Economia

E' a La Spezia la tassa rifiuti meno cara d'Italia

Tassa rifiuti: quanto ci costi? Risponde lo studio del Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione delle Uil, diretto dal segretario confederale Santo Biondo.

E' a La Spezia la tassa rifiuti meno cara d'Italia
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Un'indagine condotta da un ufficio della Uil ha evidenziato un incremento della tassa rifiuti in tutto il Paese: il centro ligure è il posto dove è meno cara.

E' a La Spezia la tassa rifiuti meno cara d'Italia

Tassa rifiuti: quanto ci costi? Risponde lo studio del Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione delle Uil, diretto dal segretario confederale Santo Biondo, che evidenzia un incremento della Tari in tutte le macroaree del Paese, relativo al 2024. Il campione di riferimento è quello relativo a un nucleo composto da 4 componenti con un’abitazione di 80 mq e reddito Isee di 25mila euro. Nelle città in cui è in vigore la tariffa puntuale (Tarip/Taric) si sono considerati i cosiddetti “svuotamenti minimi” e le tariffe sono comprensive dell’Iva al 10%.

La media nazionale è di 337,77 euro

La media nazionale è di 337,77 euro e tra le dieci città capoluogo più care, al quarto posto si trova Genova con 507,77 euro e al 10º Asti con 480,55 euro. Il capoluogo di provincia più virtuoso d’Italia è La Spezia con 170,34 euro di spesa annua:

«Si tratta di un risultato straordinario, che premia l’impegno dell’amministrazione e dei cittadini nella gestione virtuosa dei rifiuti e nella raccolta differenziata, che ha superato l’81%, confermando La Spezia al primo posto in Liguria - commenta il sindaco, Pierluigi Peracchini - Quando ci siamo insediati, abbiamo ereditato una città sommersa dai rifiuti, oggi, grazie a un lavoro costante e a scelte strategiche, l’abbiamo portata ai vertici nazionali. Questo successo è merito di progetti mirati dell’Amministrazione, come la gestione efficiente della raccolta rifiuti, l’installazione dei cassonetti intelligenti in tutti i quartieri, l’intensificazione dei controlli della Polizia locale contro l’abbandono illecito e stiamo concludendo il ciclo dei rifiuti con la realizzazione del biodigestore, che ci consentirà un ulteriore contenimento dei costi. Ma un grande merito va soprattutto ai cittadini, che con il loro comportamento rispettoso delle regole dimostrano ogni giorno di amare questa città e di volerla mantenere pulita, in linea con gli obiettivi dell’amministrazione. Dal 2023 al 2024, la Tari è diminuita del 21,12%, un dato incredibile che conferma come il nostro lavoro stia producendo risultati sempre migliori anno dopo anno».

Novara è al terzo posto della classifica nazionale

Al terzo posto c’è Novara con 189 euro:

«La priorità dell’Amministrazione in questi anni – dichiarano il sindaco della Città di Novara Alessandro Canelli e l’assessore al Bilancio e Tributi Silvana Moscatelli – è quella di mantenere invariate, laddove possibile, o comunque basse le imposte comunali. L’impegno dell’amministrazione parte da lontano, quando nei primi anni del Duemila abbiamo introdotto, una delle poche città italiane, la raccolta differenziata, ottenendo fin da subito risultati molto importanti. Questo anche grazie all’impegno organizzativo della nostra municipalizzata Assa. L’importante, ora, è non abbassare la guardia e continuare a sensibilizzare i cittadini ai quali chiediamo la massima collaborazione contando sul loro senso civico e su un impegno che possa contribuire a migliorare ulteriormente tali risultati».

Le altre città dei territori del Nord Ovest

Subito dopo Brescia con 194,85 euro e 8ª Vercelli con 204,96 euro. Anche tra le Città Metropolitane, Genova resta la più “salata”, a Torino la tassa grava sulle famiglie per 357 euro all’anno, a Milano per 306.  Ai fini dell’indagine, è stato estrapolato dalla banca dati dell’Istat il “reddito netto medio familiare senza affitti figurativi" dell’anno 2023 ed è stato rapportato alle medie della Tari delle quattro zone geografiche italiane: per il Nord Ovest è di 39.240 euro e lo 0,7 di questo reddito è destinato al pagamento della Tari.
Per Biondo «il sistema complessivo di gestione dei rifiuti vive purtroppo diverse criticità come, a esempio, la carenza di un'adeguata rete di impianti di raccolta e trattamento, il persistente ricorso allo smaltimento in discarica e i poco soddisfacenti livelli di differenziazione dei rifiuti e recupero delle risorse. Tutte cose che si accentuano in alcune aree del Paese, penalizzando il Sud. E questo è direttamente connesso alle difficoltà e ai ritardi nell’attuazione del Pnrr».