Cultura

A Milano una nuova sala teatrale dove gli smartphone sono vietati

La programmazione, già definita, inizia il 18 dicembre con «Sweeney Todd», di Costanza Filaroni, Marco Iacomelli e Massimiliano Perticari; coreografie di Ilaria Suss; costumi di Silvia Lumes e Beatrice Farina.

A Milano una nuova sala teatrale dove gli smartphone sono vietati

Apre una nuova sala teatrale dove non si può entrare con gli smartphone.

Al via una nuova sala teatrale a Milano ma senza smartphone

Niente telefoni, niente fotocamere, niente schermi. Perché ciò che accade qui non ha bisogno di essere raccontato online. Ha bisogno di essere vissuto nel presente. In un tempo in cui tutto è visibile, documentabile, condivisibile, nasce STM Studio: un luogo che sceglie consapevolmente il silenzio dell’immagine, il mistero della scoperta e la forza dell’esperienza diretta. Non è semplicemente una nuova sala teatrale. È un varco. Un passaggio intimo e rituale verso l’inaspettato. Con la direzione artistica di Marco Iacomelli e la direzione organizzativa di Davide Ienco, vuole essere un luogo segreto della città, situato al quarto piano del Teatro Arcimboldi. L’accesso avviene dal retro del teatro, in via Caldirola, attraverso un ingresso riservato e un ascensore che conduce, come in un romanzo iniziatico, a una dimensione altra, sospesa tra palcoscenico e sogno. Un ambiente in cui disconnettersi dal mondo digitale per riconnettersi all’arte, all’esperienza, agli altri. Nasce da un progetto di rigenerazione sostenuto dai fondi Pnrr, sviluppato da STM – Scuola del Teatro Musicale in collaborazione con Show Bees. La sala, a pianta centrale, avvolge lo spettatore e abbatte la distanza tra scena e platea, favorendo un rapporto diretto, viscerale, coinvolgente.

Spettacoli al via il 18 dicembre

La programmazione, già definita, inizia il 18 dicembre con «Sweeney Todd», di Costanza Filaroni, Marco Iacomelli e Massimiliano Perticari; coreografie di Ilaria Suss; costumi di Silvia Lumes e Beatrice Farina. Un barbiere, ingiustamente privato della sua famiglia e della sua vita, ritorna a Londra segnato dalla disperazione. Il desiderio di giustizia si trasforma gradualmente in una spirale di vendetta senza misura. La città, ignara e complice, diventa teatro di una tragedia di violenza e follia.

Il 28 gennaio «STM Recital»: gli allievi attori presentano numeri tratti dal repertorio del teatro musicale classico e contemporaneo.
Dal 5 febbraio al 15 marzo «Next to Normal», regia di Costanza Filaroni, un’opera emozionante e coinvolgente nella quale una famiglia cerca di mantenere un equilibrio che sfugge di continuo. Le fragilità si riflettono nei legami familiari, che si tendono tra affetto, distanza e necessità di sopravvivere al dolore. La casa, luogo intimo e quotidiano, diventa il palcoscenico di un dramma silenzioso fatto di memoria, assenza e resistenza.
Il 17 febbraio «Nadia», testo di Marco Di Stefano, con Chiara Valli: in una cella spoglia, una giovane donna ripercorre la propria vita, cercando tra le ombre un ultimo barlume di verità. Nel silenzio del carcere, Nadia affronta i fantasmi della colpa e del riscatto, in un viaggio che mette a nudo la parte più fragile e feroce dell’animo umano; è la storia di una guerra interiore, inutile e necessaria insieme, e della speranza che, forse, l’ora più luminosa sia davvero quella prima del buio.
Dal 19 marzo 2026 al 19 aprile «L’Attimo Fuggente», regia di Marco Iacomelli: in un collegio tradizionale, un insegnante introduce una visione della vita fondata sulla libertà di pensiero e sull’espressione personale. I giovani studenti, toccati da questo nuovo sguardo, scoprono il valore dell’immaginazione e del coraggio. Tale risveglio, tuttavia, si confronta con il peso delle regole e delle aspettative sociali.
Il 14 aprile «Drag historia», testo di Leonardo Prada con La Prada: una Drag Queen, abituata a leggere favole a un gruppo di bambini, scopre all’improvviso che il programma è stato cancellato a causa delle continue proteste. Decide allora di raccontare un’altra storia: la propria.  Dalle origini nel teatro antico alle ribalte contemporanee, la Drag attraversa i secoli mutando forma insieme alle società che la osservano, la celebrano o la temono. Tra parola e performance, lo spettacolo esplora la forza di un’identità capace di resistere al tempo e di trasformarsi in un fenomeno di massa del presente.
Dall’8 al 10 maggio il «Festival del Nuovo Teatro Musicale»: ogni serata presenterà due atti unici originali, offrendo al pubblico una panoramica delle più interessanti tendenze della scrittura musicale e drammaturgica contemporanea italiana.