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Delle 3mila farmacie lombarde quelle comunali sono 468

«Le farmacie comunali esistono e sono un presidio fondamentale per le tante comunità lombarde in cui sono presenti», ha affermato Yuri Santagostino, presidente di Confservizi Lombardia.

Delle 3mila farmacie lombarde quelle comunali sono 468

Confservizi ha scattato una fotografia delle farmacie lombarde in uno studio unico nel suo genere.

Una mappa delle farmacie lombarde

In Lombardia ci sono 3.000 farmacie, di cui 468 sono comunali e radicate nei territori (in Brianza una farmacia su 4 è comunale). Il 90% di queste, classificate come “urbane”, si trova in comuni con oltre 5.000 abitanti, mentre il restante 10%, definite “rurali”, è in comuni con meno di 5.000 abitanti. Di queste, 48 farmacie sono classificate come “rurali sussidiate”, in quanto situate in comuni con meno di 3.000 abitanti. Questa la fotografia scattata da Confservizi Lombardia – l’Associazione delle imprese dei servizi pubblici locali – in occasione della Giornata internazionale del farmacista (25 settembre) con la prima ricerca di settore “Le farmacie comunali in Lombardia. Dinamiche attuali e prospettive future”. Uno studio, unico nel suo genere, realizzato in collaborazione con Kpmg, che svela per la prima volta la vera dimensione delle farmacie comunali lombarde: 468 sedi che gestiscono un fatturato di oltre 500 milioni di euro all’anno, spesso uniche realtà a investire anche in territori periferici e meno abitati, che garantiscono un presidio sanitario capillare. Le farmacie comunali rappresentano il 15,5% dell’intera rete farmaceutica regionale, distribuite in 239 Comuni e gestite da ben 201 enti diversi.

«Le farmacie comunali esistono e sono un presidio fondamentale per le tante comunità lombarde in cui sono presenti», ha affermato Yuri Santagostino, presidente di Confservizi Lombardia, durante il convegno di presentazione nella sede di Anci Lombardia. Si tratta, come sottolineato da Giuseppe Viola, direttore generale di Confservizi Lombardia, di realtà caratterizzate da solidità economica e forte liquidità finanziaria, ma che devono fare i conti con una serie di ostacoli.

L’evoluzione dei prossimi anni

Si sono valutati anche gli scenari futuri: 198 sono i Comuni in cui potenzialmente nei prossimi anni si potrà aprire una farmacia. Ma si dovrà fare i conti con un decremento dei laureati in farmacia del 20% negli ultimi anni (erano più di 5.000, ora 4.000 all’anno) e un turnover fortissimo: la maggior parte delle farmacie interpellate hanno 1 o 2 posizioni di ricerca personale aperte. Come trattenere i farmacisti? Lo studio evidenzia buone prassi per reclutare, formare personale competente e mantenerlo. La formazione in primis. L’intuizione vincente arriva dalle reti di imprese: 12 aziende hanno creato i primi modelli di collaborazione farmaceutica pubblica, gestendo insieme 45 farmacie con risultati superiori alla media nazionale.