L'indagine

Secondo Confindustria Genova il clima nelle imprese manifatturieri liguri è di fiducia

Entrando nel dettaglio, tra le aziende di Confindustria intervistate, solo il 6,4% è pessimista sul futuro andamento della produzione (era il15,6% tre mesi prima), mentre quelle ottimiste arrivano al 32,7% contro il precedente 21,3%: il saldo ottimisti/pessimisti sale decisamente a +26,4 da +5,7 punti percentuali.

Secondo Confindustria Genova il clima nelle imprese manifatturieri liguri è di fiducia
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Un sondaggio di Confindustria Genova ha portato alla luce un certo ottimismo tra le imprese del settore manifatturiero ligure.

Confindustria Genova ha fatto un sondaggio tra le imprese del manifatturiero scoprendo un clima di fiducia

Come andrà il secondo trimestre dell’anno per l’economia ligure? Potrebbe andar meglio, ma non manca l’ottimismo. Questa è la sintesi delle risposte ottenute tra gli imprenditori di Confindustria Genova. Perché se a livello nazionale nel 2025 si prevede un incremento annuo del Pil dello 0,6% in leggero ribasso rispetto all’anno precedente (+0,7%), in Liguria sembra evidenziarsi un clima di fiducia tra le imprese dei settori manifatturieri. Certo la rilevazione effettuata da Confindustria Genova risale al mese di marzo, quando Trump non aveva ancora vagheggiato sui dazi, ma l’impronta ottimista è evidente con attese positive sulla produzione e sugli ordini e una discreta fiducia sull’occupazione.

Le stime

Entrando nel dettaglio, tra le aziende di Confindustria intervistate, solo il 6,4% è pessimista sul futuro andamento della produzione (era il15,6% tre mesi prima), mentre quelle ottimiste arrivano al 32,7% contro il precedente 21,3%: il saldo ottimisti/pessimisti sale decisamente a +26,4 da +5,7 punti percentuali. Si può affermare altrettanto in merito al fatturato e agli ordinativi, anche se in questi casi la crescita degli imprenditori positivi è più contenuta: sul fatturato, la differenza tra il numero di ottimisti e pessimisti si attesta a +28,2 dal +21,4 del trimestre precedente, mentre sugli ordinativi il saldo totale si attesta dunque a +20, in miglioramento rispetto al precedente +11,5. Torna a crescere, dopo il calo dei mesi scorsi, l’indicatore dell’export: le aziende ottimiste sono ora il 21,1% del campione, mentre quelle che prevedono una contrazione delle vendite all’estero passa dal 15,5% all’11,1%.

Cresce l'occupazione e calano gli imprenditori pessimisti

Ritorna sui livelli 2024 l’indicatore riferito all’occupazione, passando da +13,9 a +20,9. Le ottimiste crescono di 3,6 punti percentuali, al 23,6% del campione; scende allo stesso tempo il numero di imprenditori pessimisti (al 2,7% dal precedente 6,6%). Queste previsioni determinano anche intenzioni di investimento da parte delle aziende liguri. Cresce, infatti, sia la percentuale di aziende che ha dichiarato che effettuerà interventi di sostituzione della capacità produttiva (dal 34,4% al 42,7%), sia il numero di aziende che ha in programma investimenti di ampliamento della capacità produttiva (dal 23,8% al 28,2%).

Settori e territori

Non ci si nasconde, però, che questo sentiment non è uguale per tutti i settori: se tra le industrie alimentari, nella cantieristica navale e nell’edilizia continua ad essere improntato all’ottimismo, non altrettanto si può dire per il settore metalmeccanico dove diverse imprese fanno fatica a mantenere il passo e alcune stimano anche un peggioramento nei prossimi mesi.
A livello territoriale, invece, si rileva che il clima di fiducia è ben distribuito. A livello produttivo i più ottimisti sono gli imprenditori di Imperia: il 37,5% si aspetta una crescita. E uno quattro prevede anche un incremento degli ordini. Le aziende operanti nella Città Metropolitana di Genova, invece, si distinguono sia perché il 30% di loro stima un incremento di fatturato, ma anche perché il 26,7% è convinto che ci sarà una crescita dell’occupazione. Significativa è anche la previsione di crescita dell’export delle impresee savonesi.