Sciare al top senza farsi spennare: la classifica delle mete più richieste
La classifica secondo la ricerca della piattaforma Preply.
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Uno studio sulle mete più richieste tra le località montane dove poter sciare al top senza farsi spennare.
Sciare al top senza farsi spennare: la classifica delle mete più richieste
Inverno tempo di montagna e di neve, anche in occasione di San Valentino. La piattaforma Preply ha realizzato uno studio analizzando le località sciistiche italiane più popolari in Italia e il costo degli skipass giornalieri. Se il Trentino conferma il suo primato con due località sul podio e nove in classifica (Madonna di Campiglio è la destinazione più popolare con 8.300 ricerche mensili e al terzo posto c’è Andalo con 4.200 ricerche), anche la Lombardia presenta un interessante numero di popolari impianti sciistici, ben 6, come Livigno (2.700 ricerche), Bormio (1.700) e Ponte di Legno (1.500).
Quali sono gli impianti più convenienti?
Ma quali sono gli impianti più convenienti? E le stazioni sciistiche più economiche? I Piani di Bobbio, in Lombardia, guidano la classifica delle località più economiche con un prezzo giornaliero di soli 43 euro. A seguire Bardonecchia con un costo di 48 euro, in Piemonte. A poca distanza Roccaraso (Abruzzo) con prezzi da 52 euro al giorno e Bormio con 53 euro. Per quanto riguarda gli impianti più costosi, nessuno in Lombardia o Piemonte.
Per chi sceglie la Lombardia ecco alcune curiosità per decidere la meta preferita.
La località completa
Livigno ha 44 impianti, 78 piste per 115 chilometri e 40 chilometri dedicati al fondo. vi è anche la possibilità di praticare il biathlon: lo sci di fondo e il tiro a segno con la carabina. Ogni anno a dicembre Livigno ospita La Sgambeda, granfondo di sci nordico in tecnica classica, inserita nel circuito Visma Ski Classics. La località è anche porto franco e quindi gettonata per lo shopping. Skipass giornaliero massimo 66,50 euro.
La più varia
Il comprensorio Pontedilegno Tonale offre 42 piste da sci e 8 impianti, alcune disegnate all'interno del bosco (Ponte di Legno e Temù), altre in campo aperto (Passo Tonale), altre ancora nello scenario del ghiacciaio Presena. Per lo sci alpinismo ogni anno si svolge la gara Lunarally, al chiaro di luna al Passo del Tonale. Skipass giornaliero massimo 62 euro.
Anche le terme
A Bormio, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, ci sono 14 piste per un totale di 50 chilometri e 15 impianti di risalita, skipass giornaliero massimo 59 euro; un unico skipass è valido per i tre comprensori vicini di Bormio, di Santa Caterina e di Oga San Colombano, collegati da uno skibus gratuito anche di notte. Per il fondo si hanno a disposizione 30 chilometri. Con Bormio Pass si ha un’unica tessera per sciare sulle piste e rilassarsi nei centri termali.
L’area più raggiungibile
17 piste per 35 km (a cui si aggiungono i 7 chilometri per i fondisti), 12 impianti per un giornaliero di massimo 45 euro: Piani di Bobbio - Valtorta è un comprensorio collocato tra la provincia di Lecco e quella di Bergamo, particolarmente vicino a Milano. Adatto alle famiglie e ai principianti ha anche discese in grado di soddisfare sciatori esperti. Per lo snowboard c'è il Bobbio Park all'arrivo della prima seggiovia, si sviluppa su un'area di 1500 mq, suddivisa in 5 piani ognuno con 3 strutture diverse e con un quarter conclusivo sia per principianti sia per i più esperti.
Valtellina e Val Camonica
Aprica è una delle più famose località sciistiche lombarde, grazie ai suoi 50 km di piste servite da 22 impianti. Si può sciare da 2.300 metri fino ai 1.100 del paese. Giornaliero da 49 a 54 euro. Ci sono anche 17 km di piste per lo sci nordico, in Pian di Gembro, Trivigno e Magnolta e parecchie gite di scialpinismo nei monti sovrastanti, Padrio, Zappello dell'Asino o nelle Orobie. Al Baradello la pista Super Panoramica è illuminata per lo sci notturno, con una lunghezza di oltre 5 km è il tracciato illuminato più lungo d' Europa.
