Un asilo per i bambini di Aleppo
Ohana Odv assicura educazione, cibo e assistenza medica.
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L'associazione novarese Ohana gestisce La casa di Susanna che ospita oltre 100 bambini di Aleppo.
Il progetto
Sono più di cento i bambini accolti dall’asilo multireligioso e multiculturale «La casa di Susanna» ad Aleppo, aperto dall’associazione novarese Ohana Odv. Nei giorni della caduta di Bashar al-Assad è rimasto chiuso, qualche finestra è andata in frantumi ma subito la rete di collaborazione si è attivata per riprendere l’accoglienza e le lezioni. Perché questo asilo è anche una casa sicura, un luogo dove ai piccoli vengono garantiti pasti caldi, controlli medici e psicologici, stabilità. Una scuola che garantisce 18 posti di lavoro e permette alle mamme degli allievi di trovare a loro volta un’occupazione, senza doversi preoccupare di lasciare i figli da soli o per strada. E’ attivo anche il servizio di scuolabus.
La visione
«La Casa di Susanna è una vera oasi di fratellanza, di dialogo della vita e di pace - spiega il referente di Ohana in Siria, Robert Chelhod, - Un progetto fortemente voluto e che sta crescendo».
Ohana Odv è nata da un gruppo di amici: volevano aiutare i profughi che percorrevano la Rotta balcanica. Conoscendo le persone e le realtà hanno deciso di creare qualcosa di concreto, stabile e gestito in maniera diretta e continuativa in Siria: ecco allora l’asilo, dedicato alla piccola Susanna, mancata a due anni, figlia del medico Claudia Cucino. «Nell’asilo i bambini non solo studiano, ma possono mangiare due volte al giorno - continua la presidente di Ohana, Anna Ida Russo - e abbiamo scelto un menù bilanciato e alimenti sani, abbinando l’attività fisica, le cure mediche e il supporto psicologico (questo servizio esteso anche ai genitori). I piccoli sono al sicuro e vengono accompagnati con lo scuolabus».
L'obiettivo
Si è creato un clima di collaborazione e una rete di solidarietà che tocca anche altre esigenze primarie, quali i vestiti o la ricerca di una casa o di un lavoro. «Tante mamme e tante insegnanti hanno testimoniato come l’asilo abbia cambiato i rapporti tra le persone, come abbia regalato speranza nel rimanere nel proprio Paese - continua, Anna Ida Russo - L’obiettivo è quello di poter accogliere ancora più bambini, per aiutare ancora più famiglie. Siamo una goccia nel mare ma il mare non ci sarebbe senza tutte le sue gocce: la Siria non è lontana ed è responsabilità e interesse di tutti ciò che accade lì».
I progetti
La presidente di Ohana è stata di recente chiamata alla Farnesina a Roma per un intervento come realtà operante sul territorio siriano e ha incontrato anche Stefano Ravagnan, ambasciatore italiano in Siria. Oltre alla Casa di Susanna, ha illustrato anche gli altri progetti attivi. A Novara, in Turchia e in Germania ha richiamato migliaia di visitatori la mostra itinerante #sonsandaughters: all children are our sons and daughters con i lavori nati dall’arte di luvol e dai laboratori con i bambini della Rotta balcanica che hanno raccontato i loro sogni, non solo la guerra e la condizione di profughi. Una mostra che vuole girare il mondo e che è disponibile a portare il proprio messaggio di speranza (info@ohanaodv.it).