Quello dei pagamenti con carta è un vero e proprio record nel Nordovest, soprattutto in Lombardia, anche se l’uso del contante è ancora maggioritario.
Pagamenti con carta e uso del contante: quali sono i rapporti di forza?
L’uso di contanti per i pagamenti in Italia è più alto che nella media europea, ma è nel Nordovest (e soprattutto in Lombardia) che c’è il dato più alto per quanto riguarda i pagamenti con carta. Nello specifico lo studio della Banca d’Italia sull’eurozona, condotto su un campione di 4.088 persone, scelto per rappresentare il più fedelmente possibile la popolazione italiana, ha dimostrato come, nel 2024, nel nostro Paese siano il 61% del totale delle transazioni in un negozio fisico (indicato come POS, point of sale, nella ricerca) quelle effettuate con soldi cash.
La situazione nel Nordovest
La ricerca della Banca d’Italia riporta come nei territori del Nordovest il quadro sia – seppur di poco – più vicino alla media europa che nel resto del Paese. Se infatti la quota di transazioni in contanti occupa ancora la maggior parte delle risposte date nei questionari (59,7% per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, 56,6% per la Lombardia), il dato che riguarda le transazioni con carta (credito, debito o ricaricabile) è più elevato che altrove (32,7% in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, 35,6% in Lombardia). Le quote residuali sono occupate dai pagamenti con i wallet sul telefonino, o i pagamenti online o ancora da app. Per quanto riguarda il valore delle transazioni la situazione cambia leggermente, ma non nei rapporti di forza: in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta il contante occupa il 53% del totale e i pagamenti tramite carta il 38,3%. In Lombardia rimane il record nazionale per pagamenti con carta, che si attesta anche con questi parametri di ricerca, raggiungendo quota 43,7% (mentre l’uso di contante riguarda il 47,1% del valore delle transazioni).
L’uso del contante è in diminuzione
Il dato comunque è in diminuzione: nel 2022 le transazioni in contanti erano il 69%, mentre nel 2019 erano addirittura l’82%. Secondo la più classica delle domande che si sentono in cassa, contanti o carta, il secondo metodo di pagamento più utilizzato è appunto quello della carta (bancomat, credito, debito o prepagata), che nel 2024 occupa il 32% del totale delle operazioni (26% nel 2022 e 16% nel 2019), e in ultima posizione troviamo i pagamenti tramite app mobile sullo smartphone, ma il dato è davvero residuale (occupando la parte restante). In termini di valore totale delle transazioni, la quota di quelle pagate in contanti scende al 49%, segno che il denaro fisico prevale negli acquisti di poco conto, sotto i 50 euro. La quota cash sale quanto più è bassa la cifra da pagare: infatti per le transazioni fino a 30 euro chi sceglie il contante è stato il 64% del campione analizzato. Per i pagamenti tra i 50 e i 100 euro la quota scende sensibilmente, arrivando al 44% delle transazioni. Dall’altro lato della cassa, si registra come l’accettazione di forme di pagamento che non siano cash negli ultimi anni è aumentata: nel 2022 erano l’80% degli esercenti italiani, mentre nel 2024 la quota è salita all’87%.