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Sostenibilità ambientale delle Pmi, Nordovest promosso

Delle 66mila imprese manifatturiere con almeno 10 addetti, 39mila (59,0%) dichiarano di avere realizzato nel 2021-2022 almeno un’azione volta a migliorare la sostenibilità ambientale della propria attività.

Sostenibilità ambientale delle Pmi, Nordovest promosso
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I territori del Nordovest sono stati promossi da un'indagine dell'Istat che ha analizzato le azioni delle Pmi per migliorare la sostenibilità ambientale delle loro attività.

Sostenibilità ambientale delle Pmi, Nordovest promosso

Un quadro informativo sugli investimenti e sulle azioni concretamente adottate dalle imprese manifatturiere, con particolare riguardo alle Piccole medie imprese (Pmi), per migliorare la sostenibilità ambientale delle attività, approfondendo anche i rapporti tra performance economica e adozione di misure di sostenibilità ambientale: è questa la statistica Focus di Istat pubblicata a inizio maggio e il Nordovest «si comporta bene». Delle 66mila imprese manifatturiere con almeno 10 addetti, 39mila (59,0%) dichiarano di avere realizzato nel 2021-2022 almeno un’azione volta a migliorare la sostenibilità ambientale della propria attività. Tali imprese impiegano circa 2,2 milioni di addetti (75,4%) e producono 217 miliardi di valore aggiunto (81,6%) pari al 70,9% del valore aggiunto della manifattura e al 21,7% del totale dell’economia italiana.

L'influenza delle dimensioni aziendali

La dimensione aziendale influenza la propensione alla sostenibilità, che rimane tuttavia rilevante anche nelle piccole imprese: la quota delle imprese che realizzano almeno un’azione è pari al 55,4% tra le piccole imprese (10-49 addetti), sale al 75,3% tra le aziende di medie dimensioni (50-249 addetti) e raggiunge il 90,2% tra le grandi (250 addetti e oltre). Tale risultato trova riscontro anche a livello territoriale. In particolare sono le grandi imprese del Nordest a rilevare la quota più ampia (91,5%), seguite da quelle del Centro (90,5%), del Nordovest (89,6%) e del Mezzogiorno (86,8%). Tra le piccole e medie imprese, è sempre il Nordovest a registrare la quota più elevata (pari, rispettivamente, al 59,1% e 77,0%) seguita in questo caso dal Nordest (56,2% e 76,6%); più distanti le piccole e medie imprese del Centro (52,2% e 72,9%) e del Mezzogiorno (50,4% e 68,6%). Le differenze territoriali nella propensione alla sostenibilità risultano, anche a parità di dimensione d’impresa, abbastanza contenute.

Le grandi imprese hanno un raggio d'azione più ampio

La dimensione aziendale e (in seconda battuta) l’appartenenza territoriale caratterizzano il numero e la tipologia di azioni realizzate. Le grandi imprese mostrano un raggio di azione più ampio rispetto alle medie e alle piccole, presentando un numero medio pari a cinque azioni per impresa rispetto alle due o tre azioni degli altri segmenti; la quota di quelle che hanno realizzato più di cinque azioni inoltre è pari rispettivamente al 52,1% tra le grandi, al 25,0% tra le medie e al 10,4% tra le piccole. A livello territoriale, Nordovest, Nordest e Mezzogiorno registrano in media tre azioni per impresa mentre al Centro il valore scende a due. Quelle che riescono a svolgere più di cinque azioni rappresentano il 15,9% nel Nordovest, il 14,4% nel Mezzogiorno, il 13,7% nel Centro e il 13,2% nel Nordest.

Monitoraggio inquinamento ed efficienza energetica i 2 obiettivi principali

In tutte le classi di addetti e ripartizioni territoriali i primi due interventi più diffusi restano comunque il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e la predisposizione di piani per il miglioramento dell’efficienza energetica. Il Nordovest presenta una quota particolarmente elevata di imprese in cui è stato predisposto un piano per l’efficientamento energetico (47,6%) e anche in altri interventi manifesta un’attenzione leggermente superiore rispetto al Nordest. Al contrario, territoriale, nel Mezzogiorno (47,6%) e nel Centro (46,0%) si riprova la maggiore attenzione nei confronti del tema delle fonti energetiche rinnovabili (38,8% nel Nordovest e 41% nel Nordest). Considerando, invece, i singoli settori manifatturieri (divisione di attività economica), Farmaceutica, Chimica e articoli in Gomma e plastica registrano l’incidenza più alta di imprese che hanno realizzato almeno un’azione volta a migliorare l’impatto ambientale, (72,6%, 76,0% e 73,8%), e almeno un investimento per la gestione efficiente e sostenibile dell’energia e dei trasporti, pari al 61,5%, 53,8% e 52,5%, distanziandosi da tutti gli altri settori manifatturieri.

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