Transizione digitale e Pnrr, ci sono ancora troppi ostacoli
Pnrr e transizione digitale: sulla carta un’occasione importante ma ostacoli tecnici, burocratici ed economici rallentano gli interventi e richiedono trasparenza, competenze e una decisa accelerazione per rispettare gli impegni europei.

Pnrr e transizione digitale Assonime e Openpolis hanno lanciato il Pnrr Watch.
Transizione digitale e Pnrr lanciato uno speciale strumento di controllo
Pnrr e transizione digitale: sulla carta un’occasione importante ma ostacoli tecnici, burocratici ed economici rallentano gli interventi e richiedono trasparenza, competenze e una decisa accelerazione per rispettare gli impegni europei. Assonime e Openpolis hanno avviato il Pnrr Watch, un progetto di monitoraggio sullo stato di attuazione di alcune misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, considerate strategiche per la modernizzazione del Paese. Il sito di Infratel fornisce anche alcuni riferimenti a livello territoriale che consentono di avere un’idea più precisa di come si stanno sviluppando i vari interventi nelle diverse regioni: per quanto riguarda il piano Italia a 1 giga (dati aggiornati a dicembre 2024) solo 7 aree hanno una percentuale complessiva di attivazione superiore al 50% e del Nordovest c’è solo il Piemonte con il 51%. La Liguria si ferma al 44% e la Lombardia resta al 31%.
E' al sud il maggior numero di connessioni
Le regioni con il maggior numero di civici già connessi invece sono tutti al Sud: la Calabria (oltre 210mila) e la Puglia (oltre 168mila). La Sardegna invece è il territorio con il maggior numero di interventi in corso (oltre 143mila). La maggiore disponibilità di manodopera al Sud ha per messo che l’intervento avanzasse più velocemente in queste regioni rispetto alle altre. La Liguria ha 29.125 civici connessi e 29.708 in lavorazione; la Lombardia rispettivamente 77.015 e 89.325; il Piemonte 85.817 connessi e 61.896 in lavorazione: le tre regioni del nordovest si posizionano così a metà della classifica. A livello nazionale sono 144.966 i civici da collegare in eccesso rispetto al target di 3,4 milioni previsti dal Pnrr.
Problemi tecnici per il piano Italia a 1 giga
Secondo l’indagine, tutti gli operatori coinvolti nel piano Italia a 1 giga hanno riscontrato numerosi problemi di natura tecnica, derivanti da mappature con significativi errori di assegnazione dei civici da coprire e di natura amministrativa, determinati dalle perduranti difficoltà nell’ottenere i permessi dalle amministrazioni locali, in seconda battuta alcune fragilità economico-finanziarie non hanno poi aiutato ad accelerare gli investimenti. Gli operatori stessi non hanno rispettato l’impegno assunto nella convenzione con Infratel di raggiungere il 60% dei numeri civici entro dicembre 2024 (raggiungendone poco più del 35%).
Le percentuali di attivazione
Per i progetti rientranti nell’ambito del piano Italia 5G la piattaforma mette a disposizione dati disaggregati riguardanti gli interventi di backhauling (collegamento tra i componenti posti ai margini esterni di una rete e il nucleo della rete stessa) e per la densificazione (aumento del numero di siti cellulari o punti di accesso in una determinata area) e in questo caso si distingue la Lombardia. A dicembre 2024, le regioni con una percentuale di attivazione più alta con riferimento alla prima tipologia erano Basilicata (73%), Lazio (72%), Lombardia (72%), Abruzzo (70%) e Veneto (70%). Per quanto riguarda gli interventi di backhaulin, le regioni con più opere già concluse sono Veneto (576), Lombardia (543) ed Emilia Romagna (521) mentre quelle con il maggior numero di interventi in corso sono Puglia (26), Emilia Romagna (21) e Lombardia (13). Relativamente alla densificazione invece al primo posto per numero di opere già concluse troviamo la Lombardia (43), seguita da Veneto (22) ed Emilia Romagna (14). Il maggior numero di siti in lavorazione si trova invece in Campania (47). Seguono Lombardia (44) e Veneto (42).
Nel complesso, la Lombardia è la regione del Nordovest con più progetti Pnrr relativi alla digitalizzazione, con una spesa di 1,2 milioni di euro, anche se l’investimento maggiore riguarda la salute; la Liguria ha 1.895 progetti a tema digitalizzazione con un investimento di 962,4 milioni mentre il Piemonte investe 1,2 milioni mentre la cifra più alta è destinata alla transizione ecologica.