Cultura

Borgate dal vivo compie 10 anni e festeggia con Diodato e Bollani

30 eventi, un centinaio di artisti tra Torino e Cuneo.

Borgate dal vivo compie 10 anni e festeggia con Diodato e Bollani
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Diodato e Bollani per celebrare i 10 anni di Borgate dal vivo il festival letterario nella Val di Susa.

In Val di Susa Diodato e Bollani per i 10 anni di Borgate dal vivo

Dieci anni di Borgate dal Vivo: un festival nato in luoghi piccoli, a volte difficili da raggiungere, ma che in quei luoghi ha sempre creduto e continua a sostenerli, nella convinzione che ogni spazio abbia un cuore abbastanza grande da ospitare una storia o una canzone. Borgate dal Vivo, nato nel 2016 come festival letterario in Val di Susa, coinvolge 19 comuni e due province, Torino e Cuneo, con oltre 30 eventi e un centinaio di artisti in scena nel corso di due mesi, dal 27 giugno al 31 agosto.

Per il 3° anno all'arena romana di Susa

Per il terzo anno consecutivo Borgate dal Vivo inaugurerà il suo cartellone nell’arena romana di Susa, piccolo anfiteatro parte della straordinaria storia della città, con due artisti amatissimi, Stefano Bollani e Diodato; la chiusura è affidata a 99 Posse, e Calibro 35. Tra i due estremi del calendario compaiono poi il ritorno di Raphael Gualazzi ospite a Venaus, le riflessioni di Massimo Recalcati a Saluzzo e il cuore coraggioso di Ascanio Celestini a Bergolo; in provincia di Torino l’ironia amara di Andrea Pennacchi e del suo alter ego Pojana, il jazz di Sergio Cammariere e le selezioni musicali del dj set affidato a Boosta, ma anche il pianoforte misto all’elettronica di Dardust. Il panorama di Chesal sarà quest’anno inondato dalla voce appassionata di Malika Ayane.

Gli ospiti stranieri

Con particolare orgoglio, Borgate dal Vivo annuncia poi gli ospiti stranieri: Joachim Cooder, figlio del celebre chitarrista statunitense Ry, in un concerto a Rivalta di Torino che coinvolgerà anche Adriano Viterbini e Juliette Commagere. A Trana giungerà invece il progetto The North Wind, che unisce Michel Balatti e Tom Stearn, già membri dei Birkin Tree, al violinista Tola Custy, intorno al comune denominatore della musica irlandese. Insieme a Bollani, inoltre, si esibirà Trilok Gurtu, maestro delle percussioni e pioniere della world music.

I progetti paralleli

«Borgate in Cammino» presenta sei camminate che si snoderanno lungo i sentieri della Val di Susa, in cui gli escursionisti saranno accompagnati da una guida naturalistica, che permetterà di scoprire le caratteristiche del percorso, e da un artista che, a tappe, svilupperà uno spettacolo o una narrazione su tematiche naturalistiche o storiche riconducibili ai territori attraversati e alla filosofia del camminare. E’ il caso del cantautore Orlando Manfredi e del suo spettacolo “From Orlando to Santiago”, dell’attore Massimo Barbero con “Il testamento dell’ortolano” tra San Giorio e Villarfocchiardo; o dell’attore e performer Alberto Barbi che racconterà del “Re delle Alpi” a Bardonecchia.

La novità del 2025 è GeneraZione Borgate

La novità del 2025 è invece “GeneraZione Borgate”, una programmazione dedicata ad artisti con meno di 35 anni sostenuta dal bando Siae “Per chi crea”. Quattro cantautrici (Erica Mou, Anna Castiglia, Caterina Cropelli e Irene Buselli) saranno protagoniste di inediti concerti il cui il rispettivo repertorio sarà riarrangiato per essere affiancato da altrettanti ensemble d’archi, con un risultato artistico comune ma del tutto nuovo nel percorso delle rispettive carriere.

«Diventa ogni anno più difficile dire di no ad artisti, nuovi comuni, enti e associazioni. E infatti il nostro segreto è che non diciamo mai di no. In questo modo il festival cresce, si consolida sul territorio, abbraccia nuovi comuni. Non è sempre facile. Organizzare un festival di questa durata e di queste dimensioni occupa un team di lavoro ininterrottamente per mesi, senza dimenticare le stagioni teatrali e tutti gli altri progetti di Revejo. Ma poi, a un certo punto, il festival inizia e le ansie, le scadenze, le rincorse dei lunghi mesi di organizzazione lasciano il posto alla bellezza. Il pubblico arriva, si accendono i fari, si alzano i volumi e iniziamo a fare quello che davvero tutti noi amiamo: ascoltare e raccontare le storie di tutti i nostri grandi artisti. Che poi sono le nostre storie, le vostre storie, le storie della terra che ci ospita. Dieci anni di storie e di bellezza. Questo rappresenta, per noi, la decima edizione di Borgate dal Vivo» commenta Alberto Milesi, direttore artistico. «Non si tratta solo di cultura, ma di attivazione di economie locali, di turismo sostenibile, di coesione sociale. I dati raccolti e analizzati dimostrano quanto un festival, se ben progettato, possa generare occupazione, incentivare la spesa nei territori e offrire nuove prospettive a comunità che spesso si sentono ai margini. E tutto questo con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e all’inclusività. Borgate dal Vivo dimostra che fare cultura significa anche fare sistema, fare impresa, fare futuro» dichiara Luigi Colella, green event manager di Italiafestival.

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