoletto con Antonio Spadaro.
Seguiranno anche il Festival del Classico e Radici, con tanto novità dedicate al Novecento, al mondo del giornalismo e alle diverse forme di linguaggio per dialogare in modo sempre più «aperto».