A Osaka nel padiglione Italia dell’Expo 2025 è nata l’idea di una Biennale dei Giardini che vedrà Piemonte e Giappone protagonisti.
Biennale dei Giardini in Piemonte, l’idea nata a Osaka rafforza i legami col Giappone
Al Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka nasce l’idea di una Biennale dei Giardini, un progetto culturale internazionale che vede nel Piemonte la possibile sede e nel Giappone il primo Paese ospite. L’obiettivo è trasformare i giardini storici del Piemonte in luoghi vivi e partecipativi, capaci di coniugare tutela del patrimonio, innovazione culturale e dialogo interculturale. La Biennale si propone come una piattaforma internazionale in cui arte, natura e paesaggio si incontrano per raccontare storie condivise e promuovere una nuova visione del verde come spazio di benessere, creatività e sostenibilità. La scelta del Giappone come primo Paese ospite d’onore non è casuale: due culture con radici profonde nell’arte del giardino, capaci di dialogare attraverso linguaggi estetici e filosofie comuni. A rafforzare questo legame, il Museo d’Arte Orientale di Torino garantirà un contributo scientifico e curatoriale, assicurando un approccio interdisciplinare che unisce arti visive, botanica, architettura e spiritualità.
«L’opportunità di collaborare con la Reggia di Venaria e con il sistema delle Residenze Sabaude, attraverso i suoi giardini “umani”, rappresenta per noi un’occasione preziosa di dialogo artistico e culturale nel segno della contemporaneità – dichiara Davide Quadrio, direttore del Mao – e Il Museo si pone come nodo vivo tra Yuko Hasegawa, curatrice e visionaria di progetti che intrecciano natura, cultura ed ecosistemi eco-tecnologici, e la Venaria, con il suo straordinario patrimonio».
L’idea deve ancora essere approfondita, ma ha già una direzione precisa
Il progetto, che sarà approfondito nelle prossime settimane, prevede uno sviluppo biennale con mostre, installazioni, performance, laboratori e percorsi educativi, animando i giardini storici piemontesi e aprendo nuovi orizzonti di collaborazione internazionale. La rassegna artistica si inserisce in una visione più ampia che considera il giardino sia come patrimonio da tutelare e sia come strumento di relazione tra culture, simbolo di equilibrio tra uomo e natura e spazio di creatività e innovazione.
«La Biennale dei Giardini è una splendida idea che vorremmo riuscire a realizzare, un progetto culturale internazionale che metta al centro il paesaggio come spazio di relazione, creatività e dialogo tra tradizioni – spiega Marina Chiarelli, assessore alla Cultura della Regione Piemonte -. Il Giappone rappresenta senza dubbio il partner ideale per essere il primo ospite d’onore di questa iniziativa, pensata per valorizzare i giardini storici non solo come patrimonio da tutelare, ma come luoghi vivi, aperti alla contemporaneità e al dialogo tra culture diverse. Speriamo che questa idea possa diventare presto una concreta occasione per costruire ponti tra estetiche e valori comuni».
«Foreste e giardini sono spazi di relazione profonda, capaci di orientare il pensiero e di attivare un dialogo con l’essere umano – afferma Yuko Hasegawa, curatrice internazionale e responsabile del Padiglione Co-Being all’Expo di Osaka –. Il progetto immaginato dal Piemonte per una Biennale dei Giardini, che unisce natura, tecnologia e cultura, apre scenari ricchi di possibilità. E’ mio desiderio contribuire con idee e strumenti innovativi, per rafforzare una visione che integra sensibilità ambientale, creatività e ricerca».
I ciliegi della Reggia di Venaria e l’evento primaverile
Tra i progetti più innovativi dedicati ai giardini spicca “All’ombra dei ciliegi in fiore” un evento primaverile che si svolge nei Giardini della Reggia di Venaria, che unisce la simbologia giapponese della primavera alla magnificenza dei giardini sabaudi e volto a celebrare la fioritura dei ciliegi con un programma ricco di iniziative culturali e artistiche. Una rassegna dedicata ai giardini potrebbe inoltre promuovere attività formative, percorsi per le scuole, residenze artistiche e scambi professionali. Al centro di tutto, l’idea del giardino come spazio per il benessere psicofisico, luogo di apprendimento e strumento per una gestione sostenibile del paesaggio. In questo contesto si colloca anche il corso per Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici, promosso dalla Regione Piemonte: una figura altamente specializzata nella cura e nella rigenerazione del patrimonio verde, in grado di unire competenze tecniche e sensibilità paesaggistica per valorizzare giardini storici, orti botanici e parchi monumentali.
Intanto, si sono concretizzati altri progetti di scambio culturale: tra l’estate del 2026 e la primavera del 2027 Kyoto, Tokyo e Nagoya ospiteranno la mostra dedicata all’opera fondamentale di Fontanesi, co-curata dalla Gam e dai musei nipponici e finalizzata alla riscoperta di un legame storico artistico tra i due paesi.