L'approfondimento

Imprese rosa piemontesi: secondo Unioncamere sono in calo

Le imprese femminili in Regione tra il 2023 e il 2024 hanno registrato una contrazione.

Imprese rosa piemontesi: secondo Unioncamere sono in calo
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Le imprese rosa in Piemonte sono in calo: l'analisi di Unioncamere le attività gestite da donne hanno avuto una contrazione tra il 2023 e il 2024.

Imprese rosa in calo in Piemonte: la contrazione tra il '23 e il '24

785 unità in meno rispetto al 2023. Sono le imprese rosa che mancano all’appello in un anno al Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. Stando ai dati di fine 2024, infatti, le imprese femminili registrate in Piemonte sono 93.905, il 22,4% del totale del tessuto produttivo regionale. Un anno prima erano 93.120, per una contrazione dello 0,8%.  Le imprese rosa piemontesi rappresentano, comunque, il 7,2% delle realtà imprenditoriali guidate da donne presenti in Italia. Il Piemonte resta, anche nel 2024, la sesta regione per numerosità assoluta di aziende “in rosa”, con un tasso di femminilizzazione del tessuto produttivo regionale (22,4%) in linea con quello medio nazionale (22,2%).

L'analisi della situazione

I numeri, insomma, sembrerebbero lasciare un po’ a desiderare. Però, se approfonditi, rivelano anche altri aspetti interessanti e caratteristiche specifiche. In primo luogo è più internazionalizzato della componente non femminile: il 13,3% è guidato da donne straniere, a fronte del 12,7% delle attività non femminili. In secondo luogo, è più giovane: il 10,2% ha alla guida donne con meno di 35 anni, contro l’8,3% della componente non femminile. La presenza artigiana è, invece, minore: poco più di un’impresa su cinque è artigiana, a fronte di una quota che sfiora il 30% per la restante parte del sistema produttivo. Minore è anche la dimensione media delle imprese: il 97% delle aziende guidate da donne ha meno di 10 addetti, contro il 94,7% delle attività non femminili.

Ecco quali sono i settori dove prevalgono le quote rosa

In valore assoluto, i settori prevalenti sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio (23,8%), le altre attività dei servizi (12,5%), l’agricoltura (12,3%) e il turismo (9,7%). Valutando parallelamente il tasso di femminilizzazione per settore, si conferma anche per il 2024 l’importante specializzazione femminile delle altre attività dei servizi (circa il 57,6% delle imprese è amministrato da donne), delle attività di alloggio e ristorazione (31,0%) e di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (30,9%).
Il confronto con il 2023 segnala come continuino a crescere le imprese a conduzione femminile che svolgono attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,6%) e attività finanziarie e assicurative (+1,8%), cui si contrappongono, invece, importanti contrazioni delle realtà imprenditoriali del commercio (-2,8%), dell’agricoltura (-2,9%) e delle attività manifatturiere (-1,4%).