L'appello

I soci di Unionbirrai da Biella chiedono la semplificazione fiscale

«Chiediamo che venga estesa la possibilità di forfettizzazione – oggi limitata a produzioni sotto i 240 ettolitri annui – fino al tetto dei 500 ettolitri, soglia reale della microimpresa brassicola italiana. Questo permetterebbe di semplificare il rapporto tra impresa e Stato, tutelando la sostenibilità economica delle attività e garantendo allo stesso tempo il gettito fiscale».

I soci di Unionbirrai da Biella chiedono la semplificazione fiscale

Semplificazione fiscale è stata la richiesta di Unionbirrai da Biella.

Biella, Unionbirrai chiede la semplificazione fiscale

All’interno degli Stati Generali della Birra tenutisi a Biella, Unionbirrai (associazione di categoria dei microbirrifici artigianali indipendenti) è tornata a ribadire con forza la necessità di una semplificazione strutturale del sistema fiscale applicato ai piccoli birrifici artigianali italiani. «Oggi circa l’80% dei birrifici italiani produce meno di 500 ettolitri all’anno, una soglia che riguarda 700-800 microimprese sparse su tutto il territorio nazionale. Per queste realtà, pur godendo del massimo sconto d’accisa previsto dalle norme comunitarie (pari al 50%) la gestione burocratica dell’imposta risulta ancora estremamente complessa e costosa» ha spiegato il direttore generale di Unionbirrai, Vittorio Ferraris . Secondo Unionbirrai, l’attuale sistema di accertamento, tarato su modelli industriali, genera oneri sproporzionati per le piccole imprese: «Chiediamo che venga estesa la possibilità di forfettizzazione – oggi limitata a produzioni sotto i 240 ettolitri annui – fino al tetto dei 500 ettolitri, soglia reale della microimpresa brassicola italiana. Questo permetterebbe di semplificare il rapporto tra impresa e Stato, tutelando la sostenibilità economica delle attività e garantendo allo stesso tempo il gettito fiscale».