Fino al 15 giugno a Torino la mostra su James Cameron
«Sono cresciuto in una piccola città del Canada e disegnavo continuamente - racconta Cameron - Ero ispirato dai fumetti, dai libri di fantascienza e dai film che divoravo avidamente. Più illustratore nel cuore che artista, usavo i miei disegni e dipinti per raccontare storie. Questa è stata una preparazione perfetta per passare all'arte del cinema quando avevo vent'anni».

Rimarrà esposta fino al 15 giugno al museo del Cinema di Torino una mostra su James Cameron e la sua arte.
"The Art of James Cameron" è il titolo della mostra al museo del Cinema
«James Cameron è una figura poliedrica, un costruttore, un visionario, un artista. Tra i registi della sua generazione è quello che più di tutti ha pensato al futuro. Così come la Mole di Torino è stata progettata da un architetto che ha pensato al futuro: Cameron e Antonelli avrebbero cose da dirsi».
Il direttore del Museo Nazionale del Cinema, Carlo Chatrian, ha così unito l’artista e il luogo, presentando la mostra «The Art of James Cameron» che fino al 15 giugno rimarrà allestita a Torino. Una mostra che offre un viaggio attraverso sei decenni di espressione artistica di James Cameron, raccogliendo una straordinaria selezione di opere rare, tratte dall'archivio privato del celebre regista: una sorta di "autobiografia attraverso l'arte", come la definisce lo stesso Cameron.
L'esposizione ideata dalla Cinémathèque française di Parigi
E’ stata ideata dalla Cinémathèque française, Parigi, in collaborazione con l’Avatar Alliance Foundation, e ha visto un investimento da parte del Museo del Cinema di un milione di euro, in quanto alcune strutture rimarranno in dotazione della Mole. Il percorso espositivo parte dall’Aula del Tempio, dove il visitatore viene accolto da tre schermi giganti in tripolina posizionati a 18 metri di altezza intorno all’ascensore panoramico, una installazione a cura di Kim Butts, direttore creativo della Avatar Alliance Foundation, e di Giorgio Ferrero, regista e direttore creativo di Myboswas. Qui i disegni di Cameron si animano e prendono vita sugli schermi: meduse giganti, alieni e creature fantastiche sembrano fluttuare nella cupola della Mole Antonelliana proiettando il visitatore in una dimensione onirica. Sempre nell’Aula del Tempio, un tunnel immerge il visitatore nella cronologia della produzione cinematografica di Cameron, grazie a due touch screen che permettono di ripercorrerne l’intera carriera.
L'omaggio al Titanic del Caffè Torino
In occasione della mostra, sono state riallestite tre “chapelle” nell’Aula del Tempio. Il Caffè Torino diventa l’omaggio a Titanic: Viaggiare nel tempo, arricchito da disegni e oggetti di scena del film. La stanza del Vero e Falso è interamente dedicata a Terminator e al celebre Stan Winston Studio, con modelli a grandezza naturale. Nelle sale Cinevr 1 e Cinevr 2, un inedito montaggio sul processo creativo di Aliens - Scontro finale, dal disegno al film, attraverso le parole del regista.
La mostra in 5 aree tematiche e oltre 300 oggetti esposti
L'affascinante universo di The Art of James Cameron si sviluppa sulla rampa elicoidale ed è diviso in 5 aree tematiche: Sognare ad occhi aperti, La Macchina umana, Esplorare l’ignoto, Mondi indomiti, Creature. Il percorso espositivo inizia con un video di James Cameron che dà il benvenuto ai visitatori. Gli oltre 300 oggetti originali in esposizione includono disegni, dipinti, bozzetti, oggetti di scena, costumi, fotografie e tecnologie 3D realizzate o adattate dallo stesso Cameron, grande innovatore tecnologico in molteplici discipline. L’esposizione al Museo Nazionale del Cinema include inoltre 60 opere aggiuntive: tra queste, le Future Boards, gli storyboard per il “flashback nel futuro” di Terminator e diverse opere inedite nella sezione La Macchina umana. Lungo il percorso, 6 postazioni sonore immersive offrono i punti ottimali per “vedere” e “ascoltare” la mostra, in un continuo rimando di immagini tra gli schermi, il sound design e le opere esposte. Inoltre, tramite QR Code è possibile ascoltare la voce di James Cameron che commenta 16 opere e un apposito percorso ad altezza bambino accompagna i più piccoli alla scoperta della mostra. A completamento della mostra, vede la stampa la versione italiana del catalogo edito da Silvana Editoriale.
«Sono cresciuto in una piccola città del Canada e disegnavo continuamente racconta Cameron - Ero ispirato dai fumetti, dai libri di fantascienza e dai film che divoravo avidamente. Più illustratore nel cuore che artista, usavo i miei disegni e dipinti per raccontare storie. Questa è stata una preparazione perfetta per passare all'arte del cinema quando avevo vent'anni».