Un piccolo comune della Valchiavenna è il campione di dichiarazioni per la donazione degli organi
L'appello del direttore del centro nazionale trapianti: «Negli ospedali del nostro Paese non sono mai stati realizzati tanti trapianti e prelievi di organi come nell'ultimo anno – così il direttore Feltrin - grazie alla generosità dei tanti donatori, mentre nei Comuni non accennano a diminuire i nostri concittadini che scelgono di dire “no” alla donazione».

In Valchiavenna l'anagrafe del Comune di Verceia ha registrato il miglior dato per le dichiarazioni di donazione degli organi al momento del rilascio della carta di identità.
Donazione degli organi in Valchiavenna il Comune con più dichiarazioni favorevoli
«C'è un'Italia generosa che sceglie di dire 'sì' alla donazione senza timore»: è il commento di Giuseppe Feltrin, direttore del Centro nazionale trapianti, al dato emerso per il 2024 dal comune di Verceia, un piccolo centro della Valchiavenna. Il centro diretto da Feltrin ha pubblicato i dati raccolti dai vari comuni al momento dell'emanazione delle carte di identità. Da qualche tempo infatti al momento del rinnovo del documento in anagrafe si è chiamati a rispondere alla domanda se si è favorevoli o contrari alla donazione dei propri organi. L'anagrafe del piccolo centro lombardo, che in totale ha un migliaio di abitanti, ha visto, su un totale di 139 dichiarazioni registrate, 138 pareri favorevoli. Certo, il dato, per sua natura, non è lo specchio della popolazione di quei luoghi, perché riguarda solamente chi accetta di rispondere al quesito tra quelli che si trovano a dover chiedere una nuova carta di identità, e molte sono già le persone che hanno risposto alla domanda negli anni precedenti, ma è certamente il punto di partenza di una riflessione che merita di essere fatta.
Quante sono le dichiarazioni nel Nord Ovest?
Nella classifica delle regioni i territori del Nord Ovest non brillano così come in quella dei comuni: la Liguria è infatti il primo dei 3 territori di riferimento di questa testata, e si trova in 9ª posizione con una percentuale di assensi del 67,40% su un totale di oltre 100mila dichiarazioni registrate. A seguire la Lombardia, in 12ª posizione, con il 65,20% dei si su un totale di poco più di 720mila dichiarazioni registrate. Il Piemonte segue in 14ª posizione (subito dopo l'Abruzzo) con una quota di pareri favorevoli alla donazione degli organi del 62,77%, su un totale di quasi 300mila dichiarazioni registrate. Guardando invece la classifica dei primi 30 comuni delle nostre regioni, quelli liguri sono solamente 3.
Il dato che preoccupa gli addetti ai lavori e l'appello del direttore
Ma al di là delle classifiche delle generosità, c'è un dato che ancora preoccupa gli addetti ai lavori: «Negli ospedali del nostro Paese non sono mai stati realizzati tanti trapianti e prelievi di organi come nell'ultimo anno – così il direttore Feltrin - grazie alla generosità dei tanti donatori, mentre nei Comuni non accennano a diminuire i nostri concittadini che scelgono di dire “no” alla donazione. Da un lato, la nostra rete trapiantologica migliora dal punto di vista clinico-scientifico e sotto il profilo organizzativo, ed è in grado di individuare un numero crescente di donatori potenziali, anche grazie alla donazione a cuore fermo. D'altro canto, però, soprattutto in alcune fasce d'età, tante persone faticano a dichiarare la propria volontà di donare mentre rinnovano il documento e finiscono per registrare un “no” che, pur revocabile, potrebbe in futuro rischiare di condizionare in negativo la nostra capacità di trovare organi compatibili per i tantissimi pazienti in attesa di trapianto. Un dato sul quale dobbiamo lavorare è quello dei perplessi, persone alle quali probabilmente non è arrivato correttamente il messaggio sul valore del dono. E sarà questo uno dei nostri impegni».