Cultura

E' tempo di Stresa Festival in Piemonte, la raffinata edizione numero 64

Questi sono i temi che si svilupperanno nel corso di Stresa Festival, lungo i due mesi suddivisi in quattro “isole”: Jazz, Young, Antiqua e Classic. Non mancheranno omaggi specifici a grandi artisti come Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla morte, Šostakóvič a 50 anni dalla morte, Berio, nei 100 anni dalla nascita, senza dimenticare il compleanno dell’amatissimo Arvo Pärt, che a settembre spegnerà 90 candeline.

E' tempo di Stresa Festival in Piemonte, la raffinata edizione numero 64
Pubblicato:

Stresa Festival, nella sua raffinata configurazione artistica e nella sua preziosa dislocazione ambientale, spazia dalla musica antica a varie diramazioni sonore contemporanee, jazz incluso, passando attraverso molteplici tradizioni.

Edizione numero 64 di Stresa festival al via

Fino all’1 agosto e dal 19 agosto al 6 settembre, la 64ª edizione torna anche sulle Isole Borromee.

«Stresa Festival, con ambizione, si vuole definire “la quarta isola”, aggiungendo così motivo di attrazione culturale alle celeberrime Isole Borromee - spiega Mario Brunello (nella foto), direttore artistico - Un Festival che amiamo definire un arcipelago musicale: isole di musica a cui approdano artisti provenienti da tutto il mondo, da vari ambiti sonori, per portare dialogo e bellezza, valori da tenere sempre cari di questi tempi. Dialogo tra culture, epoche, stili, dialogo tra strumenti antichi e moderni, tra voci lontane, tra arte e natura e, perché no, tra artisti e pubblico. Questi sono i temi che si svilupperanno nel corso di Stresa Festival, lungo i due mesi suddivisi in quattro “isole”: Jazz, Young, Antiqua e Classic. Non mancheranno omaggi specifici a grandi artisti come Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla morte, Šostakóvič a 50 anni dalla morte, Berio, nei 100 anni dalla nascita, senza dimenticare il compleanno dell’amatissimo Arvo Pärt, che a settembre spegnerà 90 candeline. Da non perdere la possibilità di dialogare, conoscere e avvicinare gli artisti ospiti di Stresa Festival partecipando agli Album. Da ricordare poi che l’iniziativa di creare il Bosco Claudio Abbado continua anche in questa edizione, adottando un albero a ogni concerto».

Tre serate per il jazz

Tre saranno le serate dedicate al jazz, per le quali Mario Brunello ha coinvolto come artist in residence il pianista Simone Locarni, considerato uno dei nuovi talenti del jazz internazionale. Locarni proporrà due progetti a sua firma: “Radici”, incontro generazionale ma ancor più incontro di storie, culture e territori diversi, con la partecipazione del sassofonista argentino Javier Girotto (il 23 luglio all’Isola Bella); Suite for a Lake, composizione ideata appositamente per Stresa Festival 2025 in omaggio al luogo di origine dello stesso pianista (il 26 luglio, Stresa Festival Hall). Nella stessa serata si ascolterà il Quartetto per archi n. 4 in re magg. op. 83 di Šostakóvič ad opera del Quartetto Noûs, a simboleggiare un possibile, affascinante dialogo tra jazz e musica europea. Sempre riconducibile al versante jazzistico del Festival, sarà il concerto (venerdì 25, Isola Bella) del celebre fisarmonicista francese Richard Galliano, autentico virtuoso del proprio strumento e tra gli ospiti di maggior spicco di Stresa Festival 2025.

Il festival all'isola dei Pescatori

Dal 30 luglio all’1 agosto, all’Isola dei Pescatori, sarà quindi l’isola young ad accendere i riflettori per tre serate su altrettante, variegate proposte: i Delicatoni, band emergente di impronta indie-pop; Klaus, al secolo Tudor Laurini, dj e youtuber da un milione di follower; Frida Bollani Magoni, pianista prodigiosa, figlia d’arte ma ormai affermata grazie a un innato talento.
La seconda parte del festival inizierà nel segno di Bach: martedì 19 agosto, l’Akademie für Alte Musik Berlin, una delle principali orchestre barocche al mondo, eseguirà l’integrale dei Concerti Brandeburghesi e proseguirà con un altrettanto intenso programma tutto da ascoltare, fino al concerto conclusivo la London Symphony diretta da Antonio Pappano: la Sinfonia n. 9 in mi bem. magg. op. 70 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do min. op. 67 di Beethoven saranno intervallate dal Concerto per violoncello e orchestra in la min. op. 129 di Schumann, nella trascrizione di Šostakovič, di rara esecuzione, con la partecipazione di Mario Brunello al violoncello.