La Lombardia si conferma la regione con il reddito medio complessivo più elevato
Publbicata l'analisi dei dati IRPEF” relativi al 2023 curata dalla Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali del Dipartimento delle Finanze.

E' in Lombardia che il reddito medio complessivo rimane più elevato che nel resto d'Italia.
Reddito medio complessivo più elevato in Lombardia
Dichiarazioni dei redditi, ma chi paga di più? Visto il periodo in cui i commercialisti e i Caf (Centri di Assistenza Fiscale) sono oberati di lavoro per compilare le varie denunce relative ai guadagni del 2024, la domanda sorge quasi spontanea. La risposta la troviamo nella pubblicazione “Analisi dei dati IRPEF” relativi al 2023 curata dalla Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali del Dipartimento delle Finanze.
E veniamo subito al dunque. Detto che il reddito complessivo ammonta a 1.027,7 miliardi di euro (+5,9% rispetto al 2022), per un valore medio di 24.830 euro (+5% rispetto sempre al 2022), è ancora una volta la Lombardia la regione con il reddito medio complessivo più elevato, pari a 29.120 euro. Tra la prima e l’ultima (è la la Calabria la regione con il reddito medio più basso, pari a 18.230 euro), la distanza del reddito medio è notevole e il divario significativo praticamente tra tutte le regioni centro settentrionali e quello delle regioni meridionali e delle isole.
Il resto del Nordovest come è messo?
Per quel che riguarda le altre due regioni che ci riguardano, il Piemonte si piazza al sesto posto, immediatamente dietro il Lazio, con un reddito medio di 26.290 euro, mentre la Liguria è ottava in graduatoria con 25.770 euro di reddito medio. Diciamo subito che le tipologie di reddito maggiormente dichiarate, sia in termini di frequenza sia di ammontare, sono quelle relative al lavoro dipendente (53,9% del reddito complessivo e 55,9% del totale contribuenti) e al reddito da pensione (30,0% del reddito complessivo e 34,1% del totale contribuenti).
Per quanto riguarda, invece, la distribuzione dell’imposta per classi di reddito complessivo, si evidenzia che «i contribuenti con imposta netta e redditi fino a 35.000 euro (il 78% del totale) dichiarano il 36% dell'imposta netta totale - si legge nell’“Analisi dei dati IRPEF” - mentre il restante 64% è dichiarato dai contribuenti con redditi superiori a 35.000 euro (il 22% del totale dei contribuenti); in particolare il 30% è dichiarato nella classe “da 35.000 a 70.000” euro. I soggetti con imposta netta valorizzata e un reddito complessivo maggiore di 300.000 euro (0,2% dei contribuenti) dichiarano il 7,1% dell’imposta netta totale (nel 2022 era il 7,8%)».
Le partite Iva
Ma vediamo, anche, i titolari di partita IVA nel 2023 che hanno presentato dichiarazione ai fini delle imposte dirette (Irpef o regimi sostitutivi): sono circa 3,8 milioni (+1,6% rispetto all’anno precedente) con la Lombardia che la fa sempre da padrona. Infatti, le partite Iva lombarde sono ben 641.560, più del doppio del Piemonte, dove sono 283.342 e oltre sei volte quelle della Liguria che si fermano a 106.703. Fanalino di coda è il Molise con sole 21.515 partite. Non solo, le partite Iva della Lombardia sono anche quelle che fanno registrare la crescita maggiore rispetto al 2022, con un incremento del 2,6% a fronte di un +2.1 del Friuli Venezia Giulia e un +2% della Sardegna.
«Dall’analisi per attività economica - specifica il documento del Dipartimento delle Finanze - emerge che tra i primi cinque settori, in cui si concentra nel complesso oltre il 71% dei titolari di partita IVA, le variazioni maggiori del numero di contribuenti rispetto al 2022 si registrano per il settore della “Sanità ed assistenza sociale” (+3,5%), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+2,1%), e “Costruzioni” (+1,6%)».
Le società di persone
I numeri della Lombardia sbaragliano tutte le altre regioni anche per quanto concerne le dichiarazioni delle società di persone. Globalmente sono state 672.150, in diminuzione del 2,6% rispetto all’anno precedente, con reddito complessivo medio pari a 60.660 euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente. Il reddito complessivo dichiarato nell’anno d’imposta 2023 dalle società di persone, pari a 34,1 miliardi di euro, è composto da varie tipologie reddituali: le voci principali sono il reddito d’impresa (74,9%) e il reddito da lavoro autonomo (23,1%), mentre i redditi da terreni e fabbricati rappresentano l’1,2%. Alla sola Lombardia fanno capo ben 122.058 società di persone: praticamente ha sede qui una società ogni 5,5. Comunque, non sono poche nemmeno le società di persone del Piemonte, 73.220, mentre la Liguria arriva a 23.376 società.