Quella del Pnrr è una vera e propria iniezione di denaro nei conti e nelle casse di tutto il sistema Paese: non tutti sanno infatti che serve anche a finanziare le borse di studio per gli studenti universitari. Per l’anno accademico 2024/2025 sono stati previsti ben 222 interventi per un totale di 288 milioni di euro. Di questa mole di denaro, nei territori del Nordovest è stata destinata una buona quota, in totale quasi 47 milioni di euro: in Lombardia l’ammontare si è attestato a 23.878.573,88 euro, in Piemonte 19.272.851,26 euro e in Liguria 3.725.611,55 euro. La Valle d’Aosta è il fanalino di coda con 134.038 euro.
Lo studio di Cittadinanza Attiva sui fondi Pnrr per le scuole del Nordovest
Secondo il rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanza attiva, il fondo integrativo statale è stato incrementato nell’anno accademico 2024/2025 di 500 milioni di euro, complementari ai fondi Pnrr. Sempre secondo l’osservatorio di Cittadinanza attiva la platea di studenti interessati dall’erogazione delle borse di studio è aumentata dai 300mila del 2023 ai 336mila della fine del 2024. Altri fondi per le scuole sono quelli che lo Stato sceglie di destinare al comparto tra quanto versato dai cittadini in sede di dichiarazione dei redditi con l’8 per mille allo Stato. In totale sull’anno di imposta 2024, la somma dell’8 per mille destinata alla collettività è stata di 202 milioni di euro. La quota che il Consiglio dei ministri del 30 luglio 2025 ha scelto di destinare all’edilizia scolastica 59,1 milioni di euro (il resto della somma è distribuito per far fronte alle calamità naturali, per la conservazione dei beni culturali o per assistere i rifugiati e i minori stranieri non accompagnati).
I progetti destinatari dei fondi nell’anno scorso hanno riguardato 20 scuole del Nord Italia, 19 del Centro e delle Isole, 18 del Sud. Delle 20 strutture del Nord, quelle del Nordovest sono state 9, prevalentemente per interventi nelle scuole primarie, dell’infanzia o secondarie di primo grado. Per questo motivo a ricevere i contributi (che al massimo possono essere di 400mila euro) sono i Comuni lombardi di Soresina, Bovezzo, Iseo (400mila euro), Romanengo (350mila euro), Lissone (290mila euro) e Paderno Ponchielli (275mila euro). In Piemonte i Comuni beneficiari sono stati quello di Settimo Torinese (400mila euro), Valmacca (70mila euro) e Isola d’Asti (20mila euro).
Le nuove scuole e l’efficientamento energetico
Nel marzo di quest’anno con i dati riportati sulla piattaforma Italia Domani l’osservatorio di Cittadinanzattiva sulla scuola ha contato un totale di 207 interventi scolastici approvati, per un totale di 1,149 miliardi di euro (dei quali disponibili sono 1,006). «Gli interventi previsti riguardano scuole dei diversi ordini e grado che saranno realizzati sia nelle grandi città che nei piccoli Comuni, con l’obiettivo di dotare tutte le Regioni, sulla base dei progetti presentati, di una nuova architettura scolastica che sia, poi, di ispirazione per tutte le nuove costruzioni successive». Nei territori del Nordovest gli interventi riguardano i Comuni di Bergamo, Bovisio-Masciago, Brescia, Fino Mornasco, Gallarate, Milano, Parabiago, Rho, Somma Lombardo, Telgate, Vedano al Lambro, oltre all’Amministrazione provinciale di Lodi e la Città metropolitana di Milano per la Lombardia. I Comuni di Beinasco, Cuneo, Dronero, Gravellona Toce, Novara, Torino, Vinovo, l’Amministrazione provinciale di Cuneo e la Città metropolitana di Torino per il Piemonte. E i Comuni di Spotorno, La Spezia e Vado Ligure per la Liguria. La regione italiana con il più alto numero di interventi è la Campania, dove sono 32. In totale, delle 207 opere finanziate, 197 sono in fase di esecuzione, 12 in fase di collaudo e 1 in stipula di contratto. 126 sono le scuole che dovranno essere demolite e ricostruite, 78 quelle realizzate ex novo e 3 le scuole inserite in una categoria mista.
Le palestre scolastiche, il caso
Un aspetto messo in evidenza dal rapporto di Cittadinanzattiva è quello relativo alle palestre scolastiche. A livello nazionale infatti le scuole dotate di questa infrastruttura sono solamente il 38,2%. E nella media totale, le differenze regionali incidono non poco. Le regioni con il più basso numero di scuole con palestra sono infatti la Calabria (22%), l’Umbria (23%), la Sicilia (27%), la Campania e l’Abruzzo (31% e 32%). Le percentuali più elevate si trovano invece in Liguria (53%), Puglia e Lombardia (49%), Toscana, Veneto e Valle d’Aosta (45%). In totale gli interventi finanziati con il Pnrr per le palestre in graduatoria definitiva sulla piattaforma Italia Domani sono 412, per un totale di 313 milioni di euro. In Lombardia sono 35, 14 in Piemonte e solamente 5 in Liguria.
Le conclusioni dell’osservatorio
Il rapporto di Cittadinanzattiva tra le varie conclusioni solleva anche delle proposte per migliorare la situazione. Tra queste risulta particolarmente importante quella sulla riconvocazione dell’osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica: «L’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia Scolastica, al quale sono attribuiti “compiti di indirizzo, programmazione e diffusione della cultura della sicurezza, con la partecipazione delle organizzazioni civiche”, non viene convocato da ormai due anni e mezzo, nonostante le rassicurazioni fornite quasi un anno fa dallo stesso Ministero nel corso di un question time al Senato. Chiediamo dunque al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’immediata ripresa degli incontri periodici di questo organismo affinché possa esercitare pienamente tutte le sue funzioni istituzionali in relazione alla fase conclusiva del PNRR, alla programmazione triennale ordinaria degli interventi, ai programmi volti alla diffusione della cultura della sicurezza».