Il progetto

Lombardia capitale dell'innovazione

La trasformazione tecnologica sta investendo il tessuto imprenditoriale.

Lombardia capitale dell'innovazione
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La Lombardia è capitale dell'innovazione con l'evento "La leva dell'innovazione per la competitività delle imprese lombarde" al palazzo della Regione.

Lombardia capitale dell'innovazione dopo un importante evento al palazzo della regione

Anche a Palazzo Lombardia si è respirata l'aria della trasformazione digitale che sta investendo il tessuto imprenditoriale lombardo. L'evento "La leva dell'innovazione per la competitività delle imprese lombarde" ha riunito istituzioni, esperti e aziende che stanno scrivendo il futuro della manifattura regionale attraverso l'adozione di tecnologie avanzate. Al centro della discussione l'esperienza di M.I.A. Lombardia, l'European Digital Innovation Hub che in soli diciotto mesi ha già dimostrato di essere un catalizzatore fondamentale per la transizione digitale e sostenibile delle imprese del territorio.

M.I.A. Lombardia nasce nel contesto del Programma Europa Digitale dell'Unione Europea, che ha avviato la creazione di una rete di poli di innovazione digitale per accelerare la trasformazione delle piccole e medie imprese. La Lombardia, una delle regioni chiave per la manifattura europea e tra i maggiori produttori di Prodotto interno lordo dell’Unione europea, rappresenta un laboratorio ideale per sperimentare questo modello di supporto alle imprese.

L'assessore all'università ha sottolineato l'impegno della Regione su questo fronte

L'impegno della Regione Lombardia su questo fronte è stato sottolineato dall'assessore all'Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, che ha evidenziato come la digitalizzazione rappresenti una leva strategica per la competitività delle imprese lombarde. Dopo di lui anche Giulio Gallera, presidente della Commissione speciale PNRR per il monitoraggio sull'utilizzo dei fondi europei ed efficacia dei bandi regionali, ha illustrato l'importanza di coordinare le risorse per massimizzare l'impatto degli investimenti.
Come ha spiegato Marco Taisch, presidente MADE Competence Center Industria 4.0 e capofila del partenariato:

«M.I.A. Lombardia ha l'obiettivo di aiutare le imprese a far proprie le tecnologie digitali che in questi anni si sono affermate». I numeri parlano chiaro: «In questi 18 mesi abbiamo raggiunto più di 660 imprese del territorio lombardo, di cui oltre il 90% piccole e medie, che sono il cuore pulsante della nostra economia».

La testimonianza delle aziende che hanno già intrapreso il percorso

L'evento ha dato voce alle aziende che hanno già intrapreso questo percorso di innovazione, dimostrando come la digitalizzazione non sia solo una necessità ma un'opportunità concreta di crescita. Tra i casi presentati, quello di Social Thingum, che si è avvalsa dei servizi di cyber sicurezza in collaborazione con EDI Confcommercio, rappresenta un esempio di come la sicurezza informatica sia diventata un asset strategico per le aziende moderne. Carsaniga Srl, invece, grazie al supporto di Confartigianato Lombardia ha beneficiato di un assessment per valutare la propria maturità digitale. Questo percorso non solo ha tracciato un progetto di sviluppo aziendale, ma ha anche permesso all'azienda di partecipare con successo a un bando regionale. L'ottimizzazione della gestione dei flussi di lavoro attraverso un magazzino verticale e digitalizzato ha portato a una riduzione dei tempi di delivery del 10-15%. Un capitolo particolare è stato dedicato all'adozione dell'intelligenza artificiale generativa, come nel caso di Vergani e Gasco, che insieme a CNA Lombardia ha sperimentato i servizi offerti da MADE Competence Center. Anche Blu Elettro, in collaborazione con Digital Innovation Hub, ha beneficiato di un assessment per la trasformazione digitale che ha individuato dalle venti alle trenta iniziative possibili, molte delle quali rappresentano investimenti per il futuro dell'azienda.  Un aspetto emerso chiaramente durante l'incontro è che le aziende che si rivolgono a M.I.A. Lombardia non sono realtà in difficoltà, ma al contrario imprese che già performano bene e scelgono di mettersi in gioco per consolidare e ampliare la propria competitività.

«Abbiamo visto un grande interesse da parte delle imprese che hanno dimostrato di avere un buon grado di maturità digitale, e quindi essere pronte per affrontare le sfide tecnologiche di competenze e innovazione che possono trasformare le loro attività», ha sottolineato Stefano Poliani, presidente Digital Innovation Hub, che ha concluso i lavori. Il successo ottenuto in questi primi diciotto mesi sta spingendo i responsabili del progetto a pensare già al futuro. Taisch ha rivelato che «il numero di imprese che si rivolge a noi è in continuo aumento» e che il successo è stato tale da portare già il team «a Bruxelles per chiedere il sostegno per una fase 2».