La Regione Lombardia ha approvato una legge per far fronte ai cambiamenti climatici
La legge regionale è stata approvata con 41 voti a favore, 19 contrari e 1 astenuto.

Promuovere un processo graduale di decarbonizzazione «in linea con le strategie europee al 2050«; concorrere al contenimento della temperatura media globale; incentivare la produzione di energia pulita facendo ricorso anche alla risorsa nucleare. Sono questi alcuni dei punti più importanti della “legge per il clima: norme per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”, approvata martedì 8 luglio dal Consiglio regionale della Lombardia (41 favorevoli, 19 contrari e 1 astenuto).
Cambiamenti climatici in Regione Lombardia approvata una legge per far fronte comune
Il provvedimento - frutto dell’abbinamento di due progetti di legge, uno di iniziativa della Giunta regionale e l’altro dei gruppi Lombardia Ideale e Noi Moderati - prende in considerazione le normative europee, nazionali e regionali e in 16 articoli indica le azioni previste per affrontare i cambiamenti climatici, la loro mitigazione, la lotta all'inquinamento atmosferico, la gestione della risorsa idrica e l'uso delle fonti alternative. La Legge si concentra, infatti, su due pilastri fondamentali: la mitigazione, ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra, e l'adattamento, per affrontare gli eventi meteorologici estremi, ridurre la formazione delle isole di calore, adeguare le coltivazioni e orientare lo sviluppo economico delle aree montane. Specifiche disposizioni sono dedicate alla produzione industriale e agricola, alla pianificazione territoriale e all'edilizia. Verrà inoltre promossa l’installazione delle fonti rinnovabili relative agli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione e viene istituito il Comitato regionale per il clima. Ampio sostegno anche a iniziative di formazione, comunicazione e all’attività di ricerca e informazione (viene istituito un sistema informativo regionale sul clima). Politiche virtuose potranno essere incentivate tramite i Patti territoriali di sostenibilità.
«Con questa legge - ha dichiarato il vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino, primo firmatario della legge - introduciamo i Patti Territoriali di Sostenibilità: accordi volontari tra enti pubblici, imprese, associazioni e altri attori locali per lavorare insieme su progetti legati alla transizione energetica, alla tutela dell’ambiente e a uno sviluppo più giusto e inclusivo. Chi partecipa a questi patti avrà un accesso prioritario ai bandi regionali, così da utilizzare meglio le risorse disponibili. Per iniziare, nel 2025 mettiamo a disposizione 400.000 euro». «La legge - ha detto il relatore Alessandro Cantoni, presidente della Commissione Ambiente del Pirellone - è un passo importante che ci consente di affrontare in modo adeguato la sfida del cambiamento climatico. E’ un atto di responsabilità verso l’ambiente e le future generazioni: d’ora in poi ogni politica regionale dovrà essere valutata dal punto di vista dell’impatto sul clima. Tra i fondi stanziati, 400 mila saranno destinati all’utilizzo di fonti rinnovabili per la decarbonizzazione in edilizia».
«Abbiamo approvato il provvedimento bandiera di questa legislatura - ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione - e siamo fieri di essere tra le prime Regioni in Italia e in Europa ad adottare una norma che affronta concretamente le sfide poste dai cambiamenti climatici. E’ un vero e proprio passo storico che non solo riflette il nostro profondo impegno per la tutela ambientale e la qualità della vita dei cittadini lombardi, ma ci proietta anche come leader in questa transizione fondamentale. Per supportare questa visione, la legge garantirà supporto concreto a enti locali e imprese attraverso una formazione continua e la creazione di un comitato regionale dedicato al clima».
Soddisfazione non condivisa dai gruppi di opposizione: il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, ha giudicato la legge «soltanto un insieme di buone intenzioni, un’occasione sprecata, che non mette in campo le risorse necessarie», aspetto ribadito dalla collega di partito Miriam Cominelli per cui mancano «fondi concreti per attuare quanto il provvedimento prevede», mentre Onorio Rosati (Avs) ha definito il testo «non all’altezza della gravità dei problemi». Il Movimento 5 Stelle boccia senza esitazione la legge: «Si tratta soltanto di una foglia di fico che tenta di coprire il negazionismo ambientale di cui la Lombardia ha già dato prova - ha affermato la consigliera regionale del M5S Paola Pollini -. L'emergenza climatica è ben chiara ed evidente ai cittadini lombardi, che proprio in questi giorni stanno subendo eventi estremi. I lombardi si meriterebbero misure e interventi concreti, non un libro dei sogni».