Economia

Per produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori 400 nuove assunzioni

«Abbiamo sottolineato l’esigenza che le strategie industriali vengano condivise con il territorio e con le istituzioni locali. Questo metodo di concertazione è nell’interesse di tutti, anche dell’azienda - ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - Serve però un’operazione forte di sostegno alla manifattura e all’industria, capace di rafforzare anche la competitività del Paese a partire dal sostegno alla formazione, all’innovazione tecnologica delle imprese e ai costi dell’energia».

Per produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori 400 nuove assunzioni

Mirafiori: 400 nuove assunzioni per la produzione della nuova 500 ibrida.

Per produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori 400 nuove assunzioni

«Il rapporto di dialogo che abbiamo instaurato con il Governo e con Stellantis inizia a produrre frutti concreti per il Piemonte: dopo aver ottenuto l’Hub dei riciclo e la nuova linea dei cambi, l’avvio il 25 novembre della produzione del secondo modello, che abbiamo fortemente voluto e che rappresenta un passaggio decisivo per la piena ripresa di Mirafiori, e le 400 nuove assunzioni sono la risposta che attendevamo e per cui abbiamo lavorato in questi mesi» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha partecipato all’incontro con il CEO Stellantis, Antonio Filosa, con gli assessori Elena Chiorino e Andrea Tronzano.

«Nell’incontro abbiamo rimarcato la necessità di un’azione di tutela forte di tutta la filiera dei fornitori piemontesi, sia per le auto prodotte in Piemonte sia per quelle che si realizzano negli altri stabilimenti nazionali, del settore privato e commerciale. Abbiamo ribadito il valore e la centralità della nostra filiera del design, dell’ingegneria e della ricerca tecnologica che restano il cuore del gruppo. Per quanto concerne il rapporto con l’Europa, la Regione ha comunicato all’azienda la propria convinta disponibilità a continuare, insieme al Governo italiano, nella sua azione di netta contrarietà a qualsiasi approccio ideologico per superare la scadenza del 2035, con un atteggiamento segnato dal buon senso e aprendo ad una neutralità tecnologica che guardi a tutte le forme di energia alternativa – e non solo all’elettrico – e a una sostenibilità che sia insieme ambientale, sociale ed economica».

Aggiornati anche i contenuti del deal sottoscritto nell’autunno del 2022, in particolare per quanto concerne i costi energetici, attraverso le fonti regionali legate all’idroelettrico. E’ stata inoltre confermata la centralità di Torino e del Piemonte, anche grazie al quartiere generale e alla presenza stabile del nuovo responsabile Europa, Emanuele Cappellano.

«Abbiamo sottolineato l’esigenza che le strategie industriali vengano condivise con il territorio e con le istituzioni locali. Questo metodo di concertazione è nell’interesse di tutti, anche dell’azienda – ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – Serve però un’operazione forte di sostegno alla manifattura e all’industria, capace di rafforzare anche la competitività del Paese a partire dal sostegno alla formazione, all’innovazione tecnologica delle imprese e ai costi dell’energia».