L'analisi dell'Istat

Nel Nordovest le aree urbane sono ancora in crescita (e con la maggiore concentrazione)

Il 91,2% della popolazione italiana, nel 2021, vive nelle località classificate come centri abitati, che occupano il 6,9% del territorio italiano. Di contro, le località individuate come case sparse (ossia le meno densamente popolate) occupano il 93,3% del territorio nazionale e ospitano poco meno del 6% della popolazione.

Nel Nordovest le aree urbane sono ancora in crescita (e con la maggiore concentrazione)
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Piemonte, Lombardia e Liguria sono i territori dove si registra la maggior concentrazione di aree urbane del Paese, tra centri abitati e località produttive.

Aree urbane nel Nordovest la maggior concentrazione, ma la crescita è stata inferiore a quella di altri luoghi

Ma nonostante questo dato la crescita del Nordovest, dal 2011 al 2021, è stata inferiore a quella di altre aree, come quelle del Sud. E’ quanto è emerso dall’ultimo focus Istat sulle località abitate e produttive in rapporto al declino demografico degli ultimi anni. Il 91,2% della popolazione italiana, nel 2021, vive nelle località classificate come centri abitati, che occupano il 6,9% del territorio italiano. Di contro, le località individuate come case sparse (ossia le meno densamente popolate) occupano il 93,3% del territorio nazionale e ospitano poco meno del 6% della popolazione. La situazione riguarda il 2021, e segna un forte cambiamento rispetto ad alcuni decenni fa. Basti pensare che nel 1951 la quota di popolazione che viveva nei centri abitati era del 75%.

Il record del Nordovest

L’area geografica dove si registra la maggior densità di aree urbane, ossia quelle più densamente popolate, è la nostra, il Nordovest. Qui si concentra una media di 30,8 località ogni 100 km quadrati (su tutto il territorio nazionale sono 61.101). Andando verso sud il dato diminuisce sensibilmente, ma in termini di popolazione però la situazione si inverte: nel Nordovest sono 861 gli abitanti per località, contro i 1.814 per località del Sud. Sono i dati che emergono da un rapporto sulle località abitate e produttive dell’Istat.

Diminuisce l’espansione delle località abitate e produttive

Nel decennio 2011-2021, l’aumento dell’estensione delle località abitate e produttive è stato del +5%, pari a un incremento, in termini assoluti, di oltre 900 chilometri quadrati; si conferma pertanto il rallentamento della loro espansione rispetto ai decenni precedenti: +6,3 nell’intervallo 2002-2011 e +17,5% in quello 1991-2001.

L’incremento dell’ultima rilevazione censuaria

A livello di ripartizione geografica il Nordovest nel periodo 2011/2021 cresce del 4.9%, di pochissimo al di sotto della media nazionale (5%). L’incremento più consistente si registra nelle regioni del Sud Italia, dove la crescita si attesta al 6,1%. In totale però la crescita delle aree è stato pari a 900 km quadrati, quasi il 70% della superficie della città di Roma, che è la prima città italiana in termini di estensione.

Il rapporto con la popolazione

«Nonostante i dati in valore assoluto delle superficie di località – si legge nel focus dell’Istat - siano in costante crescita nel corso degli anni, l’intensità delle variazioni nei periodi intercensuari non sono strettamente collegate alle variazioni di popolazione e, in particolare, che le località crescono anche indipendentemente dall’aumento della popolazione. Va qui ricordato che ci sono anche altri elementi che qualificano la crescita delle località oltre agli aspetti puramente residenziali. In particolare contribuiscono all’edificazione di nuovi manufatti sul territorio negli spazi, a esempio, i centri commerciali, gli interporti, i nuovi impianti di logistica, le strade, ecc. Dai cambiamenti strutturali del modello economico e sociale italiano dell’era post-fordista, derivano nuove esigenze di consumo del suolo che nel tempo si manifestano sia all’interno che nelle aree circostanti le località e che si traducono in una nuova organizzazione territoriale degli spazi urbanizzati, complementare a quella delle funzioni residenziali delle città».