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Il Centro Storico Fiat di Torino ha riaperto le sue porte al pubblico

Aperto dalle ore 10 alle 19 (chiusura il lunedì), il Centro Storico Fiat è aperto alle visite libere con biglietti da 7 euro (intero), 5 euro (ridotto) 3 euro (scuole) e gratuità per alcune categorie e card convenzionate.

Il Centro Storico Fiat di Torino ha riaperto le sue porte al pubblico
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Riapre le sue porte al pubblico il Centro Storico Fiat a Torino.

Torino, riapre al pubblico il Centro Storico Fiat

Ha riaperto le sue porte al pubblico il Centro Storico Fiat, gestito dal Mauto - Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
In seguito all’annuncio dell’accordo programmatico tra Stellantis e Mauto per la gestione del Centro Storico Fiat, l’edificio di via Chiabrera – sede delle prime officine di produzione dell’azienda – è di nuovo disponibile al pubblico. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico quanto più ampio e variegato possibile nel racconto trasversale della storia dell’automobile e delle sfide future, attraverso una strategia di sviluppo e valorizzazione culturale della sede storica Fiat, dell’archivio e della collezione che conserva. Un programma di mostre, eventi e attività di studio e ricerca intensificherà il dialogo e le interazioni con le università e i centri di formazione.

La storia della sede del centro

Il Centro Storico Fiat ha sede in un edificio liberty che fu il primo ampliamento (1907) delle officine di corso Dante nelle quali nacque l’azienda. Fin dall’inizio è stato teatro di momenti importanti nella storia della Fiat e ora ospita una collezione di cimeli, modellini e manifesti pubblicitari che copre l’intera storia dell’azienda. Oltre, ovviamente, alle automobili più significative della storia dell’azienda: dalla 3 ½ HP, la prima vettura prodotta dalla Fabbrica Italiana Automobili Torino alla Eldridge Mefistofele del 1923 che, con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, segna uno dei primi esempi di vettura da record. E poi ci sono il primo trattore, il Fiat 702 del 1919; l’autocarro 18BL, che motorizzò le truppe italiane nella prima guerra mondiale, la Littorina, protagonista del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta e il caccia G91, il velivolo disegnato da Giuseppe Gabrielli e poi adottato dalla NATO.

Tra quelle mura è custodito anche l'archivio aziendale

Nello stesso edificio è presente anche l’archivio aziendale, consultabile su appuntamento: oltre 9.000 metri lineari di documenti cartacei, 400.000 disegni tecnici, 5.000 tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, più di 6 milioni di immagini (stampe, diacolor, lastre e negativi), 200 ore di filmati storici. Di particolare interesse il fondo del progettista Dante Giacosa, il “papà” delle utilitarie – la Topolino, la 600, la 500 – che hanno motorizzato l’Italia. Aperto dalle ore 10 alle 19 (chiusura il lunedì), il Centro Storico Fiat è aperto alle visite libere con biglietti da 7 euro (intero), 5 euro (ridotto) 3 euro (scuole) e gratuità per alcune categorie e card convenzionate.