Politiche sociali

Regione Lombardia approva il piano per la lotta alla povertà da 161 milioni di euro

«Con queste risorse - ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini - vogliamo rafforzare la rete dei servizi locali, potenziare i progetti personalizzati di inclusione, attivare nuovi centri servizi e modelli abitativi innovativi, come l’Housing First, e garantire un supporto costante alle persone in povertà estrema e senza dimora».

Regione Lombardia approva il piano per la lotta alla povertà da 161 milioni di euro

Arrivano in Lombardia oltre 161 milioni di euro del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Lotta alla povertà in Lombardia, approvato un piano da 161 milioni di euro

Queste risorse fanno parte del Piano regionale 2024-2026 per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, uno strumento strategico per rafforzare la rete dei servizi territoriali e migliorare l’inclusione delle persone più fragili, approvato dalla Giunta regionale della Lombardia, in attuazione al Piano nazionale definito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Di questi 161 milioni, 147,1 milioni di euro per la “Quota Servizi”, destinata a tutti gli Ambiti territoriali e 14,5 milioni di euro per la “Quota Povertà Estrema”, riservata a 21 Ambiti individuati in base alla popolazione e ai livelli di marginalità (tra cui Milano, Brescia, Bergamo, Monza, Mantova, Pavia e Varese).

«Con queste risorse – ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini – vogliamo rafforzare la rete dei servizi locali, potenziare i progetti personalizzati di inclusione, attivare nuovi centri servizi e modelli abitativi innovativi, come l’Housing First, e garantire un supporto costante alle persone in povertà estrema e senza dimora».

«Questo Piano – ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi – si inserisce a pieno titolo nel quadro delle politiche di contrasto al fenomeno del “Neet”, giovani che non studiano e non lavorano e, quindi non contribuiscono al bilancio economico delle loro famiglie. Diventa quindi essenziale offrire un aiuto concreto a chi è in difficoltà perché da sempre Regione Lombardia non vuole lasciare indietro nessuno».

Il piano si struttura in 6 linee d’azione principali

Nello specifico, il Piano si concentra su sei linee d’azione principali: aumentare l’accesso all’Assegno di Inclusione, con strategie per raggiungere chi vive in condizione di disagio ma non ne beneficia; rafforzare il Pronto Intervento Sociale, per garantire assistenza continua anche nei giorni festivi e nelle ore notturne; potenziare le équipe multidisciplinari, promuovendo una collaborazione più stretta tra Comuni, Asst e Centri per l’Impiego; integrare le risorse del Fondo Povertà, del Pnrr e del Programma Nazionale Inclusione, per interventi rivolti alle persone in povertà estrema e senza dimora; elaborare linee guida regionali per le dimissioni protette e la presa in carico delle persone senza fissa dimora, attraverso équipe territoriali integrate; coordinare le politiche sociali e sociosanitarie, favorendo progetti di vita personalizzati e percorsi di autonomia per i beneficiari.