La mobilità sostenibile nelle nostre città? Riparta dai tram
«Il tram – così da Legambiente - sembra dunque essere una vecchia soluzione in grado di risolvere gli attuali problemi e le nuove sfide del futuro della mobilità».

Vecchie idee che tornano in auge per risolvere nuovi problemi. È il caso del tram, che per decenni è stato nelle città europee un vero e proprio mezzo di trasporto di massa, e che nel corso del '900 ha lasciato il posto alla mobilità privata. Ma in alcuni luoghi è rimasto in voga, nonostante lo smantellamento di molte linee.
Mobilità sostenibile nelle nostre città: il caso dei tram
È il caso di Milano, dove il tram, oltre a essere un mezzo di trasporto, è anche legato a doppio filo alla narrazione della città, e non è un caso che nelle strade milanesi siano ancora operativi, al fianco dei più moderni convogli, alcuni tra i mezzi più storici, che arrivano ad avere quasi un secolo di vita. E il ritorno del tram nelle città potrebbe rappresentare una carta vincente nella partita della mobilità sostenibile. L'idea la suggerisce Legambiente, con un rapporto recente che parte dall'esempio di quanto avvenuto a Firenze e prova a replicarlo altrove. Nel 2024 il capoluogo toscano ha visto la bellezza di 39 milioni di passeggeri muoversi in città proprio sui tram.
«Negli ultimi trent'anni, 25 città solo in Francia hanno riportato in vita i loro sistemi tranviari un tempo dismessi. Lo stesso – scrivono dall'associazione ambientalista - sta accadendo in Italia, in città come Milano, Bologna, Roma, Firenze e Padova, dove “il tram” sta conoscendo una nuova primavera. Una scelta che si sta dimostrando strategica ed efficace, non solo nel ridurre il traffico e la congestione assorbendo una buona quota di domanda di mobilità, ma anche nell’abbattimento dell'inquinamento atmosferico che soffoca le città».
Milano e Torino in testa alla classifica nazionale
La classifica nazionale delle linee tramviarie esistenti più grandi è guidata proprio da due città del Nord Ovest, Milano (dove le linee tramviarie sono lunghe 157 chilometri) e Torino (88,5 chilometri). Sul terzo gradino del podio, a una distanza decisamente importante, c'è la capitale, Roma, con solamente 36 chilometri di rotaie. Troviamo un'altra città del Nord Ovest in 7ª posizione, Bergamo, che con 12,5 chilometri di linee sta tra Firenze (19,3 chilometri) e Cagliari (12 chilometri).
«Le città italiane – si legge nel dossier di Legambiente - sembrano muoversi con fatica sul percorso per la decarbonizzazione dei trasporti che, ad oggi, resta il settore che continua a registrare aumenti di emissioni». «Una grande spinta alla nuova stagione dei tram in Italia – spiegano dall'associazione - è arrivata con i fondi del PNRR assegnati nel 2021, grazie ai quali numerose città hanno iniziato a realizzare, consolidare o estendere la propria rete tranviaria».
Il tram riduce lo spazio per le automobili
Oltre alla riduzione delle emissioni, il tram consente di riorganizzare gli spazi delle città su misura di chi le abita, riducendo lo spazio per le automobili. Nelle nostre regioni, Milano amplierà la sua rete di 4,2 km, Bergamo di 9,2 chilometri, solamente con i progetti legati al Pnrr. Sul tavolo sono presenti molti altri progetti per creare nuove linee, presentati con un bando specifico del ministero dei Trasporti, che per districarsi tra le molte proposte ha esteso la scadenza del bando dal 31 gennaio 2025 al 31 maggio.
«Il tram – concludono da Legambiente - sembra dunque essere una vecchia soluzione in grado di risolvere gli attuali problemi e le nuove sfide del futuro della mobilità».