Nel 2024 è aumentata la percentuale di popolazione a rischio povertà
La Lombardia è peggiorata, Piemonte e Liguria invece sono migliorati parecchio rispetto al 2023.

A riportarlo è un'indagine dell'Istat: nel corso del 2024 la percentuale di popolazione a rischio povertà è aumentata al 23,1%.
Rischio povertà per la popolazione in aumento: l'indagine Istat
Siamo sempre più poveri e potrebbe anche andare peggio. Nel 2024, a livello nazionale, la percentuale di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale sale dal 22,8% del 2023 al 23,1%, per un totale di circa 13 milioni e 525mila persone. E nei territori del Nord Ovest cresce percentualmente più che nel resto del Paese.
Inoltre, anche là dove sembrerebbe registrarsi una bella notizia c’è l’altro lato della medaglia che la vanifica: infatti, se nel 2023, il reddito annuale medio delle famiglie (37.511 euro) aumenta in termini nominali (+4,2%), in termini reali si riduce (-1,6%) per l’inflazione. Lasciano sicuramente un po’ di amarezza i numeri della rilevazione presentata nei giorni scorsi dall’Istat che fotografa le condizioni di vita e il reddito delle famiglie italiane.
Nei territori del Nord Ovest l'incremento maggiore (a traino lombardo)
In particolare, a livello territoriale, il Mezzogiorno continua ad essere l’area del Paese con la percentuale più alta in assoluto di incidenza di rischio di povertà o esclusione sociale (39,2%, era 39,0% nel 2023, +0.2%), ma sono i territori del Nord Ovest a segnare l’incremento maggiore passando dal 13,5% del 2023 al 13,9% dello scorso anno (+0,4%). E tra le regioni, quella che sta peggio nel raffronto 2023-2024 è sicuramente la Lombardia, dove il rischio povertà o esclusione sociale è cresciuto dal 12,7% al 14,1% con un incremento dell’1,4%: solo poche altre regioni hanno fatto peggio. Al contrario Piemonte e Liguria, che nel 2023 registravano valori più alti di quelli lombardi, nel 2024 hanno fatto segnare significativi miglioramenti tanto da risultare, alla fine, in una posizione migliore: il Piemonte è passato da un livello di rischio povertà o esclusione sociale del 13,8% al 13,5% (-0,4%), e la Liguria ha fatto segnare un miglioramento di quasi 4 punti percentuali passando da un livello di rischio del 17,7% al 13,8%.
A rischiare di più le famiglie numerose
Per quel che riguarda le tipologie familiari, è meno a rischio di povertà o esclusione sociale chi vive in coppia senza figli, mentre l’indicatore aumenta per coloro che vivono in famiglie con cinque componenti e più (33,5% rispetto al 30,7% del 2023) e, soprattutto, per chi vive in coppia con almeno tre figli (34,8% rispetto a 32% del 2023).
I redditi netti familiari si riducono in termini reali
Nel 2023, si stima che le famiglie residenti in Italia abbiano percepito un reddito netto pari in media a 37.511 euro, circa 3.125 euro al mese. La crescita dei redditi familiari in termini nominali (+4,2% rispetto al 2022) non ha però tenuto il passo con l’inflazione osservata nel corso del 2023 (+5,9% la variazione media annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo), determinando un calo dei redditi delle famiglie in termini reali (-1,6%) per il secondo anno consecutivo. Questa diminuzione, però, è particolarmente intensa nel Nord Est (-4,6%) e nel Centro (-2,7%), mentre il Nord Ovest evidenzia una leggera crescita (+0,6%).