Il caso

Manutenzione degli edifici scolastici, c’è un calo generalizzato degli investimenti

I dati evidenziati dal rapporto non lasciano spazio a interpretazioni o dubbi.

Manutenzione degli edifici scolastici, c’è un calo generalizzato degli investimenti

Anche nelle Regioni del Nord Italia diminuisce la spesa per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici nel 2024.

Calano gli investimenti per la manutenzione degli edifici scolastici

E’ quanto afferma Legambiente in un report che arriva a poche settimane dalla pubblicazione dei dati ministeriali e delle analisi di Tuttoscuola.it. Nell’indagine «Ecosistema scuola», arrivata alla sua 25ª edizione, Legambiente approfondisce alcuni aspetti che interessano l’edilizia scolastica italiana. Nel caso specifico con cui apre questo articolo, la notizia è che la cifra stanziata per la manutenzione straordinaria (indicata in media per ogni singolo edificio) nel 2024 è stata, nel Nord Italia, di 65.420 euro. Ben al di sopra della media nazionale, che si ferma a 39.648 euro, ma comunque inferiore (anche se di poche migliaia di euro) al dato degli ultimi 5 anni, che si ferma a 69.216 euro (su una media nazionale di 43.563 euro). Più grande ancora è la differenza tra i soldi stanziati per la manutenzione straordinaria e quelli che sono effettivamente stati spesi: sempre nell’ambito delle regioni del Nord Italia la cifra effettivamente spesa ammonta a 41.699 euro (il dato è indicato sempre come media per singolo edificio). In rapporto agli ultimi 5 anni la questione cambia: in questo caso infatti la cifra spesa nel 2024 è superiore rispetto al passato, che è stata di 37.560 euro.

Manutenzione ordinaria, spesi 11mila euro per singola struttura nel 2024

Per la manutenzione ordinaria vale la stessa dinamica, anche se si parla di importi diversi: nel 2024 è stata di 11.196 euro la spesa effettiva media per ogni singolo edificio (la cifra stanziata è stata di 13.271 euro), dato più basso rispetto a quello degli ultimi 5 anni, che si attesta a 12.788 euro (15.695 euro l’importo stanziato). Gli edifici scolastici – di ogni ordine e grado, ma pubblici – del Nord Italia hanno anche il record di aver beneficiato maggiormente dei fondi nazionali e regionali per il settore: nel 2024 è stata di 1 milione 631mila e 246 euro la cifra spesa in media per ogni singolo edificio (in totale 90), contro una media nazionale inferiore di circa 200mila euro (1.404.080 euro per ciascuno dei 369 edifici).
L’associazione si distingue da anni per la sua attenzione all’ambiente, e così oltre al risparmio energetico nel suo rapporto individua anche il rischio ambientale legato alla presenza di amianto negli edifici pubblici: nel 2024 in tutta Italia sono stati 54 i Comuni capoluogo (sui 91 che hanno composto il bacino di ricerca dell’indagine) che hanno effettuato dei monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole. Di questi 29 sono stati quelli del Nord. Tra questi ad avviare opere di bonifica sono stati 25 (12 nel Nord), su un totale di 372 edifici con presenza di amianto (350 solo al Nord).

«Si evidenzia – così si legge nel rapporto di Legambiente – una gestione ancora frammentaria e discontinua del rischio ambientale indoor nelle scuole italiane. È fondamentale invece superare questa criticità promuovendo monitoraggi sistematici, interventi di bonifica tempestivi e una maggiore consapevolezza da parte delle amministrazioni locali, affinché la salubrità degli ambienti scolastici diventi una priorità concreta e condivisa. Garantire la sicurezza ambientale significa infatti tutelare la salute e il benessere di milioni di studenti, insegnanti e operatori scolastici che ogni giorno vivono questi spazi».