Tutela della salute nel Nordovest le performance restano stabili negli ultimi anni
«Come è noto – scrivono gli esperti di Tor Vergata - le determinanti della salute sono numerose, e non si limitano all’assistenza sanitaria erogata dal Ssn: stili di vita, salubrità ambientale, deprivazione socio-economica, ecc. sono fattori essenziali da considerare nella valutazione delle opportunità di tutela della salute».

Tutela della salute nel Nordovest: le nostre 3 regioni fanno parte del gruppo di 6 realtà italiane, tra regioni e province autonome, dove il grado di soddisfazione delle performance in materia è giudicato discreto.
Tutela della salute nel Nordovest le performance restano stabili
Le altre realtà che ci fanno compagnia nel macro gruppo che si attesta tra il 50% e il 42% (fatto 100% il risultato migliore possibile) sono la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Emilia Romagna e la Toscana. La classifica delle nostre 3 regioni per l’indice di performance vede in testa la Liguria, con un indice di performance del 45%. Seguono il Piemonte e la Lombardia, quasi alla pari (43% e 42%, rispettivamente). Ma misurare qualcosa di complesso come la tutela della salute in una singola regione, senza considerare l’aspetto soggettivo del livello di soddisfazione del servizio sanitario offerto, di cui tratteremo più avanti, è qualcosa di decisamente difficile.
Il lavoro degli esperti dell'Università di Tor Vergata, Roma
Ci riescono (dal 2012) gli esperti del centro per la ricerca economica applicata in sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, che hanno presentato nelle scorse settimane i risultati dell’ultimo report in materia. Si intitola “Opportunità di tutela della salute, le performance regionali”, ed è lo studio che è arrivato alla sua 13ª edizione quest’anno, con l’obiettivo di valutare le effettive opportunità di tutela della salute, intendendo non tanto la tutela sanitaria, ma quella sociale.
«Come è noto – scrivono gli esperti di Tor Vergata - le determinanti della salute sono numerose, e non si limitano all’assistenza sanitaria erogata dal Ssn: stili di vita, salubrità ambientale, deprivazione socio-economica, ecc. sono fattori essenziali da considerare nella valutazione delle opportunità di tutela della salute».
Tra Nord e Sud c'è un forte divario
La situazione esprime un forte divario tra Nord e Sud, con un miglioramento generalizzato e decisamente accentuato nel Mezzogiorno:
«Malgrado i livelli della performance – scrivono gli esperti del centro studi – rimangano complessivamente distanti dai valori ottimali, si può osservare come nel periodo 2019-2024 si sia registrato un miglioramento dell’indice complessivo di performance: la media degli indici regionali passa dal 35% al 38%; il miglioramento ha interessato tutte le ripartizioni geografiche, ma in particolare le regioni del Mezzogiorno che guadagnano in media +0,38%, a seguire quelle del Centro (+0,09%), del Nord-Ovest (+0,08%) e del Nord-Est (+0,01%)».
Lo studio realizzato su diversi indicatori
I risultati sono stati raggiunti realizzando uno studio che ha analizzato diversi indicatori (appropriatezza, economico-finanziaria, equità, esiti, innovazione e sociale), coinvolgendo 107 stakeholder (ossia partecipanti attivi alla realtà in oggetto) dei sistemi socio sanitari, dai direttori generali ai rappresentanti degli utenti, passando per i dirigenti delle aziende medicali.
Di contro, per misurare il grado di soddisfazione dei servizi sanitari regionali la classifica cambia: il Piemonte incassa una netta sufficienza, 6,9 su 10, composta dalla media di 9 ambiti distinti nei quali il voto più basso è stato un 5,9 per l’assistenza alle persone non autosufficienti e quello più alto nella facilità nel reperire i farmaci, 8,2. La Liguria ha ottenuto un punteggio di 7,7: il voto più basso ottenuto è stato un 7 per l’assistenza ospedaliera non programmata (per esempio i pronto soccorso e i servizi di emergenza) mentre quello più alto è stato un 8,8 nella facilità di reperire i farmaci. In Lombardia il voto dei cittadini è stato di 6,6: il più basso (5,3) è stato assegnato nella voce assistenza alle persone non autosufficienti, mentre il più alto è stato assegnato, anche in questa regione, nella voce “facilità nel reperire i farmaci”, 8,2.