Le Regioni del Nord sono attrattive anche per i giovani del Mezzogiorno oltre che per gli stranieri
Il Nord continua a essere l’area del Paese più attrattiva e dinamica in riferimento ai movimenti interni, con un numero di arrivi dalle altre aree geografiche che supera quello delle partenze.

Migrazioni non solo dall’estero all’Italia ma anche dal Sud al Nord del nostro Paese. Lo dicono i numeri del report Istat diffuso il 20 giugno e relativo al 2023-2024.
Nel biennio 2023-2024 espatri e immigrazioni hanno raggiunto valori mai osservati
Nel biennio gli espatri dei cittadini italiani (270mila, +39,3% rispetto al biennio precedente) e le immigrazioni dei cittadini stranieri (760mila, +31,1%) raggiungono valori mai osservati negli ultimi 10 anni. I trasferimenti di residenza tra Comuni italiani hanno interessato 1 milione e 424mila individui in media annua, in calo dell’1,6% rispetto al 2021-22 e quattro trasferimenti interni su cinque hanno riguardato cittadini italiani. I trasferimenti dal Mezzogiorno al Centro-Nord sono stati 241mila, quelli sulla rotta inversa 125mila, determinando una perdita di 116mila residenti nel Mezzogiorno.
Il Nord è polo attrattivo
Il Nord continua a essere l’area del Paese più attrattiva e dinamica in riferimento ai movimenti interni, con un numero di arrivi dalle altre aree geografiche che supera quello delle partenze.
Nel biennio 2023-24 il tasso migratorio interno medio annuo è pari a +2 per mille residenti nel Nordest e a +1,8 per mille nel Nordovest. Il Centro, pur registrando un tasso positivo (+0,5 per mille), risulta meno attrattivo. A livello regionale, il tasso migratorio interno più elevato si registra in Emilia-Romagna (+2,9 per mille), a livello provinciale a Pavia (+10,9 per mille). Quasi il 60% dei movimenti interni sono avvenuti tra Comuni appartenenti alla stessa provincia, oltre il 15% tra province diverse ma all’interno della stessa regione, circa il 25% dei movimenti sono stati invece interregionali. Tra questi, rimangono stabili i movimenti che dal Mezzogiorno si dirigono verso il Centro-Nord (oltre un terzo). Quasi tre su 10 confluiscono in Lombardia; il 28,5% dei movimenti verso il Centro-Nord origina dalla Campania, il 24,1% proviene dalla Sicilia e il 18,0% dalla Puglia. In termini relativi, la Calabria registra il tasso di emigratorietà più alto: quasi nove individui per mille residenti in questa regione si sono diretti verso il Centro-Nord, nel biennio considerato. Seguono Basilicata e Molise, con tassi di emigratorietà pari a 7,8 e 7,3 per mille, rispettivamente. A livello provinciale, il tasso più elevato si registra a Crotone, da cui partono verso il Centro-Nord in media quasi 11 individui per mille residenti. Viceversa, le regioni del Centro-Nord con il tassopiù elevato sono l’Emilia-Romagna, con oltre 4 movimenti in entrata dal Mezzogiorno per ogni mille residenti, la Lombardia e il Lazio, entrambe con un tasso pari al 3,3 per mille.