L'annuncio

Negozi di alimentari nei piccoli comuni lombardi: un bando apposito dalla Regione per 5 milioni e mezzo di euro

«Mi ha ricordato il piano francese per i Mille Bistrot, il bando di Regione Lombardia per aprire nuovi negozi nei Comuni montani. Una iniziativa intelligente, importante, per nuovi luoghi di comunità. Un esempio per altre regioni» così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, in merito al bando lombardo per incentivare l'apertura di nuovi negozi.

Negozi di alimentari nei piccoli comuni lombardi: un bando apposito dalla Regione per 5 milioni e mezzo di euro

Regione Lombardia mette a disposizione contributi a fondo perduto per favorire l’apertura di negozi di generi alimentari e di prima necessità nei piccoli Comuni e nelle frazioni, laddove ne siano sprovvisti.

Regione Lombardia ha predisposto un bando per l’apertura di negozi di alimentari nei piccoli comuni

Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, di concerto con l’assessore agli Enti locali e Montagna, Massimo Sertori. A partire da settembre sarà attivo il bando «Nuova impresa – piccoli Comuni e Frazioni» finanziato con oltre 5,5 milioni di euro.
L’obiettivo è quello di assicurare servizi di prossimità ai cittadini, partendo dai negozi di alimentari, per arginare la desertificazione commerciale. Il commercio di vicinato non ha solamente una valenza economica, ma svolge un ruolo sociale e di presidio del territorio, rispondendo anche a bisogni di aggregazione, relazione, socialità, identità e sicurezza. L’agevolazione consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino all’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare il limite massimo di 40mila euro. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3mila euro. Può essere ammessa al contributo una sola domanda per ciascun piccolo Comune e Frazione sprovvisti da almeno sei mesi di attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità.
Le imprese beneficiarie potranno essere sia nuove attività sia nuove unità locali di imprese già esistenti. Sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi nuovi, montaggio, trasporto, manodopera e realizzazione delle strutture. Ammissibili anche le spese sostenute per l’acquisto di software gestionali e hardware, registrazione e sviluppo di marchi e certificazioni qualità, spese notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, consulenze, canoni di locazione della sede operativa, piani di comunicazione.

«Mi ha ricordato il piano francese per i Mille Bistrot, il bando di Regione Lombardia per aprire nuovi negozi nei Comuni montani. Una iniziativa intelligente, importante, per nuovi luoghi di comunità. Un esempio per altre regioni» così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, in merito al bando lombardo per incentivare l’apertura di nuovi negozi.
Sui “luoghi di comunità”, Uncem ha lavorato molto negli ultimi anni, anche in collaborazione con l’Associazione dei sindaci dei comuni rurali francesi.