Lombardia e Piemonte investono nella sanità per aumentare le prestazioni e diminuire le liste d'attesa
Si tratta in totale di diverse decine di milioni di euro.

Lombardia e Piemonte puntano sulla sanità per aumentare le prestazioni, diminuire le liste d’attesa e raggiungere quindi gli obiettivi anche a livello di prevenzione. La prima investe nel complesso 60 milioni, la seconda regione ne aggiunge 10 per far ripartire il piano destinato alle prestazioni con maggiori criticità nelle tempistiche.
Gli interventi previsti in Piemonte
Per quanto riguarda il Piemonte, assunzioni del personale, la nuova edilizia sanitaria, il nuovo Cup e l’abbattimento delle liste d’attesa sono le priorità dichiarate dall’assessore Federico Riboldi nel suo bilancio al termine del primo anno di lavoro. I ritardi e le criticità sono imputate (ancora) al Covid e ai «decenni di mancati investimenti». Per quanto riguarda le liste d’attesa, con il piano straordinario delle prestazioni aggiuntive extra-orario sono state recuperate oltre 65mila visite ed esami nel periodo febbraio-maggio. Sono state eseguite 771.981 prestazioni, in crescita rispetto alle 749.649 dello stesso periodo 2024, e al 92% rispetto al primo quadrimestre 2019. In particolare, per quanto riguarda le classi U e B (ovvero le prescrizioni da evadere entro 72 ore e fino a 10 giorni) nei primi 4 mesi del 2025 ne sono state effettuate oltre 178.200, il 23% in più rispetto al 2019, con tempi medi di attesa in riduzione. Per le prescrizioni di categoria D, effettuate 365.286 prestazioni, ovvero il 116% rispetto al 2019. Il piano prosegue dal 1° luglio con un investimento di ulteriori 10 milioni e con un focus particolare su alcune prestazioni del Piano nazionale gestione liste d’attesa che presentano particolari criticità.
Il via del nuovo Cup è previsto per il 1° gennaio 2026. E’ composto da tre ambiti: call center, software, infrastruttura cloud. Per il primo, entro il 30 giugno verrà aggiudicata la data, entro il 30 luglio partirà il contratto: un operatore guadagnerà il 10-15% in più. L’intelligenza artificiale aiuterà a pianificare l’offerta in base alla domanda dei cittadini. La nuova App racchiuderà tutti i servizi salute della in un unico punto di accesso.
Sulle assunzioni di personale: al 31 maggio 2025 sono 1.775 le persone assunte in organico in base al piano straordinario avviato il 30 giugno 2023. Con Azienda Zero sono stati banditi concorsi che consentiranno, nei prossimi mesi, di assumere 600 persone. L’assessore Roboldi ha anche annunciato che entro l’estate vuole arrivare all’approvazione del Piano Socio-Sanitario. Intanto si sta lavorando sul taglio dei medici gettonisti.
Sull’edilizia sanitaria, nell’ambito dei 4,5 miliardi di investimento previsti per la costruzione di 11 ospedali, è stato firmato il contratto di affidamento della concessione per il Parco della Salute di Torino, si sono chiusi i lavori della Commissione che valuta la congruità delle offerte per il nuovo ospedale di Novara, è stato firmato l’accordo con l’Inail per la costruzione di 7 ospedali. Per gli ospedali di comunità investiti 76 milioni di euro con lavori avviati all’85%; per le case di comunità: 140 milioni e lavori avviati all’84%; per le Centrali operative territoriali: 7,8 milioni e lavori conclusi.
E quelli invece previsti in Lombardia
Gli enti pubblici dovranno mantenere o aumentare il livello produttivo del 2024, assicurare continuità mensile (almeno il 70% della produzione del 2024), ridurre l’uso dei canali diretti a favore della prenotazione tramite Rete Regionale. Ogni ATS potrà rimodulare l’offerta all’interno del proprio territorio, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi assegnati, inoltre, dovrà essere contenuta entro il 10% la quota di prestazioni erogate al di fuori dei sistemi di governo regionale. Grande attenzione è riservata ai programmi di screening oncologici, con l’obiettivo di raggiungere un’estensione superiore al 95% per tutte le linee: mammella (donne 45-74 anni); colon retto (adulti 50-74 anni); cervice uterina (donne 25-29 e 47-64 anni). Saranno garantiti tempi certi per gli approfondimenti diagnostici: colonscopia entro 30 giorni dal test positivo; ecografia mammaria o altri approfondimenti entro 28 giorni; colposcopia entro 45. Il Piano prevede inoltre il monitoraggio delle agende prenotabili sulla Rete Regionale; l’obbligo per gli Enti di raggiungere almeno il 90% di prescrizioni effettuabili con Documento Elettronico Medico.
Il finanziamento complessivo ammonta a 60,8 milioni di euro: 40,8 milioni di euro agli erogatori pubblici (di cui 4,6 milioni per screening oncologici); 20 milioni di euro agli Erogatori privati accreditati (di cui 1,6 milioni per screening oncologici). Sarà inoltre possibile riconoscere ulteriori risorse, entro limiti prefissati, nel caso di superamento dei target di screening da parte delle strutture.
«Un obiettivo concreto – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – più prestazioni, più prevenzione, meno attese. Questo provvedimento conferma la volontà di Regione Lombardia di rafforzare ulteriormente la programmazione sanitaria, valorizzando l’efficienza degli erogatori, migliorando l’accessibilità dei cittadini ai servizi e ponendo particolare attenzione alla prevenzione oncologica».