L'analisi dell'Istat

Record in Lombardia per la spesa pubblica per i servizi sociali

In testa alla classifica nazionale delle regioni (e pure con un certo distacco dalla seconda posizione, che per la cronaca è occupata dal Lazio con quasi 500 milioni in meno) c’è la Lombardia, con 1,6 miliardi di euro spesi nel solo 2022 per i servizi sociali (163 euro annui di spesa pro capite). Nel dato è compresa anche la quota per la prima infanzia. Il Piemonte ha speso quasi un miliardo in meno rispetto alla Lombardia: 676 milioni di euro (159 euro annui pro capite), e la Liguria si è fermata a 257 milioni di euro (157 euro annui pro capite).

Record in Lombardia per la spesa pubblica per i servizi sociali

Per ogni abitante del Nordovest i comuni spendono in media 162 euro all’anno per gli interventi e i servizi sociali.

Record lombardo di spesa pubblica per i servizi sociali

Lo rivela un’analisi dell’Istat relativa all’anno 2022: i Comuni di Lombardia, Piemonte e Liguria per i servizi sociali in totale hanno speso 2,5 miliardi di euro.  In testa alla classifica nazionale delle regioni (e pure con un certo distacco dalla seconda posizione, che per la cronaca è occupata dal Lazio con quasi 500 milioni in meno) c’è la Lombardia, con 1,6 miliardi di euro spesi nel solo 2022 per i servizi sociali (163 euro annui di spesa pro capite). Nel dato è compresa anche la quota per la prima infanzia. Il Piemonte ha speso quasi un miliardo in meno rispetto alla Lombardia: 676 milioni di euro (159 euro annui pro capite), e la Liguria si è fermata a 257 milioni di euro (157 euro annui pro capite).

Le disparità territoriali

Analizzando meglio i numeri del report e confrontandoli tra loro il primo dato che balza all’occhio è la forbice del dato se preso in una grande città o in una piccola. Sopra i 50mila abitanti infatti, sempre nei territori del Nordovest, la spesa pro capite balza a 224 euro annui. Scende a 156 nei centri tra i 20mila e i 50mila abitanti, 136 tra i 2mila e 20mila, e a 101 euro l’anno nei Comuni fino a 2.000 abitanti. L’altro dato che si fa notare è la differenza tra i comuni nelle aree centrali, dove la spesa pro capite è di 167 euro annui, e le aree interne, dove scende a 120 euro. La media nazionale, se è a 162 euro nel Nordovest, si attesta a 150 euro annui. Levando però dal dato la spesa per i servizi educativi per la prima infanzia le differenze si riducono:

«nelle aree centrali – così nel report dell’Istat – la spesa pro-capite è superiore del 23% a quella delle aree periferiche, divario che sale al 30% se si include anche la spesa per i servizi educativi della prima infanzia, e per i Comuni con più di 50mila abitanti la spesa sociale è superiore del 44% a quella dei Comuni fino a 2mila abitanti, differenza che raggiunge il 69% se comprensiva anche dei servizi educativi per la prima infanzia».

Spese per la disabilità

A livello nazionale la spesa sociale dei Comuni per interventi e azioni nell’area della disabilità nel 2022 è aumentata del 10,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 2,4 miliardi di euro. Rispetto a 10 anni prima l’aumento è stato del 44%. Rispetto al 2012 nel Nordovest l’aumento è stato del 43,8%, gli aumenti più significativi si sono registrati nelle regioni del Sud Italia (nel decennio è stato dell’82,5%). Nelle aree interne la spesa per i servizi destinati alle persone con disabilità è in media il 24% in meno rispetto alle aree centrali (1.782 euro pro-capite contro 2.350 euro), nel Nordovest il dato scende al 18,4%.

Il caso dell’assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari in Piemonte

Sebbene sia la Lombardia ad avere la spesa decisamente più alta dello Stivale, nella classifica delle regioni per il totale degli investimenti nel settore dei servizi sociali e alla prima infanzia, in un caso la situazione si ribalta decisamente a favore del Piemonte. E’ quello che riguarda il caso del servizio dell’assistenza domiciliare integrata per le persone con disabilità. La regione subalpina ha infatti una quota di copertura del servizio del 78%, a fronte della sostanziale inesistenza nelle altre regioni del Nordovest: in Lombardia si ferma al 4,4%, mentre in Liguria è al 9%. Ciò significa che in Piemonte nel 2022 sono state raggiunte dal servizio 2.009 persone, con una spesa di oltre 5 milioni e mezzo di euro, mentre le persone raggiunte in Lombardia sono state solamente 66, con 120mila euro di spesa, e 26 in Liguria con 55mila euro di spesa.