In Liguria
Il comprensorio di Monesi di Triora ha 9 km di piste arrivando a 2.164 metri.
In Piemonte
Dove sciare dunque in Piemonte? C’è l’imbarazzo della scelta. Basti pensare a San Domenico di Varzo in fase di espansione, Alagna approdo piemontese al comprensorio per i resto su territorio valdostano del Monterosa Ski, la Vialattea che comprende Sestriere, più a sud Bardonecchia, il Mondolè ski con Prato Nevoso e Artesina e Limone Piemonte invece a sud, in provincia di Cuneo sulle Alpi Marittime. Ecco qualche curiosità per scegliere.
L’area più grande
Ha 400 chilometri di piste e il punto più alto si trova a 2.789 metri. La Vialattea è il comprensorio che copre le località di Cesana Torinese-Sansicario (6 impianti e 25 piste), Sestriere (che è anche il comune più alto di Italia con i suoi 2034 metri e ha 13 impianti e 56 piste), Sauze d’Oulx (9 impienti e 42 piste), Claviere (6 impianti e 46 piste) e la francese Montgenevre (21 impianti e 43 piste) è il più esteso del Piemonte e uno dei più grandi dell’intero arco alpino. Negli anni ’30 Giovanni Agnelli fece costruire due alberghi (le note torri) e i primi tre impianti di risalita, costruendo da zero una stazione. Qui tante tappe di Coppa del mondo, i Mondiali di sci alpino del 1997, le Olimpiadi invernali del 2006.
Il prezzo dello skipass giornaliero intero è di 56 euro.
Il più economico
Mondolé ski unisce le ski area di Frabosa Soprana, Prato Nevoso e Artesina; in provincia di Cuneo, a un’ora di auto da Savona e 2 ore da Genova. Con 45 euro (nei festivi, 37 in settimana) di skipass giornaliero di comprensorio si può spaziare su oltre 130 chilometri di piste da discesa e una di sci di fondo per sciatori di ogni livello.
La quota più elevata
Alagna Valsesia (9 piste e 7 impianti) con i 3.275 metri di Punta Indren, raggiungibili in funivia e senza piste battute, è la patria dello sci fuoripista. La seggiovia quadriposto Cimalegna Salati, arriva fino a 3.030 metri di quota partendo da 2.650 metri d'altitudine e rende sfruttabili due piste blu. piccoli villaggi, le case Walser e gli antichi mulini ad acqua. Per il fondo 10 chilometri di pista si snodano lungo la sponda sinistra del Sesia, tra i prati della Balma e i boschi del Gabbio. I piccoli villaggi, le case Walser e gli antichi mulini ad acqua rendono piacevole anche il soggiorno.
Skipass (senza Punta Indren) per febbraio tra i 54 e i 67 euro.
Facile da raggiungere
A Bardonecchia, in val di Susa, si può arrivare in autostrada (50 minuti da Torino, 2,15 ore da Milano) o in treno. Ultimo paese italiano prima del Frejus, offre due diverse skiarea: lo Jafferau con piste a quote più elevate, fino a 2800 metri, e il Melezet più ampio che collega le frazioni di Colomion e Les Arnauds. Il primo impianto è stato costruito nel 1934, oggi ha 23 impianti e 39 piste; 28 sono i km per il fondo e percorsi segnalati per ciaspole. Skipass giornaliero massimo 48 euro.
La moderna
San Domenico di Varzo (7 impianti, 35 chilometri di piste, 1.100 metri di dislivello, skypass giornaliero massimo 45 euro) ha riqualificato i suoi impianti come l'avveniristica seggiovia a sei posti Bondolero con sedili ruotanti, la seggiovia quadriposto coperta Ciamporino Dosso e una telecabina con fermata intermedia che dal paese sale sino all'Alpe Ciamporino con 39 cabine dal design Porsche. A soli 45 minuti dal lago Maggiore, a due ore da Milano.