Fondazione Airc per il suo 60° compleanno ha donato 141 milioni di euro per la ricerca
Questa cifra sosterrà 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti e 8 programmi speciali; 29 milioni di euro sono destinati allo sviluppo di Ifom, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione e centro di eccellenza internazionale. Oltre 5.400 medici e scienziati al lavoro in quasi cento istituzioni prevalentemente pubbliche in tutto il Paese – laboratori di università, ospedali e altri centri di ricerca – potranno condurre progetti innovativi per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro, affrontando le sfide ancora aperte. Nel corso dell’anno verranno lanciate nuove iniziative, tra cui il «Physician scientist» che ha l’obiettivo di fornire un percorso di alta formazione per medici che vogliano avvicinarsi alla ricerca.

Per la celebrazione del suo 60° compleanno la Fondazione Airc ha donato la bellezza di 141 milioni di euro per la ricerca.
Donati per la ricerca 141 milioni di euro dalla Fondazione Airc per i suoi 60 anni
Ha destinato circa 2,5 miliardi di euro a progetti di ricerca condotti in laboratori di istituti, di università e di enti ospedalieri e ha attuato un programma di divulgazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui progressi compiuti dalla ricerca nella prevenzione, diagnosi e terapia del cancro: Fondazione Airc compie 60 anni ma non si ferma.
«Quando nacque Airc, nel 1965, non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Fortunatamente i soci fondatori, tra cui gli scienziati Umberto Veronesi e Giuseppe Della Porta, hanno avuto il coraggio di essere così sognatori da provarci davvero».
Dalla lunga presidenza di Guido Venosta, Airc è cresciuta passando da associazione milanese a realtà presente su tutto il territorio nazionale che oggi può contare su 17 comitati regionali, 20mila volontari e 4,5 milioni di sostenitori. Nel 2019 Airc ha cambiato forma giuridica, passando da associazione a fondazione, per rafforzare ancor di più la propria azione per rendere il cancro sempre più curabile. Nel 2022, con l'iscrizione al Registro unico nazionale degli enti del terzo settore, ha cambiato denominazione in Fondazione Airc per la ricerca sul cancro Ets.
Il sostegno per 673 progetti innovativi e 90 borse di studio
Nel 2025, anno in cui celebra il suo 60º anniversario, Fondazione Airc rinnova il suo impegno dando nuova energia alla ricerca indipendente con un investimento di oltre 141 milioni di euro. Questa cifra sosterrà 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti e 8 programmi speciali; 29 milioni di euro sono destinati allo sviluppo di Ifom, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione e centro di eccellenza internazionale. Oltre 5.400 medici e scienziati al lavoro in quasi cento istituzioni prevalentemente pubbliche in tutto il Paese – laboratori di università, ospedali e altri centri di ricerca – potranno condurre progetti innovativi per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro, affrontando le sfide ancora aperte. Nel corso dell’anno verranno lanciate nuove iniziative, tra cui il «Physician scientist» che ha l’obiettivo di fornire un percorso di alta formazione per medici che vogliano avvicinarsi alla ricerca.
«Oltre due miliardi e mezzo di investimenti continuativi in sessant’anni anni su ricerca di base, preclinica e clinica da parte di Fondazione Airc, hanno contribuito a raggiungere importanti risultati per migliorare la conoscenza, la prevenzione e la cura del cancro. Oggi siamo in grado di definire alcune vulnerabilità del cancro e di disegnare farmaci più precisi e mirati. Abbiamo capito come usare radio e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche più selettive e tollerabili. Possiamo identificare numerose caratteristiche genetiche e molecolari dei tumori, nonché studiare singole cellule malate nei tessuti e nel sangue. Abbiamo aumentato, per alcuni tipi di tumore, le opzioni terapeutiche con l’immunoterapia, istruendo il sistema immunitario a reagire contro il cancro. Abbiamo imparato a sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi come le cellule CAR-T, una delle frontiere della medicina di precisione, che vede l’Italia in prima linea - dichiara Anna Mondino, direttrice scientifica di Fondazione Airc. Nel 2024 il numero di nuove diagnosi, in Italia, si è assestato a circa 390.100 nuovi casi, in linea con gli anni precedenti. Il tumore della mammella si conferma il più frequente, con 53.686 nuovi casi, seguito da colon-retto (48.706), polmone (44.831), prostata (40.192) e vescica (31.016). Anche in questo caso, gli screening per la diagnosi precoce dei tumori del seno, della cervice-uterina, del colon-retto e sperimentalmente del polmone per forti fumatrici o ex fumatrici possono contribuire significativamente a ridurre l’incidenza e a migliorare le possibilità di trattamento precoce, migliorando gli esiti. Oggi si stima che la metà circa delle persone che ricevono una diagnosi di cancro potrebbe guarire, recuperando la stessa aspettativa di vita di chi non si è ammalato e negli ultimi 15 anni la mortalità tra i giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 49 anni è calata drasticamente, con una riduzione complessiva del 28% tra gli uomini e del 21,4% tra le donne. I risultati di numerosi studi hanno dimostrato l’importanza di sane abitudini per ridurre il rischio di cancro. Fino al 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente prevenibile attraverso comportamenti salutari come non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione varia ed equilibrata in linea con la dieta mediterranea e aderire alle vaccinazioni e agli screening di diagnosi precoce raccomandati ed evitare esposizioni a inquinanti ambientali e professionali».