Nel corso del Consiglio regionale lombardo di martedì 28 ottobre è intervenuto anche il cardinale Pizzaballa per parlare della situazione a Gaza.
Impegno lombardo per Gaza: in Consiglio interviene il cardinale Pizzaballa
«L’attentato del 7 ottobre e la guerra a Gaza hanno riaperto un trauma profondo nella popolazione israeliana e in quella palestinese: Israele ha vissuto l’attentato di due anni fa come una “piccola Shoah”, mentre ai palestinesi la guerra ha rievocato il dramma della “Nakba”, cioè del trasferimento forzato dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948. Per queste ragioni la guerra ha scavato un solco profondo tra i due popoli, favorito dall’uso di parole di disprezzo e di rifiuto dell’altro da parte di entrambi, che ha rappresentato l’humus che ha alimentato la violenza fisica. Il dramma di Gaza rappresentata uno spartiacque da cui dovrà iniziare il tempo della ricostruzione materiale della regione, scuole, ospedali, case e infrastrutture, ma non solo. Abbiamo la necessità di una ricostruzione umana e morale: il dialogo interrotto dalla guerra dovrà riprendere per ricostruire la fiducia, il tessuto sociale e di relazioni e le prospettive interrotte bruscamente dalla violenza. Questo è il passaggio più difficile; servirà molto tempo perché la guerra ha contribuito a rendere il sospetto, la diffidenza e l’odio tra israeliani e palestinesi sempre più radicati e diffusi. In questo percorso sarà fondamentale che i palestinesi di Gaza non siano solo oggetto di aiuti, ma soggetti protagonisti della ricostruzione. La guerra ha voluto dividere, la ricostruzione dovrà essere l’occasione per unire». Questo uno dei passi dell’intervento del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in videoconfernza con il Consiglio regionale della Lombardia martedì 28 ottobre.
L’incontro voluto dall’intergruppo consiliare di sostegno alle popolazioni di Gaza e Cisgiordania
L’incontro con il cardinale Pizzaballa, a quasi 750 giorni dall’inizio del conflitto e a seguito della tregua siglata nei giorni scorsi, è stato promosso dal Pirellone in collaborazione con l’Associazione Consiglieri Regionali e con l’Intergruppo consiliare di sostegno alle popolazioni di Gaza e Cisgiordania, costituitosi il 1 luglio di quest’anno e al quale partecipano numerosi rappresentanti dei gruppi di maggioranza e minoranza: con uno specifico Ordine del giorno approvato durante l’Assestamento di Bilancio, l’Intergruppo, coordinato dai consiglieri Chiara Valcepina (FdI) e Onorio Rosati (Avs), aveva chiesto l’istituzione di un fondo necessario a finanziare azioni concrete per l’emergenza umanitaria a Gaza e in Cisgiordania.
In questi due anni, le vittime nella Striscia di Gaza sono state più di 65.000 e più di 1 vittima su 4 è un bambino. Sono quasi 170.000 i feriti che hanno riportato danni permanenti. Più di 9 edifici su 10 nella Striscia sono in macerie e richiedono una ricostruzione: 125 ospedali sono stati danneggiati e più di 1.700 operatori sanitari sono stati uccisi.
«Regione Lombardia ha sempre seguito con partecipazione e apprensione quanto in questi mesi stava accadendo a Gaza e in Cisgiordania: alle istituzioni spetta il dovere e il compito di non lasciare mai nulla di intentato per affermare il diritto universale alla pace, un diritto che deve essere sempre garantito a tutti», ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani introducendo l’incontro. Mentre alla fine l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha relazionato sull’azione in merito ai bambini provenienti da Gaza – complessivamente finora sono state raccolti fondi, beni e giocattoli per 90mila euro ed è stata fornita accoglienza a 18 famiglie e 52 minori -, mentre il sottosegretario regionale alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo ha presentato i progetti di emergenza, cooperazione e aiuto umanitario a favore della popolazione civile nella striscia di Gaza, per un ammontare complessivo di quasi 400mila euro.