Lo studio

Il caro affitti diventa uno scoglio nel mercato del lavoro: l’analisi della Cna

La prima provincia ligure per il maggior costo di affitto rispetto allo stipendio è Imperia (27,4%), ma risulta più oneroso vivere nel Verbano Cusio Ossola, dove l’affitto pesa per il 30,3%.

Il caro affitti diventa uno scoglio nel mercato del lavoro: l’analisi della Cna

Se quasi metà dello stipendio se ne va per l’affitto di una casa diventa difficile accettare di spostarsi per cercare lavoro.

Quando il caro affitti diventa uno scoglio nel mercato del lavoro

Infatti, il costo dell’affitto di un’abitazione in media assorbe il 43,7% della retribuzione netta di un operaio, ma a Milano sfiora il 66%, mentre a Firenze, Roma e Bologna supera il 50%. Soltanto a Torino (32,8%) e Napoli (34,4%), tra i grandi capoluoghi, l’incidenza dell’affitto è inferiore alla media nazionale. È quanto emerge da una analisi realizzata dall’Area studi e ricerche di Cna (associazione di categoria che rappresenta artigiani e piccole e medie imprese) sui dati dell’Agenzia delle Entrate. Una fotografia che contribuisce a spiegare la difficoltà per molte imprese di trovare lavoratori. Il caro-affitti, infatti, ostacola la mobilità interna e negli ultimi anni il fenomeno si è intensificato a causa di un aumento medio dei canoni liberi del 19,5% a fronte di un incremento delle retribuzioni nette del 14%.

E’ a Milano dove è più difficile vivere

Confrontando quindi gli stipendi medi degli operai i canoni di locazione, vediamo che è certamente più difficile vivere a Milano, dove l’affitto pesa per il 65,8% del reddito. E in generale le maggiori difficoltà riguardano le province lombarde, con Como al secondo posto di questa speciale classifica, che registra il 44,6% di incidenza dell’affitto sullo stipendio, seguita da Bergamo (38,6%) e Varese (35,7%). Più economica Torino, dove l’affitto pesa per il 32,8% dello stipendio. Ma dopo il capoluogo piemontese ci sono ancora province lombarde: Brescia (32,2%), Lecco (31,4%), Lodi (30,4%), Pavia (28,6%) e Mantova (28,4%).

Imperia è la provincia ligure dove l’affitto incide di più sullo stipendio

La prima provincia ligure per il maggior costo di affitto rispetto allo stipendio è Imperia (27,4%), ma risulta più oneroso vivere nel Verbano Cusio Ossola, dove l’affitto pesa per il 30,3%.
Altre province dove la locazione costa meno di un terzo dello stipendio sono Monza (27,3%), Novara (26,7%), Genova (26,6%), Savona (25,1%), e addirittura meno di un quarto a Cuneo (24,9%), Cremona (24,8%), Sondrio (24,8%), Biella (22%), La Spezia (21,4%) e Vercelli (20,7%). Le province dove a un operaio conviene vivere? Alessandria e Asti, dove l’affitto pesa solo per il 19,4% e 19,2%.
Cna conclude che una politica sulla casa aiuterebbe a ridurre lo squilibrio tra la distribuzione territoriale delle assunzioni previste dalle imprese (intorno a 5,5 milioni l’anno) e i livelli di disoccupazione. Fermo restando la criticità della carenza di competenze. In pochi anni la quota di assunzioni di difficile reperimento è salita dal 21,5% del 2017 a oltre il 50% dello scorso anno.
Un terzo delle province italiane mostra un’elevata saturazione del mercato del lavoro. Il primato va a Bolzano dove i lavoratori occupabili sono soltanto il 7,4% delle assunzioni programmate. A Belluno il 9,9%, tra le grandi città Bologna al 15,9%, Milano 18,8%. Calmierare gli affitti di mercato, quindi, favorirebbe la mobilità interna.