Il caso

Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, le perplessità delle associazioni sul cronoprogramma dei cantieri

Al 31 dicembre 2024 era solo una l’opera già conclusa, 9 le opere per cui i cantieri erano all’opera, 2 quelle i cui lavori erano in gara per essere assegnate agli operatori economici che le realizzeranno e 17 erano ancora in fase di progettazione.

Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, le perplessità delle associazioni sul cronoprogramma dei cantieri
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A che punto sono i lavori per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026? Se stiamo a quanto afferma la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 (Simico), che gestisce la realizzazione di 94 opere (44 sportive, 50 di trasporto) per un investimento complessivo di 3,4 miliardi di euro, i lavori procedono in linea con il cronoprogramma previsto. E quelli che non saranno pronti per il febbraio 2026 era già programmato che venissero conclusi successivamente.

La campagna di monitoraggio Open Olympics 2026

Non sono dello stesso avviso le 20 associazioni promotrici della campagna internazionale di monitoraggio Open Olympics 2026, per la trasparenza dei Giochi invernali, che hanno presentato il secondo report di monitoraggio civico che analizza i dati disponibili sul portale “Open Milano Cortina 2026”, con aggiornamento dei dati al 31 dicembre 2024, a poco più di un anno dalla partenza delle Olimpiadi. Tra queste ci sono il Club Alpino Italiano, associazioni ambientali come Legambiente, WWF Italia, Italia Nostra e che lottano contro la mafia come Libera. Quantomeno avanzano dei dubbi sulla riuscita del completamento delle opere necessarie entro l’inizio della manifestazione. E i numeri che snocciolano, effettivamente, qualche timore lo suscitano. A loro cosa risulterebbe?

Che «al momento sono concluse 6 opere su 94 totali - si legge nel report - Di queste 94, ancora per 59 risulta che la fine lavori è prevista entro il 4 febbraio 2026: attualmente siamo quindi a circa il 10% di completamento delle opere che si prevede di ultimare entro la data d'inizio degli eventi». Per di più, il 50% delle opere sarebbe ancora in una fase precedente alla “posa del primo mattone” (risultati in progettazione o in gara).

I temi della tutela del lavoro e dell'impatto ambientale

Diverse le critiche mosse dalle 20 associazioni: in particolare non nascondono le loro perplessità sotto l’aspetto della tutela del lavoro, sull’effettivo impatto ambientale delle opere («nel 60% dei casi, si è agito senza prevedere, in fase iniziale, una valutazione d’impatto ambientale perché non necessaria o valutata come tale, in coerenza con le norme») e sui finanziamenti.
Globalmente sono previsti investimenti per circa 3,4 miliardi: i più consistenti interessano Lombardia e Veneto, con oltre 1,3 miliardi di euro in ciascuna regione, seppure sia il Trentino a ospitare il maggior numero di opere, circa un terzo del totale (30).

La situazione in Lombardia

Nel territorio della regione Lombardia verranno realizzate 29 opere legate alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, per un valore economico totale di poco inferiore a 1,4 miliardi di euro.

«6 opere sono propedeutiche allo svolgimento dell’evento olimpico e paralimpico – spiega il report - mentre per le restanti 23 si tratta di opere legate alla legacy dell’evento, cioè di lascito di lungo periodo al territorio. Queste comprendono interventi infrastrutturali di vario tipo, per circa la metà si tratta di lavori stradali o ferroviari (13 di 23 opere legacy). Le opere di legacy categorizzate come stradali/ferroviarie riguardano in misura prevalente interventi di tipo stradale (10 opere) rispetto a quelle di supporto al trasporto pubblico (3 opere)».

L’ammontare della spesa destinata alle opere propedeutiche all’evento olimpico, spiega il report, è di quasi 80 milioni di euro (6% della spesa totale per la Lombardia), mentre la spesa destinata alle opere di legacy è di oltre 1 miliardo di euro (84% della spesa totale per la Lombardia).

La situazione al 31 dicembre 2024

Al 31 dicembre 2024 era solo una l’opera già conclusa, 9 le opere per cui i cantieri erano all’opera, 2 quelle i cui lavori erano in gara per essere assegnate agli operatori economici che le realizzeranno e 17 erano ancora in fase di progettazione. Per il 55% delle opere la fine dei lavori è prevista entro il 4 febbraio 2026, giorno di avvio delle prime gare dei Giochi invernali, mentre il restante 41% verrà pronto a Giochi già conclusi, in un arco temporale che va da aprile 2026 a luglio 2032. Per un’opera questa informazione non è disponibile. E questi altri lavori come stanno andando?

All'appello mancano ancora 6 opere

Ci sono poi alcune opere che non sono elencate nel portale che riporta solo i dati degli interventi presenti all’interno del DPCM dell’8 settembre 2023 (e successive rimodulazioni), di competenza di Simico. Comunque, rispetto a tale DPCM, all’appello mancano comunque ancora sei opere, una di competenza del Comune di Milano e cinque opere stradali di Anas. La prima riguarda il progetto di partenariato pubblico-privato riferito al Palasharp, mentre delle altre, quattro riguardano la Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga che va da Milano a Colico – nello specifico, la progettazione e la realizzazione del completamento, la messa in sicurezza della tratta Giussano-Civate, l’adeguamento a tre corsie della carreggiata nord, i lavori straordinari delle strutture della galleria monte Piazzo) e una l’allargamento di alcuni tratti della Strada statale 38 dello Stelvio che attraversa la Valtellina.