Spesa farmaceutica, nel Nord Ovest è la Lombardia a impegnare la cifra più alta
I dati del monitoraggio della spesa farmaceutica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) parlano chiaro: ogni anno si spende di più.

Farmaci, quanto ci costano? A livello nazionale nel periodo gennaio-ottobre 2024 la spesa farmaceutica complessiva si è attestata a 19.661,7 milioni di euro, con un aumento del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I dati del monitoraggio sulla spesa farmaceutica nazionale in continuo aumento
I dati del monitoraggio della spesa farmaceutica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) parlano chiaro: ogni anno si spende di più. La spesa convenzionata netta a carico del Sistema sanitario nazionale si è attestata a 6.630,1 milioni di euro con un aumento di 212,2 milioni. I consumi, espressi in numero di ricette (480,5 milioni di ricette), segnano un +1,9 % rispetto al 2023; anche l’incidenza del ticket totale mostra un lieve incremento (+2%).
La situazione nel Nordovest
Come si comportano le Regioni del Nordovest? In quanto a spesa netta farmaceutica convenzionata, è la Lombardia a toccare la cifra più alta con 1.201.505.309 euro (sempre gennaio-ottobre 2024) con però un incremento “solo” dello 0,6% mentre la Liguria registra un +3,8% passando da 151.096.113 euro a 156.899.391; il Piemonte arriva a 454.522.399 con quasi 16 milioni di euro in più rispetto al 2023. Incrementi anche nel numero delle ricette con un +3,2% della Lombardia che ne stacca 67.991.423 (con una media di 1,95 confezioni a ricetta), +2,8% la Liguria con 11.858.888 (1,77 confezioni) e +1% del Piemonte che raggiunge 32.803.559 ricette firmate (1,79 confezioni) nel periodo preso in esame. La spesa sanitaria lorda pro capite mensile è di 15 euro in Lombardia, 12,2 euro in Liguria e 11,7 in Piemonte.
Il record lombardo
La Lombardia sfonda il tetto di spesa sanitaria farmaceutica complessiva consentito (pari al 6,8%) di quasi 52 milioni di euro (raggiungendo un 7,08%) mentre Piemonte e Liguria rispettano il tetto attestandosi rispettivamente al 5,61% e al 5,76%.
Il Piemonte spende 544.443.285 euro di farmaci innovativi in classe, la Lombardia 155.436.799 e la Liguria 24.872.540 euro.
La riduzione della spesa
La legge di Bilancio 2024 e la successiva determina di Aifa hanno però introdotto diverse modifiche all’assetto della spesa farmaceutica nazionale, in particolare ha previsto l’aggiornamento annuale del prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio, e la riclassificazione, dalla diretta alla convenzionata, delle gliptine, farmaci antidiabetici di largo utilizzo. Come ha spiegato, in audizione a Roma a un anno dalla riforma, Pierluigi Russo, direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco: l’analisi dei dati di spesa per il periodo maggio-novembre 2024, confrontati con lo stesso periodo del 2023, ha mostrato una riduzione della spesa totale del 13,3%, pari a circa 9,7 milioni di euro. I farmaci inseriti nella determina sono passati dal canale degli acquisti diretti a quello della convenzionata e secondo le proiezioni, la spesa farmaceutica convenzionata dovrebbe chiudere l’anno con un avanzo di 662 milioni di euro rispetto al tetto stabilito.
«Certamente il fatto di aver riclassificato farmaci, da un contenitore già molto sotto pressione a un altro, ci deve dire che sicuramente da un lato possiamo alleggerire quello che è il peso, la pressione del payback farmaceutico (in caso di superamento del tetto della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera a livello nazionale, le aziende farmaceutiche devono ripianare il 50% dell'eccedenza tramite versamenti alle Regioni: ndr), dall’altro però ci sono nuove criticità che dobbiamo tutti insieme affrontare, a esempio l’impatto sulle Regioni ha commentato il presidente Aifa, Robert Nisticò.