Prospettive green per l'Automotive, Guidesi a Strasburgo: "L'Europa cambi rotta"
Guidesi ha portato sui tavoli di confronto dell'Ue la Dichiarazione di Monza e il Manifesto dei carburanti rinnovabili.

Continua senza sosta l’impegno dell’assessore regionale allo sviluppo economico della Lombardia, Guido Guidesi, per convincere i vertici europei a cambiare rotta nelle prospettive green per il settore dell’Automotive.
L'appello a Strasburgo dell'assessore Guidesi sulle prospettive green per il settore Automotive
Nel dettaglio, l’assessore lombardo ha passato due giorni a Strasburgo in una serie di incontri istituzionali, tra cui una plenaria dell’alleanza delle Regioni europee che presiede, nel corso della quale ha ribadito alle Regioni europee la «necessità di apportare correttivi rispetto alle attuali direttive della Commissione europea così da evitare quello che potrebbe essere ricordato come il suicidio economico più importante della storia». Già oggi il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo: nel continente sono a rischio 500.000 posti di lavoro. In Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20%, con punte del 30% per i componentisti, rispetto al 2019, parlando di un settore che solo in Lombardia vale oltre 30.000 aziende e 100.000 lavoratori, con un fatturato complessivo di 40 miliardi di euro.
La Dichiarazione di Monza e il Manifesto dei carburanti rinnovabili
Sui tavoli l’amministratore ha portato due importanti documenti programmatici, ossia la Dichiarazione di Monza e il Manifesto dei carburanti rinnovabili. Il primo documento, stilato nel corso di un’assemblea svoltasi nel centro lombardo nel novembre del 2024, è una carta firmata dalle 40 regioni con tessuti produttivi del settore automobilistico appartenenti all’Alleanza dell’Automotive, fondata nel 2022 con l’obiettivo di ottenere una transizione giusta verso la sostenibilità del settore, promuovendo la neutralità tecnologica. Il secondo documento sottoposto al commissario europeo dei trasporti Apostolos Tzitzikostas dall’assessore lombardo è il manifesto dei carburanti rinnovabili, ed è stato sottoscritto dai principali stakeholder e associazioni di categoria a livello nazionale a per valorizzare una pluralità di trazioni a basse emissioni, oltre all’elettrico.
«Come “Sistema Lombardo” – ha spiegato Guidesi a margine degli incontri – in questi quattro anni crediamo di aver messo in campo tutto quello che potevamo. Siamo stati i primi a lanciare un grido di allarme nel silenzio più assordante, abbiamo predisposto documenti scientifici grazie al supporto del Cluster della Mobilità Lombarda e delle Università, abbiamo creato alleanze con le Regioni europee. Adesso tocca all’Europa dare risposte concrete e apportare cambiamenti radicali per salvare un settore strategico per la manifattura europea. Noi continueremo a lottare per salvare aziende e posti di lavoro. Per noi i principi della neutralità tecnologica e della pluralità di trazione non cambiano e ci aspettiamo che anche la Commissione li faccia propri». «Oggi – ha detto ancora Guidesi – registriamo positivamente l’unità delle Regioni sul principio della neutralità tecnologica. Abbiamo inoltre chiesto congiuntamente il massimo coinvolgimento delle regioni per il nuovo piano d’azione europeo per l’automotive, ribadendo altresì una forte preoccupazione per la situazione del settore a livello europeo; una situazione che richiede cambiamenti immediati».
L'incontro con Franck Leroy
Guidesi ha poi incontrato il presidente della regione francese Grand-Est, Franck Leroy: un momento di confronto utile per accordarsi su strategie comuni da attuare in tema di sostegno alla siderurgia, un comparto fondamentale sia per la Lombardia sia per il territorio transalpino. «É stato definito un programma congiunto da mettere in campo nei prossimi mesi», ha commentato Guidesi.
L'emergenza riguarda anche il settore siderurgico
Per la tutela del settore siderurgico, altro ambito che è maggiormente interessato dalle politiche del green deal europeo e da quella che viene definita come una serie di norme che altro non fanno che appesantire il tutto, ci sono stati altri incontri la primavera appena passata: l’assessore e una delegazione del settore di Confindustria Brescia hanno incontrato a Bruxelles i rappresentanti della direzione generale dell’Ue per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le Pmi, con l’obiettivo di portare le proprie istanze a sostegno di un comparto strategico in sofferenza proprio a causa dell’iper-regolamentazione europea.