Inclusione scolastica

Nell’Astigiano le scuole sono più fornite di postazioni informatiche per studenti disabili di tutto il Nordovest

«Il rapporto alunno-insegnante è di 1,4 nelle scuole statali, migliore del rapporto raccomandato di 2 a 1 – specificano gli autori del rapporto - Tuttavia segnala anche che un numero considerevole di docenti (27%) non è ancora specializzato, con un picco del 38% nel nord Italia. L’11% di questi insegnanti viene inoltre assegnato in ritardo. In media, gli studenti usufruiscono di 15,6 ore settimanali di sostegno. Si notano però differenze territoriali in tutti i livelli scolastici, con un maggiore numero di ore di sostegno nelle scuole del mezzogiorno (17,3, ovvero 3,4 ore in più rispetto alle 13,9 del nord). A questo proposito, Istat segnala che il 3,7% delle famiglie ha presentato ricorso al Tar, ritenendo inadeguata l’assegnazione delle ore di sostegno».

Nell’Astigiano le scuole sono più fornite di postazioni informatiche per studenti disabili di tutto il Nordovest

È la provincia di Asti quella con il più alto numero di scuole fornite di postazioni informatiche adattate per studenti disabili del Nordovest (77,42%), mentre è quella di Novara quella con il numero più alto di scuole che non hanno postazioni informatiche adattate per studenti disabili (50,66%).

L’Astigiano e il Novarese i due poli del Nordovest per presenza di postazioni informatiche apposite per studenti disabili

Sono gli estremi, per i nostri territori, di quanto emerge da una ricerca condotta dalla fondazione Openpolis – con i bambini, che ha aggregato gli ultimi dati disponibili forniti all’Istat direttamente dalle scuole. La ricerca della fondazione si intitola “Il diritto all’inclusione per gli studenti con disabilità, una sfida ancora aperta”: e quello della presenza di postazioni informatiche adattate non è certamente un indice esaustivo per determinare una situazione così complessa, ma è il fattore comune scelto per confrontare gli istituti scolastici delle province italiane. Per l’anno scolastico 2023/2024, Istat ha certificato la presenza di quasi 359mila studenti con disabilità iscritti nelle scuole pubbliche italiane. Il dato è in costante crescita: dal 2019 l’aumento è stato del 26%. Tra le disabilità quella intellettiva è la più frequente, con il 40% del totale degli iscritti all’ultimo anno scolastico per cui si hanno dati disponibili. Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (35%), e quelli dell’apprendimento e dell’attenzione (20%). Le disabilità motorie sono al 9%, quelle visive uditive il 7%. Il 37% degli studenti con disabilità presenta più problemi contemporaneamente.

Il tema delle postazioni informatiche

L’indagine di Openpolis considera anche gli strumenti strutturali messi a disposizione dalle istituzioni scolastiche per garantire l’apprendimento e la socialità a scuola, con il superamento delle barriere. Si tratta di «strumenti che – spiegano gli autori del report – possono rendere più semplice il percorso didattico e favorire l’acquisizione di competenze sempre più richieste in cui le tecnologie sono sempre più centrali». E’ interessante mettere a confronto la situazione delle province del Nordovest, presente nella tabella allegata, con il dato nazionale (tenendo però presente che per le province i dati sono aggiornati al 2022): le scuole primarie e secondarie che dispongono di postazioni informatiche adattate sono il 75%. «Le percentuali più elevate – così da Openpolis – si registrano in Emilia-Romagna (85%) e nella provincia autonoma di Trento (83%), seguite da Umbria e Toscana (79%) e da Piemonte, Lombardia e Sicilia (77%). La provincia autonoma di Bolzano presenta invece il valore più basso, con appena il 45% degli istituti dotati. Tra le scuole già fornite però, il 39% giudica la dotazione insufficiente. Mentre tra quelle prive di postazioni, il 66% dichiara di averne bisogno. Nel complesso, la domanda insoddisfatta per carenza o assenza di postazioni informatiche riguarda il 46% delle scuole. Una criticità che si accentua nel mezzogiorno, dove riguarda oltre la metà degli istituti».

Il problema della formazione dei docenti

Negli ultimi 4 anni gli insegnanti di sostegno con una formazione specifica, sempre secondo le indagini di Istat, sono aumentati del 10%, dal 63% al 73%.

«Il rapporto alunno-insegnante è di 1,4 nelle scuole statali, migliore del rapporto raccomandato di 2 a 1 – specificano gli autori del rapporto – Tuttavia segnala anche che un numero considerevole di docenti (27%) non è ancora specializzato, con un picco del 38% nel nord Italia. L’11% di questi insegnanti viene inoltre assegnato in ritardo. In media, gli studenti usufruiscono di 15,6 ore settimanali di sostegno. Si notano però differenze territoriali in tutti i livelli scolastici, con un maggiore numero di ore di sostegno nelle scuole del mezzogiorno (17,3, ovvero 3,4 ore in più rispetto alle 13,9 del nord). A questo proposito, Istat segnala che il 3,7% delle famiglie ha presentato ricorso al Tar, ritenendo inadeguata l’assegnazione delle ore di sostegno».