Il Piemonte punta forte sul bio metano con un nuovo impianto nel Novarese
Dopo l’inaugurazione del primo impianto d’Italia a Piverone, voluto dall’azienda Bagnod, che produce vino a Cella Grande con un investimento da 6 milioni di euro con fondi Pnrr, lo scorso 23 maggio è stato inaugurato a San Nazzaro Sesia quello di Koster, azienda attiva nel settore della gestione ambientale, della valorizzazione dei rifiuti e della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Piemonte punta forte sul biometano. Dopo l’inaugurazione del primo impianto d’Italia a Piverone, voluto dall’azienda Bagnod, che produce vino a Cella Grande con un investimento da 6 milioni di euro con fondi Pnrr, lo scorso 23 maggio è stato inaugurato a San Nazzaro Sesia quello di Koster, azienda attiva nel settore della gestione ambientale, della valorizzazione dei rifiuti e della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Un ulteriore passo avanti nella transizione ecologica
La struttura rappresenta un ulteriore passo avanti nella transizione ecologica. Progettato per la produzione di biometano da Forsu ("Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani"), consente la generazione di energia rinnovabile da rifiuti organici, riducendo drasticamente le emissioni e contribuendo all’economia circolare.
Un distributore di carburanti
A supporto dell’impianto, Koster ha realizzato anche un distributore di carburanti alternativi (LNG e CNG), attivo già da gennnaio, situato all’interno della strada privata aziendale. Il distributore è aperto al pubblico ed è in grado di rifornire sia veicoli alimentati a gas naturale liquefatto (LNG) sia a gas naturale compresso (CNG), diventando un punto di riferimento per il rifornimento sostenibile nella zona.
la storia
Fondata nel 2002 a San Nazzaro Sesia, in provincia di Novara, Koster Srl è oggi una delle realtà italiane più dinamiche nel settore della gestione ambientale. Negli anni, l’azienda ha costruito un sistema industriale integrato, capace di unire innovazione, sostenibilità e sviluppo del territorio. Con oltre 100 dipendenti, Koster opera attraverso impianti tecnologicamente avanzati: dalla selezione dei rifiuti, al trattamento della frazione organica, fino alla produzione di biometano.
«Un impianto - ha detto Costanzo Borda, amministratore Koster - che rappresenta non solo un traguardo per la nostra azienda, ma anche un punto di partenza verso un futuro ancora più ambizioso. Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano di sostenibilità, ma è un po’ come una gara: in pochi arrivano davvero fino in fondo. Oggi produciamo biometano dai rifiuti, ma domani saremo in grado di generare idrogeno dagli scarti agricoli. Questo è il futuro che immaginiamo - ha concluso Borda - Un’Italia che punta davvero all’indipendenza energetica, fondata su innovazione, rispetto per l’ambiente e valorizzazione delle risorse del territorio».
l’impianto
L’impianto di Koster Srl a San Nazzaro Sesia produce biometano gassoso per autotrazione, valorizzando Forsu e fanghi attraverso la digestione anaerobica. L’upgrading del biogas è affidato alla consolidata e innovativa tecnologia BIOCH4NGE® di AB, che utilizza un sistema a membrane polimeriche selettive per separare il metano (CH4) dall’anidride carbonica (CO2) presente nel biogas grezzo. Questo sistema offre elevata efficienza energetica, flessibilità operativa e bassi consumi. AB ha curato ogni fase del progetto.
«E’ la dimostrazione concreta di come tecnologie avanzate, visione industriale e collaborazione strategica tra attori complementari possano generare già oggi realtà che guardano al futuro della transizione energetica – ha commentato Angelo Baronchelli, presidente di AB - Il lavoro congiunto tra AB, Koster e Iveco a San Nazzaro Sesia dà un contributo tangibile alla decarbonizzazione e allo sviluppo del biometano in Italia, una fonte sostenibile necessaria per una maggiore indipendenza energetica del Paese».
L’impianto tratta fino a 50.000 tonnellate annue, generando 11,4 milioni di Smc di biogas e 6,4 milioni di Smc di biometano all’anno. Il gas può essere immesso in rete o utilizzato per autotrazione grazie alla liquefazione, stoccaggio e successiva rigassificazione in forma compressa (GNC). L’intero processo rispetta le migliori tecniche disponibili (BAT), garantendo sostenibilità e massima efficienza ambientale. L’impianto attualmente riceve e tratta tutta la frazione organica prodotta dalla raccolta differenziata nella provincia di Novara.